17-04-2015

Al Ratanà, due anni dopo

Con la cena di lunedì prossimo, Daniela Cicioni torna "nel posto in cui tutto è cominciato"

Ravioli di rapa di Chioggia ripieni di fermentino

Ravioli di rapa di Chioggia ripieni di fermentino fresco alle erbe e grano saraceno, yogurt di anacardi al crescione, germogli e fiori, primo piatto crudista di Daniela Cicioni. E' parte del menu  “Profumi e gusti vegani nell’orto”, cena che avrà luogo lunedì 20 sera prossimo al Ratanà di Milano. Clicca qui per leggere il menu concepito dalla cuoca con Cesare Battisti e Luca De Santi

Lunedì 20 aprile il Ratanà si veste nuovamente di toni verdi per ospitare la cena “Profumi e gusti vegani nell’orto”. Il menu e tutte le informazioni per prenotare un tavolo si trovano qui. Ora ci preme sottolineare che, accanto ai padroni di casa Cesare Battisti (lo chef) e Luca De Santi (il pasticciere), ci sarà anche Daniela Cicioni, cuoca vegana.

Non è la prima volta che la ragazza venuta dal lago di Como compare ai fornelli di via De Castillia a Milano. Lo ha ricordato lei stessa in un post recente pubblicato sul suo profilo di facebook, «Tutto ha avuto inizio alla cena del Ratanà del 18 marzo 2013», ha scritto qualche giorno fa, «E non finirò mai di essere grata a Paolo Marchi per l'infinita curiosità culinaria che lo ha condotto lì quella sera».

In effetti, in poco più di due anni, le cose sono cambiate e parecchio per lei: «Mi ero licenziata da poco dal posto in cui lavoravo. Non sapevo bene dove sarei andata a parare. Quella sera fu importante per me perché per la prima volta mi cimentavo nella cucina di un vero ristorante. Nei mesi precedenti avevo lavoravo in una gastronomia, ma non riponevamo certo grande attenzione su impiattamento e servizio». Da lì di cene ne infilerà in serie, impilando solidi mattoni d’esperienza (e consulenze per 3 ristoranti).

Patè di funghi, mela verde pressata al sedano, cracker di quinoa germinata e alghe, germogli di rapanello rosa, altro piatto in carta lunedì al Ratanà

Patè di funghi, mela verde pressata al sedano, cracker di quinoa germinata e alghe, germogli di rapanello rosa, altro piatto in carta lunedì al Ratanà

Il mese prima della cena aveva lavorato, aiutando nel backstage di Identità Milano, «E l’anno dopo, nel febbraio 2014, ero già sul palco a tenere una lezione. Che emozione», ricorda. Nel 2015, la lezione bis, sempre nel format di Identità Naturali. Ma forse la gioia più grande arriverà quando aprirà il suo ristorante: «Mi manca il team», rivela, «persone di cui potermi fidare ciecamente».

Alla cena del Ratanà cucinerà tre piatti, tutti crudisti: Patè di funghi con sfera di mela verde pressata in estratto di sedano e aceto di mele, con un cracker con quinoa germinata e alghe (l'antipasto); Ravioli con involucro di rapa striata di Chioggia e ripieno di crema di fermentino fresco. Accanto, sedano e verdure «per allegerire un po'» e in accompagnamento uno yogurt con anacardi, crescione e germogli (primo piatto). Poi, un predessert a sorpresa («Posso solo anticipare che non sarà un dolce», non si sbottona).

Nella foto scattata da il 18 marzo 2013, Cesare Battisti, Paolo Marchi e consorti. E' la prima cena da "professionista" di Daniela Cicioni, autrice dello scatto

Nella foto scattata da il 18 marzo 2013, Cesare Battisti, Paolo Marchi e consorti. E' la prima cena da "professionista" di Daniela Cicioni, autrice dello scatto

Così saremo tutti felici, con buona pace di coloro che all’epoca criticarono Cicioni perché aveva osato «Cucinare in un posto in cui di solito si serve della carne». «In linea di massima potevo dare anche loro ragione», riflette oggi la cuoca, «perché una cucina è sempre il risultato di energie sottili: se queste sono negative, come per esempio anche l’umore nevrotico di un cuoco in brigata, la negatività si ripercuote sull’esperienza gastronomica. Ma non bisogna esagerare. Viviamo un momento storico in cui occorre farsi conoscere e il Ratanà non ha certo bisogno di essere difeso».

Per maggiori informazioni e prenotazioni sulla serata di lunedì, clicca qui.


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