11-12-2024
Laura Santosuosso e Denny Mollica, cucina e sala di Sandì, via Hayez 13, Milano, +39.02.82046200. Il ristorante è aperto a pranzo 6 giorni su 7 (chiuso mercoledì) e a cena solo venerdì
Le serrande abbassate di sabato e domenica. La chiusura della cucina a orari stabiliti o anticipati. L’aumento dei giorni di riposo e la riduzione dei turni di cuochi e camerieri. La ristorazione dell’epoca d.C. (dopo Covid) le sta provando tutte per riconquistare le giovani leve disamorate del mestiere (in qualche caso, persino l’aumento dello stipendio!). Da qualche tempo, si affaccia all’orizzonte un rimedio ancora più interessante: il potenziamento del pranzo da pasto volante a momento importante, una possibilità che potrebbe giovare anche a una fetta non trascurabile di clienti. In generale, ci preme dire che i tempi sono maturi per considerare il pasto del mezzogiorno ben più di quella “pausa-pranzo” obbligata tra mattino e pomeriggio. Per offrire alternative più ambiziose ai light o business lunch che imperversano nelle città che non hanno tempo per gustare ma solo per nutrirsi. Così l’hanno pensata i ragazzi dello Yellow Bittern, il bistrot irish-british che sta sbancando a Londra, tenendo aperto solo a pranzo dal lunedì al venerdì (in doppio turno, con chiusura sabato e domenica). Così succede a Barcellona nel caso meno estremo del blockbuster Ultramarinos Marin, che prepara 5 pranzi e 3 cene, proprio come fa da sempre la Trattoria dalla Libera, nel Trevisano. A Milano c’è invece Sandì, un ristorante aperto il primo dicembre scorso nelle retrovie di Buenos Aires/Porta Venezia. Un locale che apparecchia 6 pranzi e una sola cena, al venerdì, e chiude l’intero mercoledì. L’avvio è stato fulminante: i 40 coperti si riempiono ogni giorno dal giorno uno. Un caso da tenere d’occhio, soprattutto quando il fisiologico clamore dell’apertura sfumerà.
La sala principale fronte-cucina
Il social table
Il cotto rosato a terra
Il menu di venerdì 6 dicembre 2024
Trippa di funghi orecchioni al pepe bianco e zenzero e Porri, vino rosso, erborinato di bufala e cacao
Tagliatelle, consomné di verdure dolci e Parmigiano
Cordon Bleu di lombata, servito con purè e fondo (prima e dopo)
Torta di tagliatelle modenese, frangipane alle noci, mela cotogna e saba
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
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Lampo Wu fuori dalla sua nuova insegna Dalle Otto, viale Pasubio 6, Milano
L'ingresso di Vasiliki Kantina, in via Clusone 6, a Milano
Insegne, cuochi e ghiotti orientamenti: a narrarceli è Gabriele Zanatta, laureato in Filosofia, nonché coordinatore della Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Il suo punto di vista va ben oltre la superficie, per esplorare profondità e ampiezza della tavola, di tutto quello che è Zanattamente Buono.