Scende il tramonto. Sedete all'ombra di un ulivo monumentale. Una tavola, imbandita con i prodotti semplici ma gustosissimi che la Puglia ha da offrire, è lì solo per voi. Docili e magnifici, a pochi metri, degli asinelli scorrazzano in libertà. Siete felici e lo sapete.
Siete a Masseria Calderisi. Boutique hotel 5 stelle lusso, insignita della prestigiosa chiave Michelin nel 2024, la Masseria è immersa nella quiete delle campagne di Savelletri di Fasano. Il mare, a un tiro di schioppo, si impadronisce del panorama e dell'aria che si respira. La struttura, una vera e propria cittadella agricola datata XVII secolo, circondata da mura in pietra imbiancate con la calce, dopo un periodo di incuria e abbandono è stata fortunatamente rilevata da Max e Jutta von Braunmühl, coniugi tedeschi rimasti stregati da questa terra, i quali hanno dato il via a un imponente ma rispettoso restauro che ha permesso la riapertura della Masseria nel 2020 come struttura di charme, con 24 camere e suite.
Un restauro rispettoso, dicevamo, ma anche funzionale, che ha reso ogni spazio, per quanto antico, un racconto vivo. Più vivo che mai. Un po' mecenati romantici, un po' imprenditori visionari,
Max e
Jutta, riportando allo splendore una masseria la cui sorte appareva segnata, hanno fatto un grande dono non solo alla terra che li aveva rapiti, ma a tutti gli amanti della bellezza e dell'ospitalità.
La torre, baluardo difensivo del 1500, ad esempio, oggi ospita camere con terrazze vista mare, le scuderie sono diventate suite con giardini privati, il frantoio ipogeo è un loft adibito a tasting room, nei vecchi magazzini trova posto una palestra con spa, mentre la cappella era e resta il cuore mistico della Masseria.
Fiore all'occhiello del progetto è la cucina, ça va sans dire. Abbiamo già detto della possibilità di allestire esclusivi pic-nic romantici tra gli asinelli, e della proposta elegante nel frantoio ipogeo, veniamo ora al ristorante più rappresentativo della masseria:
La Corte. L'orto, letteralmente a un passo, può essere visitato dai commensali, i quali possono vivere l'emozione di farsi preparare per cena i prodotti che hanno raccolto personalmente.
Tutte le cucine della struttura sono affidate a chef
Pietro Sgaramella – ex golden-boy del
Don Alfonso, con trascorsi importanti anche presso
Le Calandre – il quale riesce a imprimere a ciascuna proposta un'anima distinta, mantenendo però quello che è il suo fil rouge: il mediterraneo nella sua essenza, traendo il massimo dai prodotti che lo circondano, lavorandoli il meno possibile.
Verdura e frutta dei terreni di proprietà, carne e pesce locale, pane e focacce cotti in un forno cinquecentesco accudito come un figlio da lui in persona: ecco come si esalta l'amore per la materia prima di Chef
Sgaramella. La presenza nel team di professionisti di spessore quali il restaurant manager
Nicola Capobianco ed
Elio Zazzera, direttore, impreziosisce ulteriormente l'offerta.
Ah, quasi me ne dimenticavo: c'è il
Pool Bar Gioia, con il suo menu pop e l'invidiabile carta dei drink, e il beach club, a 10 minuti in auto,
Calderisi Mare meta da fiaba, in cui il lusso del relax viene esaltato, tanto nell'accoglienza quanto dalla cucina, a vista, del bistrot-pizzeria.