23-03-2014
Lenticchie urid risottate e mantecate col burro di ananacardi, piatto firmato da Simone Salvini e Luca Motta, un primo con le proprietà di un secondo (foto Emanuele De Marco)
Questo piatto, pensato e realizzato a 4 mani e 2 cervelli con il mio collaboratore Luca Motta, mette al centro una lenticchia molto particolare, di nome Urid, la stessa usata per i papadam. Si può trovare nei negozi di prodotti indiani, ha valori proteici molto alti ma allo stesso tempo è molto digeribile: "più il legume è più piccolo, più è facile da smaltire", recita l'adagio del Kerala. Nella ricetta che segue, la mantecatura è fatta con un grasso nobile come quello degli anacardi. Quale collocazione ha il piatto? Simile a un risotto, potrebbe sembrare un primo, ma, col 35-40% di proteine, ha contenuto nutrizionale da secondo piatto. Lenticchie urid risottate e mantecate col burro di ananacardi INGREDIENTI per le lenticchie risottate 200 g lenticchie urid (indiane bianche) 2 carote 2 coste di sedano pizzico di assafetida in polvere 2 foglie di alloro scorza di limone triata finemente olio piccante
per il burro 200 g anacardi 100 g mandorle 300 g acqua 4 g sale himalayano
Simone Savini sta preparando per Mondadori un testo sull'ABC della cucina vegana
per il brodo ayurvedico 1 lt acqua 5 g sale 4 pepe lungo (pippali)* 2 chiodi di garofano 2 cardamomo 2 scorze di limone 2 foglie di alloro ¼ stecca di cannella
PROCEDIMENTO 1) Mettere sul fuoco l'acqua con il sale e le spezie; far sobbollire per 10 minuti e togliere dal fuoco. Lasciar riposare alcune ore. Pelare e tagliare a cubetti le carote e il sedano. Saltarli per pochi attimi in una padella antiaderente e salare leggermente. Tenere da parte. 2) Lavare sotto l'acqua corrente le lenticchie fino a eliminare l'amido in eccesso. Rosolare le foglie di alloro e l'assafetida in polvere per pochi sec., aggiungervi le lenticchie scolate e coprire con il brodo ayurvedico filtrato e bollente. Girare e cuocere a fuoco medio 14 minuti come un risotto classico.
Lenticchie urid, piccole e nutrienti
*pippali: non è un vero pepe ma una gemma di una pianta verde tropicale. Il sapore è delicatamente riconducibile ai mondi esotici. Inoltre aiuta la fase digestiva e rafforza le nostre difese immunitarie. Non irrita, come il pepe, le mucose intestinali.
Cucina sana, naturale e vegetariana
di
Cuoco vegano fiorentino, classe 1969, a lungo affianco a Pietro Leemann al Joia, segue una lunga di serie di altri progetti fino a fondare la propria scuola di cucina vegetale FunnyVeg Academy dove attualmente insegna