26-06-2022

Tappa nelle Marche al Filodivino Wine Resort & Spa, con la buona cucina dello chef Andrea Alessandrelli

Filodivino è intanto una cantina, immersa nella natura, sviluppata soprattutto nel sottosuolo per minimizzare l'impatto ambientale, con scelte architettoniche di pregio. E poi ci sono ospitalità e ristorazione, di ottimi livelli. Il nostro racconto

Il Filodivino Wine Resort & Spa è una struttura i

Il Filodivino Wine Resort & Spa è una struttura immersa nel verde delle colline marchigiane vicino a Jesi; offre ristorazione e ospitalità, ed è annessa a una cantina vitivinicola di design, per gran parte interrata

Sblocco un bel ricordo di qualche mese fa e che era rimasto ingolfato a causa della gran quantità di lavoro: autunno 2021, si stava risalendo la dorsale adriatica con transito nelle Marche, ci era stato segnalato un nuovo indirizzo meritevole di sosta, un wine resort con ottima cucina – così pareva, e così noi adesso possiamo confermare – chiamato Filodivino. Si sarebbe rivelato la classica bella scoperta.

Ed eccoci allora, con la memoria, al Filodivino. Siamo nel comune di San Marcello, a pochi chilometri da Jesi, nel cuore delle Doc Verdicchio e Lacrima di Morro d’Alba, al centro di una valle aperta, ventilata e che riceve il sole tutto il giorno. A Est si vede il mare Adriatico, a Ovest i Monti Sibillini; intorno, la splendida campagna marchigiana, dove l’ulivo si alterna al grano, i vigneti ai campi di girasole e agli orti.

Alberto e Alida Gandolfi

Alberto e Alida Gandolfi

Posto insomma del quale innamorarsi: ed era successa proprio una cosa simile, anni fa, ai milanesi Alberto Gandolfi, già imprenditore tessile, e a sua moglie Alida. Loro avevano scoperto questo piccolo paradiso capitandovi per caso, condotti dalle passioni comuni per le moto e per il vino. Individuarono un vecchio casale e un vigneto semi abbandonato, nel 2014 decisero di investirvi (parecchio, e mollando le rispettive attività) per creare qualcosa di unico. Lavori affidati all’architetto Cristiana Dell'Acqua di Legnano e terminati nel 2018. Così è nato Filodivino Wine Resort & Spa, luogo dell’ospitalità con ristorazione ma anche cantina vitivinicola.

Due attività insieme e due anche le vocazioni che lo caratterizzano: quella al Buono, certo, si parla pur sempre di cibo e vino. Ma pure un’altra, i Gandolfi sono persone illuminate: «Abbiamo voluto creare qui una nostra seconda vita che fosse in completa armonia col paesaggio – ci spiega Alberto - Negli ultimi 50 anni in Italia ci siamo un po’ dimenticati del territorio, della sua cura. E soprattutto ci siamo dimenticati del Bello». La bellezza, invece, al Filodivino ci circonda: il progetto ha voluto minimizzare l’impatto sulla collina, così la cantina (di 1.800 metri quadrati) è quasi tutta interrata, l’intera struttura è stata studiata per rispondere ai criteri della bioedilizia e inserirsi perfettamente nel contesto naturale, adeguandosi alla morfologia del terreno e seguendo le curve di livello. I materiali di rivestimento fuori terra , come l’acciaio cor-ten, simulano a loro volta i colori della terra.

La struttura, la cantina, il resort, i vini

La struttura, la cantina, il resort, i vini

Gran bella realizzazione. «Abbiamo pensato di voler produrre vino nelle Marche perché sono a Sud ma non così a Sud, qui ci sono il mare, le montagne e le colline… E poi due vini che ci piacciono tantissimo, il Verdicchio che per me è uno dei migliori bianchi d’Italia e la Lacrima di Morro d’Alba, che ha grandissime potenzialità», Alberto Gandolfi dixit.

La proprietà conta 22 ettari, 17 vitati (in biologico) dei quali 7 con vigne di 50 anni, le altre nuove, «c’erano filari di Verdicchio ormai in abbandono, li abbiamo espiantati mettendo di nuovo Verdicchio, poi Lacrima e anche 2 ettari di uve internazionali, per “giocare” un po’». A quelli del Filodivino piace sperimentare, fornire interpretazioni originali e distintive dei vitigni autoctoni della zona, ad esempio con affinamenti a temperature ambiente, «in anfore per gli orange, in uova in cemento microporoso per un Verdicchio che va in blend nel nostro Riserva (si chiama Dino, come il padre di Alberto, ndr)». Poi ci sono anche le tonneux per le uve internazionali. Prima annata di raccolta 2020, da pochi mesi l’enologo della casa è un pezzo da novanta, Luca D’Attoma.

Il resort prevede otto dimore improntate a un lusso essenziale e discreto, una spa e la piscina, il tutto progettato in profonda armonia con la natura.

Andrea Alessandrelli

Andrea Alessandrelli

La veranda panoramica è uno spazio dedicato alle esperienze enogastronomiche proposte dallo chef Andrea Alessandrelli, giovanissimo anconetano, classe 1993. Qualcuno se lo ricorderà come concorrente di Hell’s Kitchen Italia, quarta edizione, anno 2017. «Carlo Cracco mi diede due ceffoni e mi disse: “Tu devi continuare a fare il cuoco. Buttati nell’alta ristorazione e vedrai che avrai successo”». Perché all’epoca Andrea viveva un momento di crisi professionale, «cucino fin da quando ero bambino. Dopo l’Alberghiero iniziai a lavorare nei ristoranti da grandi numeri dell’Adriatico, sotto cuochi della vecchia scuola. Io volevo cuocere di meno i gamberi o la pasta e loro mi dicevano che sbagliavo».

Dopo l’esperienza tv Alessandrelli ha lavorato da Gianfranco Vissani, «entrai come stagista. Dopo pochi giorni andò via il capopartita pesce e venni allora promosso commis. Dopo qualche settimana si capì che il nuovo capopartita pesce non funzionava e quindi presi il suo posto, perché avevo tanta gavetta alle spalle, la manualità non mi mancava». Ulteriori step: da Alain Ducasse al Dorchester Hotel di Londra, al neonato Casa Rapisarda con Alessandro Rapisarda, al Geranium di Copenhagen, «bellissima esperienza di quattro mesi e faticosissima», persino un po’ di Don Alfonso, fino alla prima esperienza da chef in un ristorante a Senigallia e allo sbarco al Filodivino, nel 2019.

Il ristorante nel resort

Il ristorante nel resort

Andrea è bravo: ha tecnica e senso del gusto. Racconta il rapporto col territorio, la Vallesina, e con le eccellenti materie prime offerte da mare, orto, aie e boschi intorno. C’è molta attenzione al mondo vegetale, ci si basa sulla stagionalità e sul mercato, tanto che alla voce “secondi piatti” si trovano indicazioni open, Pescato locale, alghe e vetro di patate (quale pescato? Dipende dal mare) o Animale da cortile, legumi e vino Lacrima (quale animale? Dipende dalla terra). Il suo è un percorso di crescita che si dipana parallelamente allo sviluppo di Filodivino: qui fanno le cose sul serio.

Due menu degustazione da 4 o 7 portate, oppure si sceglie alla carta. Il nostro percorso, come detto, è di qualche mese fa (ve lo raccontiamo qua sotto con le foto di Tanio Liotta). Ma già metteva in luce un bel talento.

Carota fermentata, crema di cicerchie, panna acida, estratto di alloro e aglio nero

Carota fermentata, crema di cicerchie, panna acida, estratto di alloro e aglio nero

Maccheroncino di gambi di zucchina, demi-glace di piccione, aglio nero, limone, gallinella alla brace

Maccheroncino di gambi di zucchina, demi-glace di piccione, aglio nero, limone, gallinella alla brace

Gnocchi di patate cotti sotto la cenere, fegato di rana pescatrice, rana pescatrice, cetriolo al gin, polvere di porro

Gnocchi di patate cotti sotto la cenere, fegato di rana pescatrice, rana pescatrice, cetriolo al gin, polvere di porro

Cappellacci ripieni di germano reale, acqua di pomodoro

Cappellacci ripieni di germano reale, acqua di pomodoro

Triglia, mandarino cinese, daikon, salse (ai ceci, alla cipolla, alla carota fermentata, all'alga wakame)

Triglia, mandarino cinese, daikon, salse (ai ceci, alla cipolla, alla carota fermentata, all'alga wakame)

Quaglia: la sua coscia alla crema pasticcera, il suo petto alla demi-glace, spinacino, gel di limone, estratto di Lacrima

Quaglia: la sua coscia alla crema pasticcera, il suo petto alla demi-glace, spinacino, gel di limone, estratto di Lacrima

Spaghetti freddi cotti in brodo di miele, gel di ibiscus, lampone ghiacciato, fragole liofilizzate, gelato ai frutti di bosco

Spaghetti freddi cotti in brodo di miele, gel di ibiscus, lampone ghiacciato, fragole liofilizzate, gelato ai frutti di bosco

Filodivino Wine Resort & Spa
via Serra 46, San Marcello (Ancona)
tel. 0731 026139
filodivino.it
menu degustazione a 85 (vini compresi) e 110 euro


Carlo Mangio

Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo?
La meta è comunque golosa, per Carlo Passera

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

Consulta tutti gli articoli dell'autore