28-02-2022
Scampi fiammeggiati al sakè, una delle bontà gustate a La Ville Lorraine by Yves Mattagne, storico locale di Bruxelles dove da poco è approdato uno degli chef più celebri del Belgio, Mattagne appunto. Che accompagna questi scampi con Foie gras, mela Granny Smith, levistico, anice e gelato allo shiso
La scena enogastronomica di Bruxelles è vivace, cosmopolita, divertente, stimolante. Una miriade di ottimi brasserie, bistrot, negozi di cose buone, birrifici di qualità, pralinerie e così via gustando. Poi ci sono delle chicche, come quella che vi abbiamo raccontato l'altro giorno, il ristorante Bozar con le sue meravigliose pâtés en croûte, leggi qui. E tante altre che torneremo a narravi presto, in un successivo articolo.
In cima a questa piramide golosa, però, dominano almeno quattro ristoranti, diversi tra di loro. Rappresentano la punta di diamante, i locali più celebri, quelli di riferimento. Sono il Bon Bon di Christophe Hardiquest. Poi La Paix di David Martin. Inoltre Comme chez Soi di Lionel Rigolet. E infine La Villa Lorraine di Yves Mattagne. I primi tre son bistellati; il quarto una struttura che è una vera e propria istituzione attiva già dal XIX secolo, e che punta a sua volta alle due stelle con il nuovo chef, che le ha già conquistate nel suo precedente locale.
Ma andiamo con ordine: noi abbiamo visitato i primi due (di cui abbiamo già scritto, vedi i link sotto) e l'ultimo. Ecco i nostri appunti.
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Yves Mattagne, classe 1963, è della generazione precedente rispetto ai suoi due colleghi dei quali abbiamo parlato nei precedenti articoli (leggi qui e qui). E ha un curriculum lungo così. In sintesi: è uno dei punti di riferimento storici della cucina belga, prima stella Michelin già nel 1991 con quello che è stato il suo ristorante principale, il Sea Grill, specializzato in alta cucina di mare, con tanto di secondo macaron sei anni più tardi e la lunga attesa di un terzo che non è però mai arrivato. Ci riprova ora nell'elegante La Villa Lorraine by Yves Mattagne, dove si è trasferito da un anno. Il locale - in un ricco quartiere residenziale nella parte meridionale della città, immerso nel verde, siamo ai confini del bois de la Cambre - è storico ma ha riaperto l'11 giugno 2021 dopo importanti lavori di ristrutturazione.
Yves Mattagne
Un giovane Mattagne con la sua storica presse à homard personalizzata da Christofle, ne esistono solo altri quattro esemplari simili al mondo
L'entrata de La Ville Lorraine
La sala del ristorante...
...e quella del Lounge Bar
I piatti Qui la cucina viene definita "fine casual dining": ossia una tavola d'ispirazione gastronomica piuttosto francese, garbatamente resa più contemporanea, con contaminazioni e crossover soprattutto orientali, peraltro molto equilibrati. Una formula che funziona, gli allori arriveranno presto: non siamo dalle parti dell'avanguardia, ma si sta bene.
Ci sono alcuni classici - su tutti la già citata Homard bleu Breton à la presse, per due persone, 105 euro a persona; o il Rombo arrosto con salsa bernese alle ostriche - che caratterizzano la carta. E poi due percorsi degustazione a 185 e 220 euro.
Gli Scampi fiammeggiati al sakè, nella foto d'apertura, sono accompagnati da questo Foie gras, mela Granny Smith, levistico, anice e gelato allo shiso
Capasanta con lemongrass, cocco, corallo di curry rosso, ravanello giapponese e cavolo cappuccio
Cervo con poivrade alle spezie, marmellata di vaniglia e pompelmo, carota viola
Pera, liquirizia, cioccolato bianco tostato e sorbetto allo yuzu
La Villa Lorraine Avenue du Vivier d’Oie 75 - Bruxelles tel. +32 2 3743163 lavillalorraine.be aperto a pranzo e cena, chiuso domenica e lunedì menu degustazione a 185 e 220 euro
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di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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