20-06-2021
Il ristorante Sonne Scheunenberg, 1 Stella Michelin, si trova nel cuore del Canton Berna, nella località di Wengi. Dal 2002, Iris e Kurt Mösching, padrona di casa lei, chef in carica lui, ne sono diventate i proprietari, le anime del luogo
Il Sonne Scheunenberg (sonne in tedesco significa "sole"), 1 Stella Michelin, si trova in piena campagna bernese, a Wengi Bei Büren, e sin dall’arrivo si respira un’aria country-chic: un clima caldo e accogliente, ma al contempo elegante sia all’interno che all’esterno.
Tante le sale per ricevere gli ospiti, ognuna con un proprio valore aggiunto, un dettaglio che crea atmosfera: camini, cantinette, giardini di ortensie – ce n’è per tutti i gusti e per tutte le stagioni. C’è anche un bistrot, per una cucina più immediata e meno impegnativa, ma pur sempre di altissima qualità.
Dal 1° luglio 2000, il ristorante è gestito dai coniugi Iris e Kurt Mösching che, due anni dopo ne diventano i proprietari. Basterà attendere poco, di preciso 6 anni, perché il Sonne sia premiato con una stella Michelin e, nel 2009, con 17 punti Gault-Millau, riconoscimenti che il ristorante mantiene tuttora. Ed è proprio Kurt, a firmare la cucina del Sonne Scheunenberg: nato e cresciuto a Schönried (vicino a Gstaad), terminati gli studi, lo chef Mösching viaggia entro e oltre il confine del Cantone per conoscere i migliori indirizzi gastronomici, e andare via via creando il bagaglio tecnico-culturale che oggi propone ai suoi ospiti.
Uno degli antipasti del menù degustazione: Sashimi di tonno con insalata di asparagi, vinaigrette al tartufo e gelato al wasabi
Iris, invece, origini danesi, è la padrona di casa, responsabile della sala e dell’accoglienza, un’arte che ha reso sua grazie ai prestigiosi studi presso la Higher Gastronomy and Hotel Management School (HGF) di Thun.
Ma andiamo pure al cuore del Sonne: che tipo di cucina propone Kurt? La filosofia dello chef è quella di celebrare la cucina francese contemporanea ponendo una meticolosa attenzione alle preparazioni che attingono all'ambiente circostante, alle eccellenze locali e stagionali. E il territorio si riflette anche nella carta dei vini, perché oltre alle numerose referenze delle più tradizionali regioni vinicole del mondo, è incluisa anche una vasta selezione di etichette dalla Svizzera: dal Ticino alla Svizzera romanda.
L’ospite può scegliere tra i piatti del menù à la carte, o lasciarsi guidare dalla curiosità e optare per il menù degustazione così da cogliere in pieno il senso della cucina e della buona tavola di Kurt Mösching: un ensemble di eleganza e materia assoluta. Noi lo abbiamo provato in abbinamento a un bere piacevole, accostando calici continentali - un Riesling Piesporter Goldtröpfchen Auslese Molitor Rosenkreuz 2018 per esempio - ad altri mediterranei, come il Primitivo di Manduria Sessantanni Old Vines Vintage Cantine San Marzano 2015.
L'amuse bouche d'apertura: Gazpacho e salmone affumicato in casa
Aragosta su letto di foglie di spinaci con chutney di mango e salse al beurre blanc e al curry
Medaglioni di vitello con asparagi bianchi, spugnole, salsa al vino e purè di patate
Il gran finale è l’equilibrata dolcezza composta dalla succosità della fragola e dai toni più acidi e lievemente amari del rabarbaro: è il Gratin di fragole e rabarbaro con gelato alla panna acida.
Dessert: Gratin di fragole e rabarbaro con gelato alla panna acida
Una cucina radiosa, di grande finezza e qualità, costruita su più livelli e il cui risultato finale è una radiosa scenografia di sapori.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Classe 1971, cittadino britannico e sloveno, cresciuto in Ticino nella Svizzera italiana, lavora in banca da quasi due decenni. Le sue grandi passioni sono la buona cucina, i vini e i viaggi. Si è appassionato di cibo dieci anni fa seguendo i primi programmi in tv di Gordon Ramsay e ha iniziato a girare prima in Italia e poi anche in Europa e nel resto del mondo alla scoperta dei migliori ristoranti. Così, da cliente assiduo, condivide le sue osservazioni e suoi entusiasmi con i lettori di Identità Golose. Un buon piatto deve sempre riuscire ad emozionarlo, perché la cucina, come tante altre forme d’arte, è emozione
Luca Bellanca, siciliano, classe 1983, al timone del Ristorante Meta di Lugano, Svizzera, dal 2013
La sala del ristorante Meta a Palazzo Mantegazza, Riva Paradiso 2, Lugano, Svizzera, una stella Michelin da pochi mesi