19-04-2018
E' andata in archivio la 52esima edizione del Vinitaly (Foto Vinitaly/Veronafiere)
Il Vinitaly non è la fiera del vino. Un’affermazione, questa, che potrebbe sembrare un’eresia, quasi un sacrilegio. Invece il Vinitaly è una manifestazione di persone, di produttori, di donne e uomini che presentano il frutto del loro lavoro, con orgoglio.
Parliamoci chiaro: alla fine, i vini dei vari produttori possiamo assaggiarli in tante occasioni. Al bar, al ristorante, durante degustazioni mirate o anche semplicemente comprandoci una bottiglia in enoteca per poi aprircela con calma a casa. Bene, come già detto, il Vinitaly è il luogo peggiore dove fare una degustazione.
L'appuntamento per il 2019 sarà dal 7 al 10 aprile (Foto Vinitaly/Veronafiere)
Così è stato il nostro Vinitaly: durante questa edizione Cinzia Benzi, Raffaele Foglia, Marilena Lualdi e Fosca Tortorelli per Identità Golose hanno avuto modo di incontrare persone, conoscere storie, ha comprendere filosofie che contraddistinguono l’Italia del vino, nella sua complessità. Per ora ci limitiamo a descrivervi qualche vino che ci è particolarmente piaciuto, ricordandoci sempre che dietro queste bottiglie ci sono delle persone.
Trebbiano d’Abruzzo Doc Prope 2017 di Velenosi
Trebbiano d’Abruzzo Doc Prope 2017 di Velenosi - Nasce con il millesimo 2017 la prima annata del Trebbiano d’ Abruzzo Doc Prope che Angela Velenosi ha presentato a Verona: criomacerazione di circa 15 ore, vinificazione, fermentazione e sosta sulle fecce in botti di cemento. Sentori fruttati ed erbacei per un vino schietto già pronto seppur una sosta in bottiglia lo armonizzerà.
Fieramonte Amarone Classico Riserva Docg 2011 di Allegrini
Litorale Rosato 2017 Val Delle Rose di Cecchi
Elio Carta con la bottiglia di Vernaccia di Oristano Riserva 2004
Vernaccia di Oristano Riserva 2004 di Silvio Carta – Orgoglio e pregiudizio. Il pregiudizio è di chi non ha mai assaggiato questo vino e che pensa di trovarsi di fronte a un bicchiere troppo “old style”. L’orgoglio è quello di Elio Carta, che sa di tutelare un grande patrimonio di tutta la Sardegna, come abbiamo già avuto modo di raccontare in questo articolo. Proprio a questo Vinitaly, la Vernaccia di Oristano Riserva 2004 di Silvio Carta ha ricevuto il premio di Miglior vino d’Italia dalla “5 stars wine”, il premio legato alla stessa manifestazione veronese.
L'enologo Willi Stürz con il Gewürztraminer Spätlese Epokale 2009 di Cantina Tramin
Sara e Stefania Padroggi con il loro Oltrepò Pavese Brut Millesimato 2013 di Ca’ del Gè
No Name Colli Aprutini Rosso Passito 2012 di Lepore
No Name Colli Aprutini Rosso Passito 2012 di Lepore - Ma come, c’era un Cerasuolo che chiamava, all’ultimo abbiamo cambiato obiettivo, come per capriccio: il Passito dell’azienda Lepore, da uve di Montepulciano d’Abruzzo. E che sorpresa. Con un profumo che sta già accompagnando gli ultimi passi dell’estate e conduce a sensazioni prolungate in bocca (come se non volesse davvero lasciare le delizie di quella stagione), con un finale di liquirizia.
Neroluce Brut di Feudo Principi di Butera
Ruché di Castagnole Monferrato di Cantina Sant’Agata
Cuvée Maria Vittoria Pas Dosé di Rainoldi
Cuvée Maria Vittoria Pas Dosé di Rainoldi - Volgiamo lo sguardo verso la Valtellina, conosciuta soprattutto per i grandi vini rossi, ma dove non mancano alcune cantine che producono “bollicine di altura”. È il caso della Cuvée Maria Vittoria Pas Dosé, un vanto di casa Rainoldi, prodotta con uve di Chiavennasca (Nebbiolo), Pignola, Rossola vinificate in rosato, che grazie anche al lungo affinamento di ben 60 mesi, risulta un prodotto di estrema eleganza e unicità. La Cuvée Maria Vittoria Pas Dosé viene quindi prodotta in solo mille esemplari l’anno, affascina già per il colore di una brillantezza e di una tonalità ramata che vira verso i toni di una rosa tea color arancio, profuma di erbe aromatiche e di piccole bacche, quasi a ricordare i vigneti di altura da cui proviene. Colpisce al palato per la sua gradevole freschezza, che lascia il posto a una sapidità di grande eleganza.
Dodo Igt Toscana 2013, insieme ad altri vini di Taverna Pane e Vino
I Garagisti di Sorgono mostrano i loro vini allo stand del Vinitaly
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
A cura della redazione di Identità Golose