Il futuro della ristorazione scrive un nuovo capitolo in Spagna e precisamente a Barcellona. Archiviato il periodo d’oro del Bulli di Ferran Adrià, lo scenario sembra essere mutato. Non si è più nel territorio della cucina molecolare, nonostante l’autore di questa nuova era sia quel Jordi Vilà – patron del ristorante Alkimia di Barcellona-, relatore all’ultima edizione di Identità Milano.
Il Pigmalione spagnolo ha inaugurato il suo quinto locale, ristrutturando la storica fabbrica di birra catalana Fábrica Moritz. Fondata nel 1856, Moritz è nota agli spagnoli come una delle migliori cerveza artigianali della nazione anzi, come recita il claim del locale, l’unica a potersi vantare di piacere anche ai tedeschi. Oggi la produzione di bionda o doppio malto, è solo una delle attività di FMB. Sebbene i lavori non siano ultimati (manca all’appello il Moritz store), la birreria non è un semplice ristorante, caffetteria...

Gli interni della Cerveceria (foto Albert Marín)
In essa convivono diverse anime, accomunate però da alcuni tratti che la rendono unica nel suo genere: competitività, dinamicità e gusto. La formula potrebbe essere riassumibile come la risposta alla richiesta del pubblico di una “ristorazione media” dai prezzi calmierati. Nel nostro Paese la si sente invocare da Nord a Sud, eppure molto spesso come sinonimo di “mediocre”. È quanto di più lontano vi possa essere dalla realtà di
Fábrica Moritz.
La nuova avventura di
Vilà è qualità applicata a un menu fatto di tapas, pizza, hamburger… ossia a una tipologia di locale chiamato, a seconda dei paesi europei: pizzeria, bar à vin, winebar, pub, birreria… Ogni cultura gastronomica è concretamente rappresentata: l’Alsazia con la sua w
iener schnitzel, l’Inghilterra con i suoi
fish&chips, la Francia con i plateau di crostacei e l’Italia con la pizza.
Pasteggiare da Moritz diventa un percorso lungo il Vecchio Continente, innaffiato da una bionda o da cocktail creativi a base di birra: il
Moritz Rosè, ad esempio, è una combinazione di Moritz, Campari e angostura o il Beer Kir Royal è un dissetante matrimonio tra Moritz e Cassis. Non manca ovviamente una carta di bevande analcoliche artigianali e vini locali.
Se dovessimo suggerire un momento della giornata per visitarla e, perché no, prenotare anche una visita guidata, è la sera. La struttura in vetro, che si alterna alle grandi volte in mattoncini dell’edificio originario, lascia intravvedere le parti della fabbrica ancora attiva, e l’energia della cucina a vista.
Angel Valduerre, l’executive chef, dirige magistralmente una brigata giovanissima e instancabile, in grado di cura ogni dettaglio: dai croissant fragranti già alle 6 del mattino, fino all’ultimo hamburger servito alle 2 di notte.
Ma su tutti una menzione speciale hanno i
marisc, i festival di Marisc ossia i crostacei bolliti in acqua marina e serviti su un’alzatina posta al centro della tavola. Oppure i vari fritti (classici e di ispirazione giapponese) di pesce e verdure, le tapas e i grandi must delle birrerie europee. In questi ultimi ogni nazione europea viene toccata: a partire dal
Pollastrò a la Moritz (galletto catalano eseguito secondo una ricetta del FoodCultureMuseum spagnolo), fino al piatto di salsicce del centroeuropea e i
moules&frites belgi. Il menu è così vasto che, non a caso, consigliamo di ritagliarsi più di un momento durante la giornata per tornare a
Fábrica Moritz e magari godersi un’abbondante e pregevole colazione.
Fábrica Moritz
Ronda Sant Antoni, 41
Barcellona (Spagna)
+34.934260050
info@moritz.cat
Prezzo medio: 26 euro
Prezzo Moritz: 1,60 (20 cl) e 6,50 (lt) euro