16-04-2023
L'attesa è stata lunga, ma finalmente ci siamo. Il prossimo 15 giugno, elBulli1846 riaprirà, o per meglio dire aprirà per la prima volta, perché sarà un elBulli tutto diverso da quello che abbiamo conosciuto in passato: sarà infatti il primo ristorante al mondo trasformato in museo. Uno spazio unico, situato nella mitica Cala Montjoi, nel Parco Naturale di Cap de Creus (Girona, Catalogna). Uno luogo creato e progettato per salvaguardare l'eredità di elBulli, promuovere l'innovazione e generare contenuti di qualità per l'educazione e la conoscenza gastronomica.
Sono passati dodici anni dall'ultima, mitica cena orchestrata da Ferran Adrià, era il 30 luglio 2011. Anche se i fornelli si sono spenti definitivamente quella notte d'estate, né Adrià né la sua squadra sono rimasti a guardare. In questi anni sono stati organizzati più di 500 convegni, è stata creata una fondazione (elBullifoundation), c'è stata la pubblicazione di una vasta enciclopedia culinaria (Bullipedia) e lanciati bandi per assegni di ricerca (elBulliDNA). Mancava ancora il pezzo chiave di questo sforzo titanico volto a preservare l'eredità della vanguardia spagnola. Ossia il museo elBulli1846, appunto,
Ferran Adrià alla presentazione del nuovo spazio museale
Per Ferran Adriá, elBulli1846 «intende salvaguardare l'eredità di elBulli. E soprattutto vogliamo che le persone che non sono mai venute a mangiare da noi, ma anche quelle che sono venute, possano capire cosa è successo qui, cosa abbiamo fatto perché elBulli fosse elBulli». Attraverso sessantanove installazioni artistiche, concettuali e audiovisive, il museo offre ai visitatori tutte le risorse per comprendere la rivoluzione di Cala Montjoi che ha cambiato il paradigma della gastronomia mondiale. Inoltre, aggiunge Ferran, verranno raccontati anche molti dei progetti della fondazione, «perché elBulli è ancora vivo». Un modo per spiegare e condividere come, al di là del passato, si guardi al futuro per continuare a scrivere pagine di storia gastronomica.
Gli spazi esterni
Gli spazi interni
La grotta de elBulliDNA
Lluís García afferma: «Siamo molto felici di riaprire le porte di questo luogo che ha significato tanto per milioni di persone. E di per arricchire un'offerta culturale sempre più imponente».
L'alta cucina spagnola onorerà la propria storia anche a ottobre, quando è prevista un'edizione di Gastronomika, a San Sebastian, diversa dalle altre: sarà infatti la numero 25, un quarto di secolo anzi di più, perché l'esordio fu nel novembre 1998 - si chiamava allora Lo Mejor de la Gastronomia, il primo congresso in assoluto, organizzato da Rafael García Santos - ma come anche Identità Milano ha dovuto saltare un'edizione, quella del 2020, causa Covid
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Albert Raurich, classe 1970, è stato chef de cuisine di elBulli dal 1999 al 2007. Nel 2008 ha aperto a Barcellona Dos Palillos
(La foto è stata scattata dalla fotografa catalana Marta Bacardit)
A Barcellona, al 187 di calle de Balmes, si trova questa insegna. Potrebbe sembrare un locale normale, ma non lo è
Andoni Luis Aduriz e Ferran Adria insieme sul palco di Madrid Fusión per annunciare la nascita del Madrid Culinary Campus