10-12-2018
Guardare al futuro tenendo ben saldo il timone della tradizione non è un esercizio di facile esecuzione in pasticceria. Richiede una solida base di conoscenza, una mente aperta alla sperimentazione e la capacità di stare in bilico tra passato e presente. In particolar modo quando si lavora in territori molto legati alle consuetudini. A Delianuova, comune calabrese di 3.300 abitanti e spiccioli ai piedi dell’Aspromonte, Rocco Scutellà si esercita ogni giorno nell’arte della pasticceria - della quale è l’unico maestro Ampi dell’intera Calabria - e dell’equilibrismo, districandosi tra la ricetta ereditata dal nonno del torroncino di pura mandorla, «con una percentuale di mandorle selezionate e lavorate nel nostro laboratorio – sottolinea - che va dal 58 al 62%, miele e zucchero», i mignon stratificati che giocano sui colori racchiudendo tre gusti e consistenze diverse per coinvolgere tutti i cinque sensi e monoporzioni come il Cremoso di Jivara Valrhona con mousse di lamponi.
L’Antica Pasticceria Scutellà
Rocco Scutellà, a destra, premiato per il proprio panettone al concorso Il panettone secondo Caracciolo
I panettoni di Scutellà
Altre dolcezze
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
a cura di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile