15-04-2024
Il logo dell'associazione Isola Fenice, creata lo scorso 7 dicembre
«Gli incendi in Sicilia ci sono sempre stati, il fuoco lo abbiamo avuto sempre, questo problema non è una novità. Le condizioni climatiche aiutano purtroppo la diffusione degli incendi durante l’estate. Lo diceva già il principe di Salina, che io cito sempre: da noi si può dire che nevica fuoco per sei mesi all’anno. Ma non abbiamo mai avuto 330 roghi appiccati contemporaneamente, da nord a sud, da est a ovest per tutta l’isola. Si tratta di una dimensione completamente diversa» ci dice la chef siciliana Bonetta dell'Oglio con tono esasperato.
Nel 2023, ci racconta, in Sicilia sono andati bruciati 60 mila ettari, dei quali 10 mila di superficie boschiva per un danno stimato in 300 milioni di euro (per ora stanziati 3 milioni di euro). «L’anno scorso ha bruciato Palermo, e hanno chiuso l’aeroporto; ha bruciato Catania, e hanno chiuso l’aeroporto, hanno chiuso pure Comiso per lo stesso motivo. Siamo rimasti isolati giorni e le perdite economiche sono state spaventose a causa di disdette e mancati introiti, da sommare al calcolo dei danni materiali».
Una mappa satellitare, fornita dalla NASA, che mostra gli incendi attivi a luglio 2023 in Sicilia
Un episodio in particolare, una data, spinge Bonetta dell'Oglio a impegnarsi in prima persona per dire basta. «Il 25 luglio la mia terra è stata colpita da un attentato non riconosciuto come tale». La Dell’Oglio lo definisce uno tsunami di fuoco, ma doloso. La notte tra il 24 e il 25 luglio, in tutta l’isola, sono stati appiccati oltre 300 roghi dolosi: da nord a sud, da est a ovest. L’incendio che ha devastato la zona collinare sopra Cefalù ha mandato in fumo, tra le altre cose, i 12 ettari del bosco Savonà - piantato due secoli fa dalla famiglia Savonà e perso in una notte - , aziende agricole, edifici e dimore storiche, tra le quali quella appartenente alla famiglia di Bonetta.
Scioccata, indignata, infuriata la chef palermitana il 27 luglio fa una diretta su Facebook in cui denuncia la gravità di quanto accaduto e l’accidia delle istituzioni, invitando i siciliani a unirsi, a non rimanere passivi davanti a questa situazione. In risposta al suo messaggio, in poche ore, riceve oltre 1600 email di cittadini che le dimostravano il loro appoggio e la loro esasperazione. Si rivolge a uno studio legale per capire quale sia la forma migliore di unire queste volontà, queste sensibilità, per coordinare un’azione collettiva, o class action, contro le istituzioni siciliane colpevoli di inadempienza. Consigliata e guidata dall’avvocato Alessandro Palmigiano, dello Studio Legale Palmigiano, che oggi porta avanti l’azione legale, decide di fondare un’associazione.
Bonetta dell’Oglio, palermitana, cuoca con una formazione artistica, ambasciatrice Slow Food, ex patron e chef de La dispensa dei Monsù, a Palermo. Conosciuta per il suo impegno a difesa della biodiversità e del patrimonio dei grani antichi siciliani, nel 2012 vende il suo ristorante per dedicarsi alla divulgazione della cucina mediterranea siciliana e del patrimonio culturale del gusto mediterraneo. Nel 2017 scrive il suo libro Romanzo Culinario. Oggi è impegnata in prima persona come fondatrice e presidente dell’associazione Isola Fenice: «vogliamo che la Sicilia risorga dalle sue ceneri»
Gli enti a cui è stata indirizzata la diffida sono La Presidenza della Regione siciliana, l’Assessorato territorio e ambiente, il Dipartimento regionale della Protezione civile, il Comando del Corpo forestale della Regione siciliana, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco in particolare l’Ufficio prevenzione incendi e la Sala operativa, Il Ministero dell’Agricoltura, la città metropolitana di Palermo e i comuni di Palermo, San Vito, Cefalù, Gratteri e Monreale.
«Gli abitanti delle località coinvolte sono vittime da anni degli incendi, che distruggono proprietà, parchi e riserve naturali di inestimabile valore ambientale e culturale, infrastrutture, aziende, autoveicoli, linee telefoniche ed elettriche, impianti, vegetazione, strutture alberghiere, stalle, vite umane e animali. Continuare così non è più possibile - afferma Dell’Oglio -. L’estate è alle porte e un nuovo ‘25 luglio’ non si deve in alcun modo verificare. L'obiettivo dell'associazione Isola Fenice, in rappresentanza dei soggetti danneggiati e di tutti i cittadini sensibili alla salvaguardia del nostro territorio, è di obbligare le amministrazioni interessate a porre in essere tutte le attività necessarie e previste a evitare l’innesco e la propagazione di incendi. I siciliani hanno fatto squadra» rimarca Bonetta «le istituzioni devono agire perché l’estate è alle porte».
Di cosa ha bisogno Bonetta: «Di essere aiutata a sensibilizzare la gente, a raccogliere fondi, a dar visibilità a questa iniziativa e alla nostra associazione (iscriversi ha un costo di 20 euro - ndr) ma soprattutto a coinvolgere i cittadini affinché tutti possiamo diventare guardiani del nostro territorio. È necessario muoversi: c’è bisogno di una forza dal basso di cittadini che, con le giuste consulenze e la giusta assistenza legale, si uniscano, facciano rete. Che ognuno partecipi secondo la propria disponibilità, secondo i propri mezzi, il proprio tempo. Vogliamo creare un esercito della bellezza a difesa del nostro territorio, del nostro paesaggio, delle nostre case: serve l’aiuto di tutti, anche al di fuori dell’isola».
Per contattare Isola Fenice: Sito web: isolafenice.it Email: isolafenicepresidente@gmail.com Instagram: @isolafenice Facebook: https://www.facebook.com/isolafeniceets
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
nata a Milano da madre altoatesina e padre croato cresciuto a Trieste. Ha scritto (tra gli altri per Diario e Agrisole) e tradotto (tra le altre cose: La scienza in cucina di Pellegrino Artusi) per tre anni dall’Argentina dove è tornata da poco, dopo aver vissuto tra Cile, Guatemala e Sicilia. Da Buenos Aires collabora con Identità Golose e 7Canibales
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