Jordi Butron
Riso latte e zucca (versione dolce)
Primo piano Su Identità Digitali, sette piccole rivoluzioni e un unico comune denominatore: la pasta
Giacomo Bulleri nel giugno dello scorso anno, il giorno del suo 93esimo compleanno
Si è spento ieri notte all’età di 94 anni Giacomo Bulleri, uomo simbolo della grande ristorazione italiana. Nel 2017 il New York Times intitolava a piena pagina “The man who cooked for Italy”. Giacomo, l’uomo che cucinava per l’Italia, e non solo, dati gli innumerevoli personaggi internazionali che si sono avvicendati per più di sessant’anni nei suoi locali.
Nato a Collodi in Toscana nel 1925, si trasferisce giovanissimo a Torino, dove inizia a lavorare “a bottega” e a carpire i segreti della maestria della cucina italiana. Nel 1958 apre a Milano il suo primo ristorante, la trattoria Da Giacomo in via Donizetti, in cui prende forma la sua visione filosofica di un’arte culinaria che, basandosi sulla tradizione italiana, si arricchisce di spunti ogni volta diversi, avendo sempre come fulcro essenziale la qualità della materia prima. In questo luogo si sono avvicendate figure quali la Callas, Kissinger, Versace, Mondadori, Montanelli, Letizia e Gianmarco Moratti.
La prima trattoria Da Giacomo, fine anni '50
Giacomo Bulleri con Tiziana Bulleri e Marco Monti alla premiazione del suo Da Giacomo come Bottega Storica, novembre 2018
Una foto del 2007
Bulleri in una foto di Giovanni Gastel
A cura della redazione di Identità Golose
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose