29-01-2021
La brillantezza di due grandi menti creative della cucina italiana declinata in tre dolci "da fine dining": questa è stata la masterclass di Moreno Cedroni e Luca Abbadir a Identità on the road. Ne avevamo già raccontato i concetti (leggi Cedroni e Abbadir che indagano sulle nuove frontiere tra dolce e salato); ora è il momento di descrivere anche i dessert da loro presentati.
Lago ghiacciato
«Il cliente che inizierà a mangiare il Lago ghiacciato scoprirà, un po’ alla volta le sorprese che riserva il piatto», spiegano i due che, con 14 anni insieme in cucina, sono tra gli esempi più longevi di collaborazione. Apparentemente, il dessert è formato da una base di marmellata di lamponi, una spirale di tahina in crumble di lamponi, una pallina di gelato allo yogurt e lamponi con attorno una spuma di essenza di lamponi estratta, appunto, con l’aiuto dell’evaporatore rotante, e una finitura di lampone liofilizzato a spolverare il tutto. Il dessert, però, non è poggiato sul fondo del piatto ma su una lastrina di ghiaccio. «Il cameriere, a un certo punto del servizio, inviterà l’ospite a rompere la lastrina e la sorpresa è il cocktail di vodka e mirtilli che completa la degustazione del dessert», spiegano Cedroni e Abbadir.
L’inserimento del cocktail viene fatto attraverso uno dei due fori praticati sulla lastrina di ghiaccio appena formata, utilizzati anche per svuotare il fondo del piatto dall’acqua non ancora congelata.
Delizia d’autunno
La preparazione parte da un ristretto di finocchio ricavato estraendo il succo di finocchio e riducendolo per giorni a 60°. Gli altri elementi sono riso koji, gelato dolce di carciofo, una salsa dolce di topinambur, pan di Spagna imbevuto di estratto amaro di carciofo e gelatine gommose al brandy. «Il gelato al riso koji è preparato inoculando un riso bianco stracotto con fungo aspergillus lasciato crescere per 3 giorni a 30° con umidità al 65-70% fino a fargli formare lo strato peloso di muffa», spiegano Cedroni e Abbadir.
L’impiattamento parte dal ristretto di finocchio cui viene sovrapposta la salsa di topinambur a base di latte, zucchero e panna. Si inseriscono dei pezzetti di pan di Spagna cotto al microonde, inzuppati di estratto amaro di carciofi. A chiudere il piatto ci sono tre quenelle di gelato dolce al carciofo, le gelatine gommose di brandy e i cerchi di riso koji frullato.
Il cioccolato che non ti aspetti
«Avendo ordinato un dolce a base di cioccolato fondente, il cliente si aspetta di trovarsi davanti qualcosa di completamente color cioccolato. Invece gli viene servito un dessert bianco», raccontano. A destabilizzare c’è, però, prima il profumo e poi il sapore del cioccolato Tulakalum Valrhona. La realizzazione parte dall’evaporatore rotante con cui si estrae l’acqua al cioccolato: un liquido che sarà dunque trasparente ma dall’inconfondibile sapore di cioccolato fondente. Con quest’acqua si prepara una spuma e un sorbetto. Il piatto è costruito con una crema di mandorle e gelatine di whisky torbato alla base; sopra, un pan di Spagna alle mandorle sormontato da spuma bianca di cioccolato fondente bianca e infine il sorbetto al cioccolato fondente bianco.
L’ultima sorpresa è successiva alla chiacchierata con il cliente, al termine dell'assaggio. Il cameriere gli chiederà se il dessert è stato gradito o se, a parere del cliente, manchi qualcosa. «La risposta più comune è: il colore. A quel punto viene girato il coperchio della fava di cacao di ceramica, scoprendo al suo interno una crema cotta di cioccolato, stavolta del colore originario, leggermente salata con polvere di cucunci e grue di cacao».
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile
Da sinistra lo chef de La Madonnina del Pescatore a Senigallia (Ancona) e del Clandestino Susci Bar sulla spiaggia di Portonovo, Moreno Cedroni, il regista Massimo Tomagnini, Mariella Organi, moglie di Moreno e regina della sala italiana, e Paolo Marchi. Tutte le foto sono a cura di Marialuisa Iannuzzi
Martedì 25 giugno Identità Golose Milano ospiterà una serata speciale per festeggiare un anno davvero importante per lo chef marchigiano Moreno Cedroni: nel 2024, infatti, si celebrano i suoi 60 anni, i 40 anni del suo ristorante più storico, La Madonnina del Pescatore di Senigallia, e i 20 anni di un altro luogo mitico per l'alta cucina in riva al mare, il Clandestino di Portonovo. Per l'occasione, sarà presentata una versione concisa del menu attuale del Clandestino: è il Susci Rosa, un percorso che omaggia sei di otto grandi donne. Orario unico di prenotazione ore 20.00. Per info, visitare il sito dell'hub