18-07-2022

Report 50Best: trionfa il Geranium di Copenhagen. Grande risultato per l'Italia, sei ristoranti nei primi 29

Prima posizione per l'insegna danese, seguita dal Central di Lima e dal catalano Disfrutar. La classifica sorride agli italiani: Camanini 8°, Alajmo 10°, Uliassi 12°, Romito 15°, Crippa 19° e Niederkofler 29°. Mai così tanti in cima

Il momento della proclamazione: Geranium, Copenhag

Il momento della proclamazione: Geranium, Copenhagen, miglior ristorante del mondo per la 50Best

Pronostico rispettato, il Geranium di Copenhagen (che ha tanta parte di anima italiana, ve lo abbiamo raccontato qui: Gli 11 italiani del Geranium, che vuole diventare il n.1. La prova del nuovo menu) conquista il primo posto alla ventesima edizione dei World's 50 Best Restaurants, che si è conclusa poco fa a Londra, sede "di riserva" dopo che quella inizialmente annunciata, Mosca, è stata abbandonata a causa della guerra in Ucraina.

Dunque lode al merito di Rasmus Kofoed e Søren Ledet (ma anche di Mattia Spedicato e Giulia Caffiero, tanto per citare i nostri connazionali più in vista nel locale di Per Henrik Lings Allé 4)...

Rasmus Kofoed e Søren Ledet sul palco per ricevere il prestigioso premio

Rasmus Kofoed Søren Ledet sul palco per ricevere il prestigioso premio

Kofoed, Ledet e un pezzo della squadra di Geranium

KofoedLedet e un pezzo della squadra di Geranium

Ma per il nostro Paese non sono le uniche soddisfazioni, si può festeggiare ulteriormente: sono diventati sei i ristoranti italiani tra i primi 50 del mondo, eguagliato il record già toccato tre volte - quando però la classifica era molto meno "internazionale" - l'ultima nel 2011 (Osteria Francescana al 4° posto, poi tra il 28° e il 39° ecco Combal.Zero, Le Calandre, Cracco, Dal Pescatore e Il Canto), prima ancora nel 2007 (Gambero Rosso al 12° posto, poi a seguire Le Calandre, Dal Pescatore, Enoteca Pinchiorri, Cracco Peck e Combal.Zero) e nel 2009 (gli stessi di due anni prima, ma con l'uscita del Gambero Rosso e la Francescana a guidare il gruppo, al 13° posto).

Massimo Bottura, nel ruolo di intervistatore, con i due fratelli Camanini, Riccardo e Giancarlo

Massimo Bottura, nel ruolo di intervistatore, con i due fratelli Camanini, Riccardo e Giancarlo

Bottura sul palco con Mauro e Catia Uliassi

Bottura sul palco con Mauro e Catia Uliassi

E allora eccoli, i volti sorridenti del magnifico sestetto: Riccardo Camanini su tutti, il suo Lido 84 a Gardone Riviera è salito all'8° posto, da 15° che era. Ancora nella top ten, Le Calandre di Massimiliano Alajmo a Rubano (10°, era 26°), a seguire la prima new entry, e anche la più alta nuova entrata in classifica, con il ristorante Uliassi di Mauro Uliassi a Senigallia (12°, era 52°). A seguire il Reale di Niko Romito a Castel di Sangro (15°, era 29°), il Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba (19°, era 18°); infine l'altra nuova entrata tra i primi 50, il St.Hubertus di Norbert Niederkofler (29°, era 54°).

«Una bellissima immagine per l'Italia - ha commentato a caldo Massimiliano Alajmo - con una classifica che riconosce il grande valore della nostra cucina. E spero che possa essere un inizio, ci sono ancora altri ristoranti che meriterebbero di esserci». Riccardo Camanini: «Sono davvero felice per il risultato della cucina italiana, che dimostra uno sguardo attento sul nostro lavoro e rappresenta uno stimolo per tutti noi per migliorarci ancora. Dobbiamo sentirci responsabili come parte di una cultura che viene ammirata in tutto il mondo e che nella storia ha trovato molte espressioni diverse». 

Norbert Niederkofler: «Non mi sarei mai aspettato una posizione così alta per noi, ma siamo soprattutto fieri di far parte di sei ristoranti italiani nelle prime 29 posizioni. E' un messaggio molto importante e significa che abbiamo ancora tanto da dire. E' importante aver appreso anche a comunicare meglio il nostro lavoro, ma la comunicazione conta quando dice cose vere, concrete: in Italia abbiamo una cultura gastronomica ricchissima e oggi una classifica come questa dimostra ai giovani che si possono raggiungere ancora grandi risultati».

Mauro Uliassi: «E' davvero bello essere qui tutti insieme, per come tra noi c'è da molti anni una grande amicizia, una collaborazione forte e vera. Io sono il più vecchio di questa generazione, ma con Massimo, Norbert, Enrico, Niko, Riccardo e Massimiliano c'è davvero una coesione reale, facciamo parte di un gruppo di professionisti che da quasi un ventennio lavora, a volte facendo fatica e tenendo duro, per ottenere risultati come questi. Quello che ci manca potrebbe essere solamente un sostegno più concreto da parte del governo. Pensando a noi, siamo davvero felici di aver raggiunto un traguardo come questo senza aver fatto altro che quello che sappiamo fare: cucinare».

L'ultimo commento lo lasciamo a Massimo Bottura, due volte primo e oggi con l'Osteria Francescana nel novero dei Best of The Best, i ristoranti leggendari non più votabili per la classifica: «Sei italiani nei primi 29: non era mai successo! Come ho detto molte volte, non si è mai mangiato così bene in Italia come in quest'ultimo decennio. Anche per questo ho voluto dedicare un intero menu, che probabilmente è il mio migliore di sempre, alla cucina italiana: Vieni in Italia con me. Ora più che mai».

Stanley Tucci, presentatore dell'edizione 2022 della World's 50Best, sponsorizzata da S.Pellegrino e Acqua Panna

Stanley Tucci, presentatore dell'edizione 2022 della World's 50Best, sponsorizzata da S.Pellegrino e Acqua Panna

Ecco la classifica completa:

50 - Single Thread, Healdsburg, USA
49 - Ikoyi, Londra, UK
48 - Leo, Bogotà, Colombia - The World's Best Female Chef 2022
47 - Oteque, Rio de Janeiro, Brasile - nuova entrata
46 - Belcanto, Lisbona, Portogallo
45 - Narisawa, Tokyo, Giappone
44 - Le Bernardin, New York, USA
43 - Boragò, Santiago del Cile, Cile
42 - Quique Dacosta, Denia, Spagna
41 - La Cime, Osaka, Giappone
40 - Schloss Schauenstein, Fürstenau, Svizzera
39 - Sorn, Bangkok, Tailandia - nuova entrata
38 - Jordnær, Copenhagen, Danimarca - nuova entrata
37 - Fyn, Città del Capo, Sud Africa - nuova entrata e miglior ristorante d'Africa
36 - Odette, Singapore
35 - The Clove Club, Londra, UK
34 - Hiša Franko, Kobarid, Slovenia
33 - Atomix, New York, USA - Gin Mare Art of Hospitality Award
32 - Mayta, Lima, Peru - nuova entrata
31 - Arpège, Parigi, Francia
30 - Florilège, Tokyo, Giappone
29 - St. Hubertus, San Cassiano, Italia
28 - Le Clarence, Parigi, Francia
27 - Hof Van Cleve, Kruishoutem, Belgio
26 - Tim Raue, Berlino, Germania
25 - Frantzén, Stoccolma, Svezia
24 - The Chairman, Hong Kong
23 - The Jane, Anversa, Belgio
22 - Septime, Parigi, Francia
21 - Mugaritz, San Sèbastian, Spagna
20 - Den, Tokyo, Giappone - miglior ristorante d'Asia
19 - Piazza Duomo, Alba, Italia
18 - Alchemist, Copenhagen, Danimarca - nuova entrata 
17 - Nobelhart & Schmutzig, Berlino, Germania - Villa Massa highest climber award
16 - Elkano, Geteria, Spagna
15 - Reale, Castel di Sangro, Italia
14 - Don Julio, Buenos Aires, Argentina
13 - Steirereck, Vienna, Austria
12 - Uliassi, Senigallia, Italia - Aspire Lifestyles highest new entry award
11 - Maido, Lima, Perù
10 - Le Calandre, Rubano, Italia
9 - Quintonil, Città del Messico, Messico
8 - Lido 84, Gardone Riviera, Italia
7 - A Casa do Porco, São Paulo, Brasile
6 - Asador Etxebarri, Atxondo, Spagna
5 - Pujol, Città del Messico, Messico
4 - Diverxo, Madrid, Spagna
3 - Disfrutar, Barcellona, Spagna
2 - Central, Lima, Perù - miglior ristorante del Sud America
1 - Geranium, Copenhagen, Danimarca

L'edizione 2022 dei 50Best ha detto anche altro. I premi, per esempio. Un tris di vincitori era stato già rivelato. Si tratta di Leonor Espinosa, del ristorante Leo a Bogotá, vincitrice del premio The World's Best Female Chef 2022; poi del ristorante AM par Alexandre Mazzia a Marsiglia, che si è aggiudicato l'American Express One To Watch 2022, insomma il locale in ascesa e da "tenere d'occhio"; e poi allori anche all'attivista keniota Wawira Njiru, insignita dell'Icon Award. Un ulteriore nuovo premio, il Champions of Change, è stato consegnato quest'anno a diversi "eroi" della gastronomia: il divulgatore Dieuveil Malonga, le socie in affari Olia Hercules (ucraina) e Alissa Timoshkina (russa) e l'attivista Koh Seng Choon, che vive tra Hong Kong e Singapore ed è il fondatore di Dignity Kitchen, il primo centro ristorazione collettivo in Asia.

Altri premi invece sono stati assegnati durante la serata. Il Gin Mare Art of Hospitality Award, dedicato ai campioni dell'ospitalità, è andato al ristorante Atomix, New York; il premio per il miglior pasticcere del mondo (sponsorizzato da Sosa) a René Frank, del ristorante di sole portate dolci Coda, a Berlino; il Beronia World's Best Sommelier Award (una novità di quest'anno, celebra l'arte della sommellerie) a Josep Roca del Celler de Can Roca di Girona, unico dei Best of The Best a ricevere un premio; il Villa Massa highest climber award per il ristorante che scala più posizioni in classifica ha riconosciuto la crescita di Nobelhart & Schmutzig a Berlino, l'Estrella Damm Chefs' Choice Award per l'indirizzo più votato dagli chef è stato conquistato da Quintonil, Città del Messico; l'Aspire Lifestyles Highest New Entry Award, per nuova e più alta nuova entrata in classifica al ristorante Uliassi di Senigallia; e il Flor de Caña Sustainable Restaurant Award, che applaude alle insegne green, è finito ad Ángel León, per il suo Aponiente, a Cadice, Spagna.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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