18-04-2023

Vacanze romane: Alain Ducasse sbarca al Romeo Hotel con un ristorante tutto nuovo

Sarà all'interno della lussosa struttura che vedrà la luce a ottobre 2023 all'interno di Palazzo Capponi in Via di Ripetta, capolavoro del XVI secolo, vicino a Piazza del Popolo

Lo chef più stellato del mondo firma Alain Ducass

Lo chef più stellato del mondo firma Alain Ducasse al Al Romeo Roma. La show kitchen del ristorante gourmet diventerà opera d’arte totale con l’inserimento delle opere scultoree a firma di Zaha Hadid

Da Napoli a Roma per una nuova entusiasmante apertura che presenta un nome di grido e di fama internazionale: Alain Ducasse. Continua l'espansione del gruppo RomeoCollection, fortemente voluto dell’imprenditore e avvocato Alfredo Romeo. Il punto di partenza, come per Napoli, la valorizzazione del territorio e "di ciò che c'è gia" - come dice il brand strategist Francesco Mormile - attraverso una gestione innovativa degli spazi, delle infrastrutture e dei patrimoni storico-architettonici. Hotel che contengono collezioni d'arte, scelte personalmente dall'avvocato Romeo, che si sviluppano con linee sinuose e tecnologia che si nasconde alla vista per lasciare più spazio agli elementi naturali. 

Ecco come sarà l'hotel Romeo di Roma (rendering)

Ecco come sarà l'hotel Romeo di Roma (rendering)

La nuova apertura romana vedrà la luce a ottobre 2023 all'interno di Palazzo Capponi in Via di Ripetta, capolavoro del XVI secolo, vicino a Piazza del Popolo. Per il restyling era stata chiamata la star architect internazionale Zaha Hadid che - prima di mancare, nel 2016 - ha ripensato l'edificio architettonico per trasformarlo in toto in opera di bellezza 2.0. Nella struttura 74 camere e suites, alcune delle quali interamente affrescate, con mobili e arredi su misura creati a mano con materiali preziosi come l’ebano Macassar, l’ebano Amara, il marmo nero Marquina, il marmo di Carrara e il noce Canaletto.

Il progetto della star architect internazionale Zaha Hadid

Il progetto della star architect internazionale Zaha Hadid

Non solo design ma anche due ristoranti - situati al piano terra dell'hotel - dedicati ai palati più esigenti. Il ristorante Alain Ducasse al Romeo Roma sarà anch'esso un luogo unico, opera d’arte totale con l’inserimento delle opere scultoree a firma di Zaha Hadid. L’esplorazione condurrà i clienti che prenoteranno in "area vip" alla scoperta delle cucine di massima tecnologia ubicate al piano -1. La proposta? Haute cuisine francese con lo stile del maestro ispirata ai prodotti italiani.

«Ognuno dei miei ristoranti racconta la propria, singolare storia che esprime l’anima della città dove si trova.Grazie agli eccezionali prodotti italiani dalla terra e dal mare, il ristorante offrirà una versione molto contemporanea ed elegante della migliore haute cuisine francese» sottolinea Alain Ducasse che lascerà le cucine nelle mani dell’executive chef Stéphane Petit.

Lo chef Alain Ducasse al Congresso di Identità Golose in una foto di Brambilla Serrani

Lo chef Alain Ducasse al Congresso di Identità Golose in una foto di Brambilla Serrani

L’incontro tra monsieur Ducasse ed l’imprenditore Alfredo Romeo è avvenuto proprio in Piazza del Popolo, palcoscenico dei ritrovi dei più grandi registi cinematografici che hanno fatto storia, presentando al mondo la nostra capitale italiana. Uno tra tutti: Federico Fellini che insieme a personaggi come Marcello Mastroianni e Alberto Sordi ha immortalato e reso celebre la dolce vita romana. 

Secondo paradiso gastronomico, sempre a piano terra, Napoletano, guidato dallo chef stellato Salvatore Bianco, executive del Romeo di Napoli, che consentirà un’esplorazione delle tradizioni partenopee e mediterranee in generale. Il portico antico del XVIII sec. sarà la cerniera architettonica tra la città e il cortile moderno che svela nella sua grandezza un ‘area archeologica di epoca romana e opere d’arte antiche di Giacinto Gigante e Umberto di Lazzaro. Tele di Mario Schifano e di Renato Guttuso completano la kermesse d’arte.

Ecco come sarà il visionario ristorante Alain Ducasse al Romeo Roma (rendering) - Foto Annalisa Cavaleri

Ecco come sarà il visionario ristorante Alain Ducasse al Romeo Roma (rendering) - Foto Annalisa Cavaleri

Nei piatti la forza del contrasto degli elementi fuoco-acqua - rappresentati dal Vesuvio e dal Mediterraneo - con la produzioni degli ingredienti gestita direttamente in "casa Romeo", che negli anni, ha acquisito terreni fertili nella campagna campana, dai quali proviene tutto ciò che è utilizzato nelle cucine dei vari hotel. Dai pomodori, unici per sapore, alle albicocche del Vesuvio dalla buccia molto sottile ed dal forte grado zuccherino , dalle ciliege agli agrumi dal gusto inconfondibile fino agli ortaggi. Un esempio tra tutti, le melanzane napoletane con pochi semi e una grande concentrazione minerale.

«Perchè Napoletano? Perchè questa produzione viene svolta direttamente da noi che ne seguiamo la filiera produttiva secondo le nostre esigenze. La nostra tartufaia di due ettari di terreno, ci permette di avere una produzione di tartufi e funghi in territorio campano, del tutto unica» dice Salvatore Bianco.

Il brand strategist Francesco Mormile mostra a Milano in anteprima i rendering del ristorante di Ducasse - Foto AC

Il brand strategist Francesco Mormile mostra a Milano in anteprima i rendering del ristorante di Ducasse - Foto AC

Un piatto da assaggiare? «Lo Spaghetto al Pomodoro: olio, basilico e pomodoro; anzi, pomodori: una selezione di nostra produzione, dal sapore unico ed inconfondibile data da un’attenzione nei confronti della qualità. La scelta di utilizzare il terzo raccolto qualitativamente superiore ai precedenti o successivi, lo stazionamento di massimo 7-8 ore dell’ortaggio per evitarne la fermentazione ed un livello di acidità ideale, conducono alla creazione di un piatto classico ma non banale. Dalla scelta della materia prima, alla lavorazione e alla presentazione in tavola per rappresentare al meglio il valore della Cucina Italiana, candidata a diventare Patrimonio Unesco».

Terza opzione culinaria sarà la pizzeria ubicata Il Cortile, con pavimentazione di pietra lavica, tra opere scultoree di Marc Kostabi e Chris an Leperino.

Infine, ecco Il Terrazzino, spazio in esterno al primo piano, un’opera parietale di Ugo Nespolo che reinterpreta Piazza del Popolo, fa da sfondo ad uno spazio adibito ad eventi, presentazioni e lounge bar. Il lusso romano ha un nuovo protagonista.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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