03-09-2018

Lorenzo e Daniele: vedere Oltre

Nel locale bolognese di Costa e Bendanti, due ragazzi che partono dalla tradizione emiliana e finiscono un passo in là

Lorenzo Costa e Daniele Bendanti, le due anime di

Lorenzo Costa e Daniele Bendanti, le due anime di Oltre, in via Augusto Majani 1b a Bologna, telefono +39.051.0066049 (foto del post dai profili instagram e facebook)

Abbiamo unanimamente approvato l’abbinamento tra cacio, pepe e ricci di mare. Le cotolette alla milanese vengono fatte a cubetti. Gli arancini al nero di seppia provocano meno polemiche del genere dei suddetti arancini. Quando si parla di ragù, invece, fatichiamo ad accettare che oltreoceano una qualunque famiglia medio-borghese del Midwest statunitense possa mangiarlo con gli spaghetti - e magari, orrore supremo, apprezzarlo pure!

La tradizione bolognese è una cosa seria. Ancora più serio, però, è farne qualcosa di nuovo. Qualcosa di vivo. A riuscirci sono stati Lorenzo Costa e Daniele Bendanti: prevedibilmente giovani, meno prevedibilmente bolognesi. Il primo è figlio d’arte, cresciuto tra i tavoli del Battibecco, uno degli storici ristoranti del centro città di proprietà dei genitori. Il secondo, invece, ha avuto un inizio carriera canonico - studi all’Alma, capo partita da Arnolfo, stage allo Zaranda di Madrid - da cui ha parzialmente deviato per diventare lo chef dell’Osteria Bottega, il ‘tempio’ della cucina emiliana di Daniele Minarelli.

Baccalà

Baccalà

Insieme hanno dato vita a Oltre, un locale che a noi giornalisti fa il favore di riassumere i suoi intenti nel nome. Oltre la cucina bolognese. Oltre anni di tradizioni paludate, servizi ingessati e ricette ripetute fino alla nausea. Non cancellare, non modificare, non dimenticare: vedere cosa c’è dopo. Aperto nel 2016, Oltre non presenta la sua dichiarazione d’intenti solo nel nome ma anche nella porta d'ingresso, coperta di adesivi al punto che i turisti si fermano a farcisi selfie davanti. Le luci sono basse e i neon colorati, l’atmosfera internazionale, lo staff ancora più giovane del già giovanissimo (classe 1990) proprietario, la carta dei vini su iPad, lo ‘chef’s table’ è una tavola da surf.

Bendanti si destreggia alla perfezione con il registro classico: tra i primi, notoriamente la sezione più pasciuta di un menu à la bolognese, troviamo le tagliatelle al ragù, i rigatoni al torchio con la salsiccia. Ma soprattutto i tortellini: realizzazione impeccabile, ricerca certosina delle materie prime, in brodo in inverno e con la crema di bucce di Parmigiano d’estate. E rassicurazioni non mancano anche fuori dagli angusti confini cittadini, come nello Stinco di maiale glassato o nello strepitoso Baccalà gratinato alle erbe aromatiche e fonduta di pomodori arrosto. Poi però lo chef si diverte a servire uno Sformatino di pancotto al ragù o un Roll di polpettone con salsa al bbq, piatti in apparenza dissacranti che in realtà si limitano a recuperare una bolognesità dei bei tempi andati. Una cucina carismatica e brillante, la cucina dei ‘bravi ragazzacci’: quelli che se si applicano prendono 9 in pagella, ma a cui piace soprattutto applicare il loro talento alle materie facoltative.

Gli sticker sulla porta d'ingresso (particolare)

Gli sticker sulla porta d'ingresso (particolare)

Come il menu degustazione servito allo chef’s table: 6 o 8 portate a mano libera dello chef e abbinamenti parecchio divertenti, ad esempio con le tisane alcoliche. 
Nota a margine: Oltre è la prima avventura in solitaria di Costa, a cui sono seguiti il primo ramen bar e il primo gyoza bar in città. Quando si dice vedere oltre, appunto.

Oltre
via Augusto Majani, 1b
Bologna
+39.051.0066049
Prezzi medi: antipasti 11, primi 13, secondi 18, dolci 8 euro
Chiuso martedì
 


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Giorgia Cannarella

bolognese per nascita e per scelta, scrive di cucina e di tutto quello che le ruota intorno per Munchies Italia, il sito di Vice dedicato al cibo, con escursioni cartacee su Gazza Golosa e Dispensa. Tra le sue passioni si annoverano il Cynar, i biscotti e i boschi, non necessariamente in quest'ordine

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