08-02-2022
La chef Silvia Banterle. Con Tommaso Venturini ha dato vita nel 2020 a Stilla, progetto contemporaneo di ospitalità a ristorazione a Colognola ai Colli (Verona)
“Stilla” è un termine latino che indica una goccia, qualcosa che lascia il segno con grazia e delicatezza. È questo il concetto da cui sono partiti Tommaso Venturini e Silvia Banterle, quando circa sette anni fa hanno cominciato a progettare la loro Stilla che ha visto la luce a fine gennaio 2020.
Un passato comune nella comunicazione a Milano, e l’esperienza di Silvia nella cucina di Erba Brusca, ha portato questa coppia a fare ritorno a Colognola ai Colli, in provincia di Verona, per trasformare un edificio a uso agricolo appartenuto al nonno di Tommaso, situato proprio di fronte alla sua casa d’infanzia, spinti dal desiderio di esprimere un nuovo concetto di territorio.
Stilla è ospitalità e ristorazione, una struttura moderna e progettata con cura, immersa tra i vigneti di Garganega; ospita al primo piano cinque camere e l’appartamento dove vivono Tommaso e Silvia. Lo stile richiama quello nordico e gli arredi sono essenziali, ma capaci di rendere gli ambienti caldi e accoglienti, grazie anche a tutti i comfort di cui sono dotate le stanze. Al piano terra, un salotto con il camino, a disposizione degli ospiti, apre la strada prima alla sala dedicata al momento della colazione, poi all'altra, vetrata, del ristorante.
Territorio e sale di Stilla
Già dalla colazione appare chiarissima la filosofia di Tommaso e Silvia: il territorio è ben presente in ogni proposta, ma la sua lettura è libera dalle delimitazioni tracciate dalla tradizione. La scelta dei fornitori locali e delle materie prime, alcune delle quali ritirate personalmente da Tommaso nel luogo di produzione, seguita dalla loro esaltazione in cucina, sono volte ad abbracciare il territorio circostante e il meglio che offre al fine di instaurare un circolo virtuoso tra gli attori della filiera per offrirne all’ospite la versione migliore.
Il pane di Simone Padoan...
...e la sua Veneziana
Silvia Banterle in cucina
Per ogni portata vi è un perfetto equilibrio tra le proposte a base di carne (selezionata della macelleria Carlo Alberto Menini di Verona, che opera una ricerca attenta su varie tipologie nazionali e non trascura la selvaggina, garantendo eticità e sostenibilità), di pesce (perché il Lago di Garda non è così lontano) e vegetale. Ad accompagnarle, un’interessante carta vini, che non punta certo sulla quantità ma sulla qualità, soprattutto pescando in Valpolicella.
Alcuni dei piatti che abbiamo assaggiato allo Stilla: qui Quaglia croccante, cavolo nero e chutney di uva
Topinambur arrosto e in crema, funghi shiitake laccati, crumble di castagne
Salmerino, zucca in agro, aglio nero e ribes
Risotto, carote, carote, carote, liquirizia
Alla chef non manca l’attenzione alla sostenibilità in cucina e all’attuale tendenza al zero waste. Ne è un esempio Patata fondente, il suo fondo, bucce fritte, salsa olandese e finocchi.
Fusilloni, burro, colatura di alici di Cetara, fico d'india, ristretto di orzo
Spaghettino, ragù di cinghiale, capesante marinate e pompelmo
Patata fondente, il suo fondo, bucce fritte, salsa olandese e finocchi
Petto d'anatra, mele, spinacino e semi di senape pickled
Tarte tatin alla zucca, crema allo stracon veronese, rosmarino
Stilla Località Casette 1 - Colognola ai Colli (Verona) tel. +39 045 4826046 stillaverona.com il ristorante è aperto a cena dal giovedì alla domenica; il sabato e la domenica anche a pranzo prezzi medi: antipasto 14 euro, primo 14, secondo 16, dolce 6
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Classe '96, cresciuta dove la tradizione gastronomica è culto: Bologna, la Grassa. Dopo una laurea in Scienze Gastronomiche e un Master in Food & Wine oggi è contributor per la Guida ai Ristoranti e segue come consulente la comunicazione e i progetti di realtà F&W. A tavola è il suo posto preferito: è lì che il cibo si esprime e accadono meraviglie.
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