23-08-2024
Lo chalet Lo Riondet si trova sulla Strada Statale 26 della Valle d'Aosta, andando da La Thuile verso il colle del Piccolo San Bernardo
E' una strada di pura bellezza, quella che da La Thuile (Aosta) porta al colle del Piccolo San Bernardo; una strada dalla storia antica e intensa, come raccontano i numerosi reperti archeologici che partono dai tempi del neolitico e arrivano fino ai bunker della seconda guerra mondiale. Salendo fino agli oltre 2000 metri del colle, il paesaggio si fa più scarno, tra le sfumature di grigio delle montagne, il verde dei prati, il bianco di qualche macchia di neve (in estate, come ora), fino ad arrivare al blu scuro dello splendido Lago di Verney, uno dei più grandi della Valle d'Aosta.
Qualche curva prima di arrivare al Lago, e al vicinissimo confine con la Francia, su quella strada spicca lo chalet chiamato Lo Riondet. Passarci di fianco in estate cattura lo sguardo: il prato antistante il bello chalet è ricco di sdraio dove accogliere i raggi di sole e riposarsi dopo una delle tante passeggiate che la zona suggerisce. Si coglie da subito una certa attenzione per l'estetica, per i dettagli. E' difficile non pensare, non dirsi: «Che carino, ci fermiamo?».
Cura per i dettagli, dicevamo: fin dal primo approccio si nota una certa raffinatezza, eleganza, che ben si adatta a un luogo non molto distante da Courmayeur, con la sua clientela esigente e ricercata, ma senza che diventi eccessiva, ingombrante, come a volte succede nella cittadina chic della Valle d'Aosta. Lo spirito montanaro è altrettanto chiaro ed evidente, innerva anche la proposta gastronomica, che però, fortunatamente, si distacca dall'omologazione dei menu di chalet e rifugi, spesso davvero un po' monotoni. Oltre alla polenta c'è di più: a Lo Riondet sembrano saperlo molto bene.
Il giardino
Per i più golosi e affamati, e certe in salite in montagna danno degli splendidi motivi per cedere alla golosità, c'è anche un menu chiamato Montagnard: per 50 euro a persona si assaggiano le tre diverse polente su cui è specializzata la cucina, tutte le carni, un tagliere di dolci... Altrimenti ci si può affidare alla carta, non meno invitante. Come resistere a un antipasto che promette l'arrivo di Mezzo metro (ma c'è anche il metro!) di crudo di Saint-Marcel Etichetta nera 18 mesi? Viene servito adagiato su croccanti crostini al burro, forse fin troppi per accompagnare quelle fette deliziose. E poi ancora altri taglieri, formaggi, tartare.
Qualcuno ha detto "crudo"?
Pasta con la fonduta
Pasta fresca con ragù di selvaggina
Costato di maialetto cotto a bassa temperatura
Il gin Neige Noir è stato ideato dai fratelli Angelo e Matteo Sarica
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia