02-01-2021
L'oste Fabrizio Caponi, oltre a condurre il suo l'Ciocio, ha creato una micro-filiera agroalimentare che coinvolge contadini e allevatori nel progetto Sterpaia, a Suvereto
«L’alleanza fra chi produce e chi consuma è fondamentale per garantire a tutti un futuro migliore». Così esordisce Fabrizio Caponi, cuoco e proprietario insieme alla moglie dell’osteria I’Ciocio a Suvereto, in provincia di Livorno. In cucina dal 1985, nel 2001 Caponi aprì il suo primo ristorante e dal 2011 si è trasferito tra le mura del borgo medievale, ribadendo quella che già era una scelta di vita, utilizzando materiali naturali come il legno e altri prodotti di recupero e sostenibili per l’arredamento del nuovo locale.
La sua è una cucina di territorio che lascia intravedere l’uso di tecniche contemporanee, con un’attenzione alla materia prima della zona, una lavorazione stagionale - che comprende anche la produzione di numerose conserve vegetali in vendita sull’e-commerce dell’osteria. Una filosofia culinaria pratica che gli è valsa, tra l’altro, la stella verde, il nuovo riconoscimento alla sostenibilità attribuito dalla Guida Michelin 2021, che si è trovato a condividere con colleghi assai illustri della ristorazione italiana.
Bontà (in vendita anche online) all'osteria l'Ciocio di Suvereto
Nel 2018 un passo ulteriore, con il progetto di un mulino a pietra, l’ingresso di nuovi soci e l’ipotesi di chiudere la filiera sul territorio. A novembre del 2020 quella prospettiva è diventata concreta, con la fine dei lavori al mulino, adesso pronto per la molitura dei grani biologici locali.
Al momento farina e pasta autoprodotti non hanno ancora distribuzione commerciale, ma saranno presto nelle botteghe della zona oltre che ovunque si venda del buon prodotto locale. «Movimenti come questo – conclude Caponi – hanno un duplice merito: nutrire in maniera sana e sostenibile e smuovere potentemente le coscienze dell’industria alimentare. E di questo siamo davvero orgogliosi».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola
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