Champagne Ruinart Rosé protagonista all’anteprima milanese. Un progetto creativo figlio della perfetta unione tra Chardonnay e Pinot Nero. Un vino intrigante, con note di freschezza ben armonizzata a una struttura autentica. Sfumature esotiche che si fondono all’unisono per un assaggio fuori dal comune.
Se gli aromi di fragola, melograno, agrumi, zenzero e speziature affascinano l’olfatto, c’è una vera esplosione di note fruttate, ciliegia in primis. Un amore a prima vista che rapisce la memoria gustativa, peculiarità di un grande champagne. «Dare to be different», dicono i signori di Reims, ossia «osare per essere diversi», un principio creativo che si fonda su un food pairing anche con lo street food e, in particolare, il debutto milanese ha posto l’accento sull’audace abbinamento Pizza gastronomica e Champagne Ruinart Rosé.
Tre importanti pizzaioli italiani: Renato Bosco, Simone Lombardi e Ciro Oliva hanno presentato due versioni di pizza gourmet ispirandosi ai temi “Dare to be Exotic” e “Dare to be Yourself”, osando con le note esotiche del piatto oppure esaltando l’audacia della loro pizza, in perfetta sintonia coi calici di Ruinart Rosé.

Simone Lombardi, Ciro Oliva, Gianluca Fusto e Renato Bosco
Un evento insolito e, allo stesso tempo, ludico in cui cibo e champagne hanno permesso un esercizio gustativo-sensoriale che definisce una perfetta quadratura del gusto. Dare to be different è stato interpretato anche da
Gianluca Fusto, pasticciere eclettico che ha proposto un dolce dal sapore esotico, senza trascurare un’estetica magnetica con le scintillanti sfumature cromatiche di Ruinart Rosé. Alla serata era presente
Caroline Fiot, winemaker di
Maison Ruinart: ha guidato gli ospiti in un’avvincente degustazione di Rosé.
Da marzo tutti gli amanti della pizza gourmet e dello Champagne Rosé potranno degustare questo nuovo programma di food pairing nei locali del Ruinart Network, circuito di ristoranti e locali che proporranno pizze e finger food gourmet, in abbinamento a Ruinart Rosé.
Le pizze “esotiche”, inedite, erano:
Aria di Pane con ostrica, champagne, ananas, basmati e germoglio di pisello per
Renato Bosco mentre
Simone Lombardi ha presentato la sua
Ventricina con coriandolo e cipollotto, ananas al forno e fior di latte.
Ciro Oliva ha proposto
L’Esotica con astice, latte di bufala,
red chard, songino, pomodorini datterino gialli, avocado, spincacino novello. La versione cosiddetta
Audace invece ha ispirato
Bosco con la sua
Pizza Crunch, un impasto di cacao con un topping composto da petto d'anatra, in cottura perfetta, gocce di frutti rossi, paprika e patate viola.

Caroline Fiot, winemaker di Ruinart e Andrea Pasqua, senior brand manager
L’audacia partenopea di
Oliva si è espressa con
O’rrau, ossia “ragù” pizza con ricotta di fuscella di bufala, passato di San Marzano, carne di manzo e di maiale gambocello, “tracchi e cotenna”, polpetta e sugna, pepe, parmigiano reggiano 48 mesi di stagionatura e basilico. Per finire
Lombardo ha osato con una versione originale di pizza con la barba del frate.
Tutte abbinate al
Ruinart Rosé, intrigante e decisamente dolce, perfetto anche per la creazione di
Fusto, un dessert esotico
Rosè Oser, una ganache montata alle fave di tonka, mousse di boccioli di rosa del Medio Oriente, gelée di lamponi e litchis, goccia di Ruinart Rosé. Fusto ha interpretato il dessert pairing ispirandosi al concetto
Dare to be different evidenziando le note fruttate, esotiche e speziature della Cuvée, giochi di contrasto che non perdono di vista la piacevolezza. Un dolce equilibrato che esalta le note acide, la texture golosa e la freschezza.