29-01-2018
‘Nduja e Verzin di Francesco e Salvatore Salvo della pizzeria Salvo di San Giorgio a Cremano (Napoli), una delle 5 pizze in assaggio lunedì 19 febbraio da Bioesserì a Milano, per il ciclo "LeTavole di Identità Golose". Costo della serata 40 euro, prenotazioni 800.825.144 (telefonare dal lunedì al venerdì, ore 9.30-18)
Ultimo appuntamento con le Tavole di Identità Golose, lunedì 19 febbraio da Bioesserì a Milano. Ospiti della serata Francesco e Salvatore Salvo, fratelli al lavoro assieme dal 2010 nella pizzeria di San Giorgio a Cremano, all’ombra del Vesuvio, dopo i fasti dell’insegna dei genitori a Portici. Due giganti (in senso lato e figurato) della pizza napoletana contemporanea. Il menu della serata prevede 5 pizze, 4 a firma dei Salvo e una a cura dei padroni di casa Vittorio e Saverio Borgia, altra coppia di fratelli votata alla causa della pizza d’autore. Quattro spicchi per ognuno dei 5 assaggi. «Le nostre pizze saranno piuttosto semplici e tradizionali», ci racconta Salvatore. Ecco la sequenza raccontata: Cosacca «E’ una pizza nata prima della Margherita. Fu inventata a Napoli nel 1844, in occasione della visita alla Corte dei Borboni dello zar di Russia Nicola I: sopra la base di pomodoro, i pizzaioli napoletani aggiunsero del cacio grattugiato, riproduzione della neve russa. Su del pomodoro di Corbara, noi aggiungeremo del pecorino a latte crudo, stagionato per un anno, di Bagnoli irpino».
Salvatore e Francesco Salvo (foto salvopizzaioli.it)
La Cosacca dei Salvo
Pizza fritta «Una semplice Montanara con pomodoro giallo del Vesuvio di San Nicola dei Miri, un prodotto ricavato in modo artigianale, alla vecchia maniera. Per bilanciare la dolcezza, aggiungiamo scaglie di mozzarella di bufala di Barlotti».
Vittorio e Saverio Borgia, Bioesserì a Milano e Palermo
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A cura della redazione di Identità Golose