05-05-2018

Sicilia En Primeur, dal 3 al 7 maggio si brinda alla cultura del vino

Si tiene a Palermo la quindicesima edizione della rassegna organizzata da Assovini Sicilia. Coinvolte 52 aziende dell'isola

Si tiene a Palermo, dal 3 al 7 maggio, la quindice

Si tiene a Palermo, dal 3 al 7 maggio, la quindicesima edizione di Sicilia En Primeur

In questi giorni, dal 3 al 7 maggio, Palermo, capitale della cultura 2018, ospita Sicilia en Primeur: si tratta della quindicesima edizione della manifestazione organizzata da Assovini Sicilia.

Viene realizzata grazie al coinvolgimento di 52 aziende dell’isola, visitate da un centinaio di giornalisti da tutto il mondo, con sette tour organizzati per mostrare le meravigliose realtà enoiche di una Trinacria in continua evoluzione.

Scoprire microclimi, analizzare quei suoli e quegli stili che, anno dopo anno, caratterizzano sempre più un vitigno interpretato dalle migliori aziende della regione. Un’organizzazione ideale per stabilire quel contatto diretto con produttori sempre disponibili a soddisfare tutte le curiosità su quel vitigno oltre che la nascita dei propri vini, facendone testare l’annata 2017.

I vigneti terrazzati di Barone di Villagrande

I vigneti terrazzati di Barone di Villagrande

Una vera arte dell’ospitalità che proprio a Palermo, presso il Museo Regionale d’Arte Contemporanea, nelle sale di Palazzo Belmonte Riso, metterà in scena degustazioni imperdibili, con cinque Master of Wine Internazionali conduttori di speciali Masterclass e tutti i 52 produttori aderenti all’evento.

Importante segnalare che lunedì 7 maggio dopo le 18 la degustazione sarà aperta al pubblico per tutto il pubblico di wine lovers con le stesse etichette messe a disposizione, in anteprima, alla stampa.

Occorre inoltre porre l’accento su numeri importanti: la Sicilia produce il 10% del vino italiano ed è così la quarta regione per produzione, un dato che fa riflettere sull’operosità dei produttori e sui risultati.

Tenuta di Fessina

Tenuta di Fessina

Proprio Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia, ha affermato: «L’elezione di Palermo a Capitale della Cultura 2018 non poteva che spingere la nostra associazione – che per vocazione si impegna a promuovere la cultura della regione – a organizzare qui la nostra storica anteprima. La crescita del turismo in Sicilia spinge sia i consumi interni che le richieste dall'estero: il patrimonio enogastronomico è una parte fondamentale dell'esperienza turistica».

Assovini è un’associazione che raccoglie 86 aziende vitivinicole della regione - di piccole, medie e grandi dimensioni - accomunate da un trittico di elementi fondamentali: controllo totale di filiera, produzione di vini di alta qualità e una visione internazionale sul mercato enologico e non solo.

Il nostro tour dell’Etna ha messo in risalto un’area, seppur di modesta dimensione, in grande fermento. La Doc Etna fu disciplinata cinquantanni fa e, finalmente, su questi vini straordinari del vulcano si sta concentrando un’attenzione certamente meritata.

Palazzo Belmonte Riso

Palazzo Belmonte Riso

Tutti i produttori visitati, Barone di Villagrande a Milo, zona vocata per l’Etna Bianco, Cottanera, Tornatore, Pietradolce, Palmento Costanzo e Tenuta di Fessina hanno dimostrato con i calici che i loro vini sono meno “barocchi” di un tempo, ma decisamente eleganti.

Silvia Maestrelli, titolare di Tenuta di Fessina, ha raccontato un singolare episodio che attesta una solidarietà tra i produttori davvero interessante: «Al mio primo Sicilia En Primeur mi avvicinai al banchetto assegnato alla mia cantina e la prima cosa che gli altri produttori fecero fu raggiungermi, presentarsi e rendersi disponibili per qualsiasi informazione o aiuto di cui potessi aver bisogno: un momento che ricorderò a lungo. Mi sentii accolta in una grande famiglia, un corpo solido che ancora oggi si aiuta, sostiene e supporta a vicenda».


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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