Pronostico rispettato, il Geranium di Copenhagen (che ha tanta parte di anima italiana, ve lo abbiamo raccontato qui: Gli 11 italiani del Geranium, che vuole diventare il n.1. La prova del nuovo menu) conquista il primo posto alla ventesima edizione dei World's 50 Best Restaurants, che si è conclusa poco fa a Londra, sede "di riserva" dopo che quella inizialmente annunciata, Mosca, è stata abbandonata a causa della guerra in Ucraina.
Dunque lode al merito di Rasmus Kofoed e Søren Ledet (ma anche di Mattia Spedicato e Giulia Caffiero, tanto per citare i nostri connazionali più in vista nel locale di Per Henrik Lings Allé 4)...

Rasmus Kofoed e Søren Ledet sul palco per ricevere il prestigioso premio

Kofoed, Ledet e un pezzo della squadra di Geranium
Ma per il nostro Paese non sono le uniche soddisfazioni, si può festeggiare ulteriormente: sono diventati sei i ristoranti italiani tra i primi 50 del mondo, eguagliato il record già toccato tre volte - quando però la classifica era molto meno "internazionale" - l'ultima nel 2011 (
Osteria Francescana al 4° posto, poi tra il 28° e il 39° ecco
Combal.Zero, Le Calandre, Cracco, Dal Pescatore e
Il Canto), prima ancora nel 2007 (
Gambero Rosso al 12° posto, poi a seguire
Le Calandre, Dal Pescatore, Enoteca Pinchiorri, Cracco Peck e
Combal.Zero) e nel 2009 (gli stessi di due anni prima, ma con l'uscita del
Gambero Rosso e la
Francescana a guidare il gruppo, al 13° posto).

Massimo Bottura, nel ruolo di intervistatore, con i due fratelli Camanini, Riccardo e Giancarlo

Bottura sul palco con Mauro e Catia Uliassi
E allora eccoli, i volti sorridenti del magnifico sestetto:
Riccardo Camanini su tutti, il suo
Lido 84 a Gardone Riviera è salito all'8° posto, da 15° che era. Ancora nella top ten,
Le Calandre di
Massimiliano Alajmo a Rubano (10°, era 26°), a seguire la prima new entry, e anche la più alta nuova entrata in classifica, con il ristorante
Uliassi di
Mauro Uliassi a Senigallia (12°, era 52°). A seguire il
Reale di
Niko Romito a Castel di Sangro (15°, era 29°), il
Piazza Duomo di
Enrico Crippa ad Alba (19°, era 18°); infine l'altra nuova entrata tra i primi 50, il
St.Hubertus di
Norbert Niederkofler (29°, era 54°).
«Una bellissima immagine per l'Italia - ha commentato a caldo
Massimiliano Alajmo - con una classifica che riconosce il grande valore della nostra cucina. E spero che possa essere un inizio, ci sono ancora altri ristoranti che meriterebbero di esserci».
Riccardo Camanini: «Sono davvero felice per il risultato della cucina italiana, che dimostra uno sguardo attento sul nostro lavoro e rappresenta uno stimolo per tutti noi per migliorarci ancora. Dobbiamo sentirci responsabili come parte di una cultura che viene ammirata in tutto il mondo e che nella storia ha trovato molte espressioni diverse».
Norbert Niederkofler: «Non mi sarei mai aspettato una posizione così alta per noi, ma siamo soprattutto fieri di far parte di sei ristoranti italiani nelle prime 29 posizioni. E' un messaggio molto importante e significa che abbiamo ancora tanto da dire. E' importante aver appreso anche a comunicare meglio il nostro lavoro, ma la comunicazione conta quando dice cose vere, concrete: in Italia abbiamo una cultura gastronomica ricchissima e oggi una classifica come questa dimostra ai giovani che si possono raggiungere ancora grandi risultati».
Mauro Uliassi: «E' davvero bello essere qui tutti insieme, per come tra noi c'è da molti anni una grande amicizia, una collaborazione forte e vera. Io sono il più vecchio di questa generazione, ma con
Massimo,
Norbert,
Enrico,
Niko,
Riccardo e
Massimiliano c'è davvero una coesione reale, facciamo parte di un gruppo di professionisti che da quasi un ventennio lavora, a volte facendo fatica e tenendo duro, per ottenere risultati come questi. Quello che ci manca potrebbe essere solamente un sostegno più concreto da parte del governo. Pensando a noi, siamo davvero felici di aver raggiunto un traguardo come questo senza aver fatto altro che quello che sappiamo fare: cucinare».
L'ultimo commento lo lasciamo a
Massimo Bottura, due volte primo e oggi con l'
Osteria Francescana nel novero dei
Best of The Best, i ristoranti leggendari non più votabili per la classifica: «Sei italiani nei primi 29: non era mai successo! Come ho detto molte volte, non si è mai mangiato così bene in Italia come in quest'ultimo decennio. Anche per questo ho voluto dedicare un intero menu, che probabilmente è il mio migliore di sempre, alla cucina italiana:
Vieni in Italia con me. Ora più che mai».

Stanley Tucci, presentatore dell'edizione 2022 della World's 50Best, sponsorizzata da S.Pellegrino e Acqua Panna
Ecco la classifica completa:
50 - Single Thread, Healdsburg, USA
49 - Ikoyi, Londra, UK
48 - Leo, Bogotà, Colombia - The World's Best Female Chef 2022
47 - Oteque, Rio de Janeiro, Brasile - nuova entrata
46 - Belcanto, Lisbona, Portogallo
45 - Narisawa, Tokyo, Giappone
44 - Le Bernardin, New York, USA
43 - Boragò, Santiago del Cile, Cile
42 - Quique Dacosta, Denia, Spagna
41 - La Cime, Osaka, Giappone
40 - Schloss Schauenstein, Fürstenau, Svizzera
39 - Sorn, Bangkok, Tailandia - nuova entrata
38 - Jordnær, Copenhagen, Danimarca - nuova entrata
37 - Fyn, Città del Capo, Sud Africa - nuova entrata e miglior ristorante d'Africa
36 - Odette, Singapore
35 - The Clove Club, Londra, UK
34 - Hiša Franko, Kobarid, Slovenia
33 - Atomix, New York, USA - Gin Mare Art of Hospitality Award
32 - Mayta, Lima, Peru - nuova entrata
31 - Arpège, Parigi, Francia
30 - Florilège, Tokyo, Giappone
29 - St. Hubertus, San Cassiano, Italia
28 - Le Clarence, Parigi, Francia
27 - Hof Van Cleve, Kruishoutem, Belgio
26 - Tim Raue, Berlino, Germania
25 - Frantzén, Stoccolma, Svezia
24 - The Chairman, Hong Kong
23 - The Jane, Anversa, Belgio
22 - Septime, Parigi, Francia
21 - Mugaritz, San Sèbastian, Spagna
20 - Den, Tokyo, Giappone - miglior ristorante d'Asia
19 - Piazza Duomo, Alba, Italia
18 - Alchemist, Copenhagen, Danimarca - nuova entrata
17 - Nobelhart & Schmutzig, Berlino, Germania - Villa Massa highest climber award
16 - Elkano, Geteria, Spagna
15 - Reale, Castel di Sangro, Italia
14 - Don Julio, Buenos Aires, Argentina
13 - Steirereck, Vienna, Austria
12 - Uliassi, Senigallia, Italia - Aspire Lifestyles highest new entry award
11 - Maido, Lima, Perù
10 - Le Calandre, Rubano, Italia
9 - Quintonil, Città del Messico, Messico
8 - Lido 84, Gardone Riviera, Italia
7 - A Casa do Porco, São Paulo, Brasile
6 - Asador Etxebarri, Atxondo, Spagna
5 - Pujol, Città del Messico, Messico
4 - Diverxo, Madrid, Spagna
3 - Disfrutar, Barcellona, Spagna
2 - Central, Lima, Perù - miglior ristorante del Sud America
1 - Geranium, Copenhagen, Danimarca

L'edizione 2022 dei
50Best ha detto anche altro. I premi, per esempio. Un tris di vincitori era stato già rivelato. Si tratta di
Leonor Espinosa, del ristorante
Leo a Bogotá, vincitrice del premio
The World's Best Female Chef 2022;
poi del ristorante
AM par Alexandre Mazzia a Marsiglia, che si è aggiudicato l'
American Express One To Watch 2022, insomma il locale in ascesa e da "tenere d'occhio"; e poi allori anche all'attivista keniota
Wawira Njiru, insignita dell'
Icon Award. Un ulteriore nuovo premio, il
Champions of Change, è stato consegnato quest'anno a diversi "eroi" della gastronomia: il divulgatore
Dieuveil Malonga, le socie in affari
Olia Hercules (ucraina)
e Alissa Timoshkina (russa) e l'attivista
Koh Seng Choon, che vive tra Hong Kong e Singapore ed è il fondatore di
Dignity Kitchen, il primo centro ristorazione collettivo in Asia.
Altri premi invece sono stati assegnati durante la serata. Il
Gin Mare Art of Hospitality Award, dedicato ai campioni dell'ospitalità, è andato al ristorante
Atomix, New York; il premio per il miglior pasticcere del mondo (sponsorizzato da
Sosa) a
René Frank, del ristorante di sole portate dolci
Coda, a Berlino; il
Beronia World's Best Sommelier Award (una novità di quest'anno, celebra l'arte della sommellerie) a
Josep Roca del
Celler de Can Roca di Girona, unico dei
Best of The Best a ricevere un premio; il
Villa Massa highest climber award per il ristorante che scala più posizioni in classifica ha riconosciuto la crescita di
Nobelhart & Schmutzig a Berlino, l'
Estrella Damm Chefs' Choice Award per l'indirizzo più votato dagli chef è stato conquistato da
Quintonil, Città del Messico; l'
Aspire Lifestyles Highest New Entry Award, per nuova e più alta nuova entrata in classifica al ristorante
Uliassi di Senigallia; e il
Flor de Caña Sustainable Restaurant Award, che applaude alle insegne
green, è finito ad
Ángel León, per il suo
Aponiente, a Cadice, Spagna.