05-04-2012

Ognuno al suo Posto

Chilometro vero, cucina democratica. Anteprima sulla nuova insegna milanese di Nicola Cavallaro

Il cuoco Nicola Cavallaro mette a punto gli ultim

Il cuoco Nicola Cavallaro mette a punto gli ultimi dettagli nella cucina di Un Posto a Milano, all'interno di Cascina Cuccagna, zona porta Romana a Milano. L'insegna, divisa in bar e trattoria, aprirà i battenti lunedì 9 aprile. Cento coperti circa, prenotazioni per ora solo via email: info@unpostoamilano.it (foto Zanatta)

Suona strano sentir dire «quella cascina in porta Romana», cioè quasi in centro a Milano. Ma è così, e non da oggi perché il complesso semiverde da 4mila metri quadrati della Cuccagna sta a quattro falcate dalla linea gialla del metrò dal 1722, quando neanche l’invenzione della ruota era stata ancora sfruttata a dovere. Non serviva la bicicletta ai Padri Fatebenefratelli per coltivarvi le erbe officinali. Il complesso poi passò di mano alla famiglia Galli – quelli della nota drogheria meneghina - e da loro, nel Dopoguerra, al Comune di Milano. Oggi la Cuccagna è gestita in contemporanea da una decina di associazioni, cooperative e progetti fra cui Ciclofficina, uno spot verde, accanto a un orto gigante in fieri, che chiunque può sfruttare per imparare a ripararsi la bici scassata dopo un critical mass. Che è quasi come nel Settecento.

Tra le realtà che sudano per dare un aspetto contemporaneo alla cascina, qui interessa soprattutto l'impegno di Esterni, impresa incaricata di costruire la ristorazione, il bar e l’orto didattico del complesso, oltre a una serie di iniziative collaterali: ieri per esempio c'erano i ragazzi dello Ied che s'impratichivano in laboratori di falegnameria outdoor. A levigare il volto commestibile di Un Posto a Milano pensano invece le manone di Nicola Cavallaro, un cuoco cui non par vero di poter trasformare i ghirigori d’alta cucina del fu San Cristoforo in schizzi di cucina democratica.

Il pane  proviene dal panificio Longoni di Carate Brianza: lievitazione lenta e naturale con pasta madre. Lo scouting delle materie prime di Un Posto a Milano è

Il pane  proviene dal panificio Longoni di Carate Brianza: lievitazione lenta e naturale con pasta madre. Lo scouting delle materie prime di Un Posto a Milano è

La chiama Abc, Altissima Bassa Cucina e chi partecipò a una di quelle cene alla sua vecchia insegna sui Navigli sa: sono piatti dalla sintassi più popolare, costruiti con vocali e consonanti signorili. Pietanze a “chilometro vero”, spiega il cuocone veneto, e non “zero” perché, anche se lui e Paola Andreoni hanno passato tutto un inverno ad andare per cascine lombarde a caccia del miglior burro, di uova simil-Parisi o di un pane fatto senza acceleratori schianta-digestione, se l’olio è del siciliano Pianogrillo o i pomodori quelli campani di Casa Barone, perché fare per forza i talebani della prossimità?

Da lunedì 9 aprile, giorno del debutto, si potrà capitare a ogni ora, dalle 10 del mattino a notte fonda (mezzanotte nel rodaggio di aprile, anche le 2 da maggio in poi) per un’offerta sfaccettata e tracciabilissssima, con quattro esse: clicca sul neonato sito per capire quanta letteratura produttiva nasconde una Torta di mele appena giù dal letto o un Tagliere di salumi da fame chimica notturna. In mezzo, una serie di sarde in saòr o mondeghili che al bar all’ingresso non superano mai i 3 euro. Girato l’angolo, nelle 3 sale da 100 coperti circa sotto le volte, seduti a tavola su sgabelli di legno autoprodotti, plana una carta dettagliata dai 3 euro della Passata di verdura per poppanti (poppanti per davvero, non in senso di schiappe: i bimbi sono super-welcome) all’Orzo alle verdure con olive taggiasche e pesto o Tortelli di coniglio alla cacciatora «che bisogna proprio impegnarsi», spiega il cuoco «per superare le 35 euro di conto, bevande incluse».

Gli esterni della cascina forniranno erbe e spezie alla cucina e sono il teatro di una serie di iniziative, tra cui gli orti didattici

Gli esterni della cascina forniranno erbe e spezie alla cucina e sono il teatro di una serie di iniziative, tra cui gli orti didattici

A proposito, il bicchiere ve lo riempie – senza i modi del sommelier coi baffoni da bretone - Emanuele Coronini, per tanti anni barman al Radetsky: per ora versa una trentina di referenze lombardo-settentrionali più birre artigianali tipo Ducato o Toccalmatto. Ma il volume dell’offerta è destinato a ingrossare, così come l’assetto della carta, che presto verrà concepito non secondo le portate classiche ma a seconda della provenienza: “dall’aia”, “dall’orto”, “dal mare”. E dietro l’orizzonte della cucina a vista c’è pure uno chef's table di marmo da 8. Questo per fare i prìncipi prima di ri-inforcare la bici sgangherata.

Un Posto a Milano
Cascina Cuccagna
via Cuccagna, 2
angolo via Muratori
Milano
Chiuso il lunedì
Prenotazioni via email info@unpostoamilano.it


Zanattamente buono

Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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