Capodanno cinese festeggiato con i vini italiani, con la piacevole eccezione di un ottimo champagne.
Il Bon Wei, in questa dozzina d’anni dalla sua apertura, è diventato un vero punto di riferimento a Milano per quanto riguarda la cucina cinese fine dining. Piatti legati alla tradizione, ma anche qualche innovazione, legata a materie prime magari non tipicamente cinesi, ma che attualmente vengono utilizzate in Cina nei ristoranti di alto livello, dove – giusto per fare un esempio – viene sempre più spesso proposto il foie gras.

L'apertura del menù di capodanno: Zuppa di zucca, capasanta e foglia d’oro
Per il capodanno lunare, per l’
Anno del Coniglio, la proposta dello chef
Zhang Guoqing è stata di dieci piatti che hanno attinto sia alle 8 cucine regionali di alto livello della Cina, sia proprio a queste nuove tendenze asiatiche. In abbinamento, il figlio
Zhang Le ha potuto attingere alle proposte di
Distribuendo Wine & Spirits, per proporre delle chicche enologiche che potessero sposarsi appieno con le proposte della cucina.
«Gentilezza, timidezza, delicatezza: queste sono le caratteristiche dell’Anno del Coniglio – spiega Zhang Le – Ed è quello che abbiamo cercato di tradurre nel nostro menù. In questi anni abbiamo cercato di presentare la Cina che in Italia non era molto conosciuta e oggi riusciamo a proporre le 8 cucine cinesi più rinomate del mondo». Il tutto con una carta vini importante, da 300 etichette, creata con attenzione e passione da Zhang Le per soddisfare ogni cliente.
Il menù del capodanno apriva con la
Zuppa di zucca, capasanta e foglia d’oro, «che serviva a scaldare il palato». E a far entrare nel clima dell’appuntamento.
Si prosegue con il Gambero fritto in forma di hulu, salsa di prugna e scaglie di mandorla e con la Delizia di manzo in crosta di tofu affumicato con lo Champagne Klepka-Sausse Comte de Chermont 2012, una scoperta di Zhang Le.

I Niángāo (gnocchi di riso di Capodanno), granchio di laguna e zenzero, in abbinamento al Sauvignon Exclusive 2020 di Plonerhof
Golosi e avvolgenti i
Niángāo (gnocchi di riso di Capodanno), granchio di laguna e zenzero, in abbinamento al
Sauvignon Exclusive 2020 di
Plonerhof, un vino che è una garanzia.

“Crispy Yà” aservita con il VB 59 Catarratto 2020 di Bagliesi

“Il riso dell’Imperatore” insieme al Soave Classico Campo Vulcano 2018 de I Campi
"Crispy Yà”: insalata di anatra croccante, pomelo e pistacchio caramellato è il piatto successivo: il
VB 59 Catarratto 2020 di
Bagliesi riesce a essere un buon collegamento tra la Sicilia e la Cina.
Un piatto ricco ed esclusivo è “Il riso dell’Imperatore”: riso Venere, anatra arrosto e foie gras. Avvolgente, profumato e inteso, come anche il Soave Classico Campo Vulcano 2018 de I Campi, che ha saputo reggere il confronto.

Xian-gu (fungo shiitake) ripieno di carne di maiale e pak choy si sposa perfettamente con il Roero Sanche 2019 di Stefano Occhetti
Di certo ci ha conquistato
“Huángshí bān yú”: cernia gialla al vapore, salsa di soia nera e peperoncino. Un piatto delicato, ma anche ricco, morbido, pieno. L’abbinamento non è con un “classico” vino bianco, bensì con un rosso che ci ha colpiti:
Luna China Cerasuolo di Vittoria 2020 di
Tenuta Ferrera Poggio Racineci, piccolissima azienda di Caltagirone che punta ad espandersi. L’inizio è più che promettente.
Per funghi e maiale, invece, si passa a un rosso di maggiore struttura: Stefano Occhetti presenta il Roero Sanche 2019, prima vendemmia. Un’altra bellissima scoperta, con un Nebbiolo che riesce a esprimersi con grande personalità e identità territoriale. L’abbinamento con il Xian-gu (fungo shiitake) ripieno di carne di maiale e pak choy è praticamente perfetto.

Filetto di manzo saltato nel wok in salsa chili nera proposto con il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Col di Lamo.

"La doppia fortuna dolce”: si conclude con un sorso di Santon Vermouth Agricolo Bianco di Borgo San Daniele
Il
Filetto di manzo saltato nel wok in salsa chili nera è proposto con un grande vino:
Brunello di Montalcino Riserva 2016 di
Col di Lamo. Annata praticamente perfetta per un vino che negli anni è cresciuto. Il piatto è una piacevole esplosione di sapori, con una leggera piccantezza: il pairing è perfetto.
Infine l’ultima creazione di chef Zhang Guoqing, per chiudere il percorso, si chiama “La doppia fortuna dolce”: Rice crispy roll, soia rossa e arachidi caramellate insieme a Baozi in forma di coniglio, latte di cocco e tuorlo d’uovo vanigliato. Dolce complesso, da abbinare – quasi provocatoriamente – a Santon Vermouth Agricolo Bianco di Borgo San Daniele, che riesce a pulire il palato con eleganza.
Un menù ricco e delicato, con abbinamenti ricercati e azzeccati. Alcuni dei piatti del capodanno cinese saranno in carta al Bon Wei fino al 5 febbraio, cioè fino alla Festa delle Lanterne. Quello che però rimane è la capacità di presentare grandi piatti, al contempo eleganti e saporiti, con ottimi vini italiani (e non solo).