07-09-2019
Foto di gruppo dei neo-associati
Fare sistema è uno dei concetti più (ab)usati della narrazione nelle strategie di comunicazione. Lo è a tal punto che nel 2008 la Treccani, attenta osservatrice delle tendenze linguistiche del nostro Paese, ha inserito la locuzione verbale tra neologismi della meravigliosa lingua italiana mettendo un argine al diffondersi di espressioni anglosassoni equivalenti.
Anche la neonata associazione Amm Tortona Buona, che riunisce quattordici tra ristoratori, chef e cuochi di un territorio ricco di prodotti enogastronomici d’eccellenza, ha adottato il neologismo nella sua comunicazione, ma stavolta non si tratta di un abuso, ma di un uso emozionato e attento del termine perché, finalmente, anche a Tortona e nei suoi colli si possa davvero fare sistema coniugando territorio e ospitalità.
Paolo Marchi con Anna Ghisolfi e Alessandro Billi
Il viaggio di Amm Tortona Buona attraversa il cuore di Tortona con i piatti sofisticati di Anna Ghisolfi, l’innovazione di Osteria Billis, la cucina onesta da accompagnare con una delle bottiglie della Vineria Derthona e l’anima contemporanea di Ginevra Bellingeri a La Corte Osteria.
Il pubblico della conferenza stampa
A Dernice, 200 anime a 600 metri sul livello del mare, il silenzio fa da colonna sonora alla Foresteria La Merlina di Marco Pietranera e, sempre in alto, a Salogni affacciata sull’Alta Val Curone ecco La Baita di Elena e Umberto Tosi. E ancora: Giuliano Delucchi con la Trattoria Belvedere a Gremiasco, Silvio Davico del Ristorante da Giuseppe a Montemarzino, Massimiliano Martusciello e Claudio Mignone de La rava e la fava di Sarezzano, Cristiana Rolandi de La Genzianella a Fabbrica Curone, i soci di Valli Unite di Costa Vescovato fino a Giuseppe ed Eleonora Meletti de Le Vinaie nella campagna di Monleale.
Alessandro Billi
Anna Ghisolfi
Aggiunge Gianni Respighi di Vineria Derthona: «Vogliamo che la gente venga nel nostro territorio e che, come accade a chiunque vi si fermi, abbia voglia di tornare, perché qui trova una comunità viva, un ambiente autentico, il rispetto dell’ambiente, delle tradizioni e una grande ospitalità. Dare ospitalità significa condividere, la contaminazione culturale è cominciata dal cibo e nessuno dice no a un piatto».
La sala che ha accolto la cena a quattro mani
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile