13-03-2024

La versatilità dell’accoglienza italiana d’autore: esperienze, territori ed enogastronomia autentica.

Un dialogo a più voci sulle tendenze in continua evoluzione: l’albergo diffuso Sant’Angelo, la natura del Castello di Casole, il minimalismo di Casa Angelina, il wine resort dei Ceraudo, fino al design di Sircle Collection

Alberghi diffusi, urban e boutique hotel: la versa

Alberghi diffusi, urban e boutique hotel: la versatilità dell’ospitalità italiana a Identità Milano 2024. Nella foto, da sinistra, Roberto e Susy Ceraudo, Azienda Agricola Ceraudo, Contrada Dattilo, Strongoli; Elisabetta Canoro, moderatrice del panel; Andrea Piantanida, cluster general manager Milano per Sircle Collection; Alessandro Baccarelli, general manager Castello di Casole, A Belmond Hotel, Casole d’Elsa, Siena; Domenico De Simone, general manager Casa Angelina, Praiano, Salerno; Biagio SpagnuoloSant'Angelo Resort, Matera

Nello spazio Arena di Identità Milano 2024, durante la diciannovesima edizione del congresso internazionale di cucina d’autore fondato da Claudio Ceroni e Paolo Marchi, si è discusso anche di ospitalità, turismo, hôtellerie, focalizzandosi sul tema dell'innovazione-rivoluzione, così come di disobbedienza, che invita a riscrivere le regole e ipotizzare scenari alternativi.

Nel dialogo a più voci moderato da Elisabetta Canoro, esperta di Hotellerie e consulente di Identità Golose, sulle tendenze in continua evoluzione e sulla versatilità dell’accoglienza italiana d’autore, abbiamo scoperto alberghi diffusi come Sant’Angelo Luxury Resort della famiglia Ruscigno, ubicato nel centro antico di Matera, oppure boutique hotel nati da aziende agricole e vitivinicole. A fare scuola, Susy e Roberto Ceraudo con Dattilo a Strongoli, in provincia di Crotone. Il viaggio continua nella tenuta che circonda Castello di Casole vicino a Siena, oppure a Praiano, fra le curve della Costiera Amalfitana, dove è sorta Casa Angelina.

Il quadro poliedrico dell’Italia nella ristorazione e nell’enogastronomia legata ai territori aumenta ancora di più attraverso la sinergia con le altrettante variegate proposte d’accoglienza e ne certifica il suo potere attrattivo internazionale, considerato il Belpaese fra le mete preferite del turista contemporaneo.

Il dialogo condotto da Elisabetta Canoro, giornalista specializzata in ospitalità e consulente di Identità Golose

Il dialogo condotto da Elisabetta Canoro, giornalista specializzata in ospitalità e consulente di Identità Golose

Un bike hub privato, una torre in esclusiva per vedere il Palio di Siena, 1400 ettari di terreno fra natura e agricoltura dedicata a vino, olio, miele ed erbe aromatiche, la caccia al tartufo o lo star gazing per ammirare il cielo stellato e altri eventi di arte e cultura sono alcune delle esperienze che il Castello di Casole (parte della catena Belmond) aggiunge all’ospitalità in terra toscana.

La nuova generazione che guida il Sant’Angelo fra i Sassi di Matera, fra scalinate, grotte e vicoletti, porta avanti con rispetto il re-branding di vent’anni di storia e opta per un albergo diffuso, un vero e proprio villaggio, che accompagna la scoperta della cultura del Mezzogiorno. Oasi di pace e anche di mondanità, dove gli antichi misteri e mestieri si alternano a cocktail bar di tendenza, negozi con vendita di prodotti tipici di oltre 100 produttori italiani oppure esperienze di lusso discreto.

Lo stesso concetto di lusso bisbigliato promosso a Casa Angelina, boutique hotel arredato con sfumature di luce e di bianco, in armonia con i panorami mozzafiato del mare e del cielo della Costiera Amalfitana. In questa cornice, il relax lento e la privacy permettono una sensazione di benessere totale. Grande attenzione alla tradizione gastronomica, con prodotti coltivati localmente e usati per piatti che sanno rispettare la materia prima. Quando si soggiorna in questo minimalismo moderno, inquadrato in un'elegante casa fatta di amici, il general manager Domenico De Simone, assicura: «Non si vuole più ripartire».

La stessa passione messa nel fare sentire l’ospite come a casa è l’approccio dei fratelli Susy, Giuseppe e Caterina Ceraudo che proseguono il sogno del padre Roberto, che ha trasformato Dattilo, una azienda agricola della Calabria in provincia di Crotone, a Strongoli,  in un vero resort naturale dove riconettersi al proprio benessere (e per una vera pace, in molte aree non prende nemmeno il cellulare) e divenire tutt’uno con il territorio. Come si vive e cosa si produce sono le basi di questo concetto di ospitalità che include il successo di una grande etichetta rinomata di vino e un ristorante da una stella Michelin, guidato da Caterina Ceraudo, dove i piatti credono in materie prime raccolte direttamente nell’orto di casa, secondo le stagioni.

Ma ci sono anche hotel metropolitani capaci di interpretare il senso di una ospitalità genuina e di valorizzare il patrimonio culturale territoriale, di promuovere valori e contenuti con coraggio e, perché no, un poco di lucida follia nel star dietro alle esigenze di viaggiatori contemporanei che bramano esperienze ed emozioni sempre nuove e sorprendenti.

Andrea Piantanida, cluster general manager del gruppo olandese Sircle Collection, vanta lunga esperienza nell’ospitalità di lusso e di gestione di clienti eterogenei, proponendo ad hoc un approccio molto friendly come quello di Max Brown Missori, un hostel di concezione moderna con stanze di design e, si dice, letti fra i più comodi in circolazione, che ha l’obiettivo di fare sentire gli ospiti come dei locali, e non dei turisti.

Accanto al basic at its best, il secondo hotel del gruppo, Sircle Milano, apre all’interno dell’iconico edificio meneghino di Torre Velasca, e spinge verso il lusso estremo con grandi attici e una penthouse di 360mq (con bar, consolle per dj set e piscina privati), ristoranti e un grande centro termale e di benessere.


IG2024: la disobbedienza

Tutti i contenuti di Identità Milano 2024, edizione numero 19 del nostro congresso internazionale.

a cura di

Barbara Giorgia Alexandra Tassara

Giornalista professionista dal 2004, da sempre curiosa di conoscere, vivere e raccontare gli stili di vita e le arti umane, di incontrare i personaggi più interessanti della tradizione e delle innovazioni. Al centro, le tendenze e gli habitat di moda e di design, il benessere olistico, il gusto che crea emozione

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