12-05-2017
Elena Arzak, basca, classe 1969. Oltre al ristorante che porta il congome di suo padre, da pochi anni gestisce la linea di cucina dell'Ametsa nell'Halkin hotel di Londra (foto Coconut)
Arriviamo all'elegante Halkin Hotel un po' trafelati, imprecando contro il traffico di Londra. Siamo qui per incontrare Elena Arzak, World's Best Female Chef 2012, a capo – insieme al papà Juan Mari - del tristellato storico ristorante Arzak a San Sebastian, e titolare del ristorante Ametsa with Arkak Instructions all'interno dell'Halkin. Presentandoci, le diciamo che incontrarla è un privilegio, un'opportunità preziosa e anche una bella distrazione. Elena è semplice, alla mano e chiacchierona. Parlando con lei ci si può anche dimenticare per un minuto che è una delle chef più famose e rispettate al mondo, solida rappresentante dell'avanguardia dell'innovazione e della gastronomia basca e globale. Ma quando ci dice che qualche settimana fa a Melbourne per i World's 50 Best scherzava con Massimo Bottura al tavolo a fianco e che Niko Romito era in aereo con lei, le cose riprendono la giusta prospettiva. Le chiediamo innanzitutto come descriverebbe la sua cucina a chi, come noi, non ha mai avuto il piacere di provarla. "Ha uno stile personale – risponde – con radici fortemente basche, ma viste in modo contemporaneo, con tecniche sempre in evoluzione". E poi, meno grassi, più verdure che in passato, più rispetto per la salute. Le differenze sono anche nel ristorante stesso, aperto nel 1897 dalla famiglia come trattoria, oggi centro di innovazione e ricerca culinaria.
Nei ristoranti degli Arzak, radici basche rese contemporanee
La sala dell'Ametsa, contenuta nell'Halkin by Como in Halkin street, Belgravia
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Napoletana residente a Londra, vacanziera subacquea, è website manager di mestiere e foodie per passione