18-01-2020
A sinistra, un particolare del nuovo bancone del Ratanà: utilizza lastre di marmo di Candoglia, lo stesso del Duomo di Milano (foto Brambilla/Serrani)
Nel pieno del futuristico e frizzante quartiere Isola/Porta Nuova/Garibaldi, fa capolino un elegante edificio storico del Novecento, che ospita, sotto alla Fondazione Catella, il ristorante Ratanà, una trattoria moderna che registra sempre una considerevole affluenza. Chef e patron del locale, Cesare Battisti si destreggia con soddisfazione tra cucina e sala, non facendo mai mancare una battuta sulle proprie creazioni, che godono di un imprinting indelebile: le sue origini milanesi doc. La milanesità è davvero importante per Ratanà, tanto che si può trovare un segno tangibile nel locale, in un’area che sta ritornando a rivestire un’importanza che sembrava perduta: il bancone. È stato completamente ricostruito qualche anno fa, utilizzando delle lastre di marmo di Candoglia, piuttosto antiche, che giacevano abbandonate da una marmista che ha lavorato per più di 30 anni alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. È come mangiare su un “pezzo” di Duomo su un pezzo di Milano, su un pezzo di storia. Battisti racconta che ha lottato parecchio per convincere architetti e progettisti a installare quelle lastre, poiché avevano delle imperfezioni. Ma come si fa a rinunciare ad avere una testimonianza così tangibile di Milano dentro al proprio locale, che ad essa si ispira? Non c’è difetto che tenga. Ora il bancone è centro del divertimento per le papille gustative: «Chi si siede qui», spiega Cesare, «cade sotto le mie cure».
Mondeghili
Lingua alla plancia, purea di patate di montagna, salsa verde e giardiniera
Bistecca di cavolfiore Burro e salvia, bagna cauda montata, chips di Aglione di Valdichiana, cous cous di cavolfiore
Raviolo di zucca, crema di zucca senapata e zucca in agrodolce, salvacremasco
Risotto alla puttanesca
Cipolla di Montoro ripiena al forno crostini al timo, fonduta di taleggio e pera decana
Caffè e Nocciole: frollino e finanziere alle nocciole, diplomatica e gelatina solida al caffè, gelato al pralinato di nocciole
Federica e Cesare Battisti
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella (buona) tavola come creatrice di legami, generatrice di ottimi ricordi e di emozioni vive. Instagram lucafarina88