La corsa all'apertura di nuovi spazi e nuove offerte gastronomiche, nella Milano che aspetta Expo, è sempre più affollata, tanto che è difficile tenere il passo con inaugurazioni e presentazioni, e ancor di più lo è orientarsi e individuare le proposte di qualità. Alcune però spiccano e intrigano immediatamente.
E' il caso di Al Cortile, bio temporary restaurant lanciato dalla scuola professionale di alta cucina Food Genius Academy. Una delle fortune della creatura della direttrice Desirèe Nardone è lo splendido luogo in cui si trova, un grande complesso situato tra viale Col di Lana e via Giovenale: una volta varcato il portone si attraversano alcuni cortili, un po' decadenti ma intrisi del fascino caratteristico della vecchia Milano, per arrivare a quello da cui prende il nome il ristorante e in cui si trova la scuola, e dove domenica 19 aprile verrà inaugurato lo spazio dedicato alla ristorazione d'autore.
La direttrice della scuola
Desirèe Nardone parte proprio da qui per raccontare la sua idea: «volevamo valorizzare la bellezza del cortile e del loft dove di solito facciamo solamente i corsi. Per
Expo ho pensato che avrei voluto essere qui, invece di essere in giro ovunque. Parteciperemo anche a degli eventi esterni, ma ci tenevo molto che i ragazzi potessero lavorare all'interno della scuola».
Al Cortile sarà aperto per tutti i weekend dei sei mesi di
Expo 2015, in particolare con un programma che vedrà tutti i venerdì arrivare come chef ospiti dei cuochi italiani che sfoggiano sulla casacca una o più stelle Michelin. Poi una volta al mese, in un giorno infrasettimanale, ci sarà un ospite straniero. «Quando non avremo degli chef che arrivano da fuori - spiega
Nardone - ci saranno invece le tapas gourmet dei nostri ragazzi, in abbinamento con i cocktail di
Franco "Tucci" Ponti. Saremo aperti il venerdì sera, il sabato sera, e la domenica tutto il giorno. L'ambizione, per quanto riguarda la domenica, è quella di proporre un menu disponibile tutto il giorno, indipendentemente dall'orario».
La maggior parte dello staff che lavorerà al temporary restaurant è stato scelto tra gli studenti della
Food Genius Academy. Per la scuola è il terzo anno di attività: «Siamo partiti solo con il corso professionale di cucina - dice ancora
Desirèe - mentre da poco più di un anno abbiamo aggiunto anche il corso di pasticceria e quello dedicato a sala e cantina. Quest'ultimo è partito praticamente in contemporanea con lo spazio dedicato a
Identità di Sala del vostro congresso milanese del 2014».
A guidare la squadra di sala ci sarà invece
Roberto Rizzo, già maitre al ristorante di
Palazzo Parigi e al
Trussardi Alla Scala.
Il programma ufficiale di
Al Cortile partirà dunque a maggio, ma domenica 19 aprile lo chef del ristorante romano
Il Pagliaccio Anthony Genovese sarà impegnato in una speciale cena di anteprima. «Sono davvero felice che ci sia
Anthony - racconta la direttrice - perché dopo
Crippa è il mio chef preferito. E lo stesso vale per il belga
Kobe Desramault, il primo ospite straniero, che arriverà dal suo
In De Wulf per essere con noi il 13 maggio: mi piace tantissimo la sua cucina e il suo pensiero, sono due splendidi nomi con cui iniziare la nostra avventura».

I fratelli Costardi saranno ospiti del temporary restaurant per una cena speciale il prossimo 13 maggio
E i prossimi ospiti? «Ci saranno i fratelli
Costardi,
Alessandro Dal Degan,
Marcello Trentini, che è un nostro docente nella sede di Torino,
Christian Milone e
Giuseppe Iannotti, anche loro nostri docenti, che faranno una cena a quattro mani,
Federico Zanasi, che anche se non ha ancora una stella secondo me se la merita davvero e sarà con noi il primo venerdì di giugno. Per gli stranieri l'ospite di giugno potrebbe arrivare dal Giappone ed essere una grande sorpresa, ma ancora non ho l'ufficialità per cui per ora non anticipo altro!»
L'idea per
Al Cortile è senza dubbio di andare avanti sino alla fine di Expo, però è la stessa
Nardone a lasciare da subito aperto uno spiraglio per il futuro: «Intanto vediamo come vanno questi mesi. Recentemente preso degli altri spazi qui adiacenti per gli uffici, qundi in realtà potremmo mantenere questa organizzazione degli spazi e proseguire con la ristorazione nei fine settimana. Sarebbe bello riuscirci».