18-10-2017

Astino nel Gusto, tre giorni di festa

Nel grande evento di East Lombardy, oltre cento cuochi e professionisti del gusto hanno deliziato migliaia di persone

Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte

Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento East Lombardy ad Astino (Bergamo). Si riconoscono Carlo CraccoChicco CereaTonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea (foto e fotogallery di Fabio Toschi)

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di AstìnoBergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.

Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo CraccoChicco CereaTonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea

L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica

Ha aperto le danze Antonia KlugmannL'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.

Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.

Heinz BeckLa Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo

Tonino CannavacciuoloVilla Crespi (Orta San Giulio, Novara)

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)

Chicco Cerea e Paolo RotaDa Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt

Carlo CraccoCracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera

Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione

Stefano FagioliTrattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).

Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.

Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.

Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.

Nadia VincenziDa Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.

Cannavacciuolo assediato dai fan

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan

Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.

Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani

Galleria fotografica






Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani

Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a CereaLoredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.

Galleria fotografica






Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a Cerea, Loredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.

In foto, Roberta Garibaldi (in verde), direttore scientifico di East Lombardy, circondata dal folto gruppo di chef e produttori che ha animato l’appuntamento di sabato a pranzo

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a Cerea, Loredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.









In foto, Roberta Garibaldi (in verde), direttore scientifico di East Lombardy, circondata dal folto gruppo di chef e produttori che ha animato l’appuntamento di sabato a pranzo

Al servizio in cucina e in sala hanno preso parte diverse decine di ragazzi provenienti dall’Alfredo Sonzogni di Nembro, Istituto alberghiero di San Pellegrino Terme, Fondazione Ikaros di Grumello del Monte e, per quanto riguarda le scuole cittadine, iSchool e istituto Galli

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a Cerea, Loredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.









In foto, Roberta Garibaldi (in verde), direttore scientifico di East Lombardy, circondata dal folto gruppo di chef e produttori che ha animato l’appuntamento di sabato a pranzo









Al servizio in cucina e in sala hanno preso parte diverse decine di ragazzi provenienti dall’Alfredo Sonzogni di Nembro, Istituto alberghiero di San Pellegrino Terme, Fondazione Ikaros di Grumello del Monte e, per quanto riguarda le scuole cittadine, iSchool e istituto Galli

"Astino nel Gusto" è uno dei grandi eventi che caratterizzano l’anno di East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia. Il prestigioso riconoscimento internazionale ha dato vita a una collaborazione inedita fra territori accomunati da un’offerta di eccellenza in campo culturale, turistico e soprattutto enogastronomico, che contempla 25 prodotti DOP e IGP, altrettanti vini DOC e DOCG, 22 ristoranti stellati e decine di ottime insegne golose.

Al progetto East Lombardy partecipano i main sponsor Acqua Panna e San PellegrinoConsorzio Tutela FranciacortaConsorzio Tutela Grana Padano e i partner Brembana&RolleVilla&Bonaldi e Conad.  

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a Cerea, Loredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.









In foto, Roberta Garibaldi (in verde), direttore scientifico di East Lombardy, circondata dal folto gruppo di chef e produttori che ha animato l’appuntamento di sabato a pranzo









Al servizio in cucina e in sala hanno preso parte diverse decine di ragazzi provenienti dall’Alfredo Sonzogni di Nembro, Istituto alberghiero di San Pellegrino Terme, Fondazione Ikaros di Grumello del Monte e, per quanto riguarda le scuole cittadine, iSchool e istituto Galli









"Astino nel Gusto" è uno dei grandi eventi che caratterizzano l’anno di East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia. Il prestigioso riconoscimento internazionale ha dato vita a una collaborazione inedita fra territori accomunati da un’offerta di eccellenza in campo culturale, turistico e soprattutto enogastronomico, che contempla 25 prodotti DOP e IGP, altrettanti vini DOC e DOCG, 22 ristoranti stellati e decine di ottime insegne golose.

Al progetto East Lombardy partecipano i main sponsor Acqua Panna e San Pellegrino, Consorzio Tutela Franciacorta, Consorzio Tutela Grana Padano e i partner Brembana&Rolle, Villa&Bonaldi e Conad.  

All'entrata di Astino, il pannello con tutti i partner di East Lombardy

Non è mai facile centrare gli obiettivi. Ad Astino, nell'ex Monastero immerso nella valle diventata il paradiso della biodiversità di Bergamo, Visit Bergamo/Turismo Bergamo in collaborazione con il Comune di Bergamo, Regione Lombardia, InLombardia, Camera di Commercio di Bergamo, aeroporto di Milano Bergamo e East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia 2017 in collaborazione con i main sponsor S.Pellegrino, Consorzio Franciacorta e Consorzio di Tutela Grana Padano Dop, ci sono riusciti immediatamente con «Astino nel gusto». La tre giorni con 100 star dell'enogastronomia tra cuochi, pasticcieri, pizzaioli, vignaioli e artigiani del gusto di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova ha chiamato a raccolta centinaia di appassionati.

A fare gli onori di casa sono stati i bergamaschi Enrico e Roberto Cerea, che hanno omaggiato il loro territorio con la polenta bergamasca con funghi porcini, Taleggio e pasta di salame. La serata di chiusura ha coinvolto ben 1.100 persone, tra cui anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, in fila per assaggiare l'uovo affumicato e i plin di gorgonzola, cozze e limone, piatti dei guest chef Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo e tutti gli altri superbi piatti di Riccardo Camanini, Paolo Frosio, Daniel Facen, Giacomo Verdelli, Marco Cornali, Fiorella Visconti, Petronilla Frosio, Paco Magri, Gianni Margini e Riccardo Schiavi.

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, città che, assieme a Brescia, Cremona e Mantova, dà vita alla costellazione di East Lombardy

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, città che, assieme a Brescia, Cremona e Mantova, dà vita alla costellazione di East Lombardy

È impossibile, però, non citare alcuni degli altri protagonisti ai quali va tributato il plauso per il successo di un evento che costituisce la base per un promettente futuro gustoso che mette in prima fila persone e prodotti di un territorio ricco di bontà. Dagli ospiti Antonia Klugmann, Davide Oldani e Heinz Beck protagonisti, con i già citati Cracco, Cannavacciuolo e i Cerea, di cooking-show di grande impatto, fino a Philippe Léveillé, Sergio Carboni, Romano Tamani, Marco e Vittorio Colleoni e Alessia Mazzola che hanno impiattato la cena d'apertura; Giorgio Sabbatini, Nadia Vincenzi, Federico Malinverno e Michele Valotti cui è toccato deliziare i palati dei gourmand e dei tanti neofiti il sabato a pranzo. Per la cena i fornelli sono stati accesi, tra gli altri, da professionisti del calibro di Stefano Cerveni, Fabio Abbattista, Stefano Arrigoni e Paolo Benigni, Vittorio Fusari e Antonio Cuomo.

A far funzionare il servizio, però, bisogna ricordarlo ha contribuito il lavoro – spesso oscuro, ma indispensabile – di un piccolo esercito coordinato dai padroni di casa Fratelli Cerea di 120 tra camerieri e lavapiatti alle prese con centinaia e centinaia di stoviglie. Erano i ragazzi che stanno imparando il servizio di cucina e sala nell'istituto Alfredo Sonzogni di Nembro, nell'alberghiero di San Pellegrino Terme, alla Fondazione Ikaros di Grumello del Monte e all'iSchool e all'istituto Galli di Bergamo.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di AstìnoBergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.

Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo CraccoChicco CereaTonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea

L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica

Ha aperto le danze Antonia KlugmannL'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.

Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.

Heinz BeckLa Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo

Tonino CannavacciuoloVilla Crespi (Orta San Giulio, Novara)

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)

Chicco Cerea e Paolo RotaDa Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt

Carlo CraccoCracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera

Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione

Stefano FagioliTrattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).

Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.

Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.

Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.

Nadia VincenziDa Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.

Cannavacciuolo assediato dai fan

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan

Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.

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Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.

Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani

Galleria fotografica






Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani

Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a CereaLoredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.

Galleria fotografica






Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a Cerea, Loredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.

In foto, Roberta Garibaldi (in verde), direttore scientifico di East Lombardy, circondata dal folto gruppo di chef e produttori che ha animato l’appuntamento di sabato a pranzo

Galleria fotografica






Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a Cerea, Loredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.









In foto, Roberta Garibaldi (in verde), direttore scientifico di East Lombardy, circondata dal folto gruppo di chef e produttori che ha animato l’appuntamento di sabato a pranzo

Al servizio in cucina e in sala hanno preso parte diverse decine di ragazzi provenienti dall’Alfredo Sonzogni di Nembro, Istituto alberghiero di San Pellegrino Terme, Fondazione Ikaros di Grumello del Monte e, per quanto riguarda le scuole cittadine, iSchool e istituto Galli

Galleria fotografica






Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a Cerea, Loredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.









In foto, Roberta Garibaldi (in verde), direttore scientifico di East Lombardy, circondata dal folto gruppo di chef e produttori che ha animato l’appuntamento di sabato a pranzo









Al servizio in cucina e in sala hanno preso parte diverse decine di ragazzi provenienti dall’Alfredo Sonzogni di Nembro, Istituto alberghiero di San Pellegrino Terme, Fondazione Ikaros di Grumello del Monte e, per quanto riguarda le scuole cittadine, iSchool e istituto Galli

"Astino nel Gusto" è uno dei grandi eventi che caratterizzano l’anno di East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia. Il prestigioso riconoscimento internazionale ha dato vita a una collaborazione inedita fra territori accomunati da un’offerta di eccellenza in campo culturale, turistico e soprattutto enogastronomico, che contempla 25 prodotti DOP e IGP, altrettanti vini DOC e DOCG, 22 ristoranti stellati e decine di ottime insegne golose.

Al progetto East Lombardy partecipano i main sponsor Acqua Panna e San PellegrinoConsorzio Tutela FranciacortaConsorzio Tutela Grana Padano e i partner Brembana&RolleVilla&Bonaldi e Conad.  

Galleria fotografica






Teatro dell'evento di East Lombardy, il monastero di Astìno, Bergamo. E' un complesso conventuale plurisecolare di origine vallombrosana non più attivo e restaurato nel 2015.









Alcuni degli illustri cuochi che hanno preso parte all'evento. Si riconoscono Carlo Cracco, Chicco Cerea, Tonino Cannavacciuolo e Bobo Cerea









L'affluenza ad "Astino nel Gusto": oltre 4mila partecipanti in 3 giorni, 1.100 solo nell'evento di domenica









Ha aperto le danze Antonia Klugmann, L'Argine di Vencò (Gorizia), proponendo il suo Orzo, farro e radice amara.









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano), al fianco di Lisa Casali. L'autore della cucina Pop ha mostrato a tutti l’importanza di lavorare con materie prime buone perché, anche se povere, sono in grado di dare origine a piatti emozionanti.









Heinz Beck, La Pergola del Rome Cavalieri, Roma, 3 stelle Michelin, ha preparato “Fontana o Pomodoro?”: pomodoro, tonno fresco, semi di chia, capperi e chinoa soffiata. Un piatto concettuale, ispirato ai due grandi artisti evocati nel titolo









Tonino Cannavacciuolo, Villa Crespi (Orta San Giulio, Novara)









Chicco Cerea e Paolo Rota, Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo): i padroni di casa preparano uno dei piatti protagonisti della serata di domenica: Risotto con lo Strachitunt









Carlo Cracco, Cracco, Milano (trasloco a breve, in galleria Vittorio Emanuele II). Ha proposto un classico della sua cucina, l’”Uovo affumicato”. Cooking show sold out e tutti in fila allo stand per non lasciarsi sfuggire l’occasione di vederlo all’opera









Philippe Léveillé, Miramonti l'Altro (Concesio, Brescia). Ha cucinato Lumache e polenta, ritorno alla tradizione









Stefano Fagioli, Trattoria Via Vai di Bolzone, Ripalta Cremasca (Cremona). Ha proposto un piatto storico della tradizione cremonese: “Cotechino cremasco con pipeto” (battuto di verza e Grana Padano).









Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova) ha presentato al pubblico “Anoli ripieni di piccione”, classici raviolini in brodo, una delle più tradizionali ricette della tradizione mantovana.









Vittorio Fusari, bresciano, ora al timone del Pont de Ferr di Milano, firma anche i menu di WineGate11, il wine bar-ristorante situato nell'area partenze all'aeroporto di Milano-Bergamo.  Ha deliziato il pubblico di Astino nel Gusto con “Anatra con la verza in giro per il mondo”, piatto dedicato al patrono del lago di Iseo, San Vigilio.









Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e membro del comitato food di East Lombardy, è stata la moderatrice dei cooking show nei giorni dell’evento.









Nadia Vincenzi, Da Nadia, Erbusco (Brescia). Ha cucinato “Seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce e spuma di pomodoro Marinda”, piatto che riflette la sua cucina audace: l’oliocottura regala alla seppia una straordinaria morbidezza, che si sposa bene con la consistenza croccante della giardiniera.









Cannavacciuolo assediato dai fan









Orzo, farro e radice amara di Antonia Klugmann, il piatto che ha conquistato il pubblico di Astino con la semplicità dei prodotti utilizzati. Materie prime povere, cereali mantecati con il burro: ricetta dall’apparenza semplice ma che regala sapori accattivanti.









Timballo di fregola, salsa al vino bianco, zafferano e gambero di Davide Oldani









Davide Oldani del ristorante D'O di Cornaredo (Milano) e Francesco Cerea, fratello di Bobo e Chicco e responsabile della ristorazione esterna e delle pubbliche relazioni di Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo). Accanto a Cerea, Loredana Vescovi dell'Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bergamo), uno degli chef di East Lombardy che ha partecipato proponendo un piatto di tipici Casoncelli alla Bergamasca.









In foto, Roberta Garibaldi (in verde), direttore scientifico di East Lombardy, circondata dal folto gruppo di chef e produttori che ha animato l’appuntamento di sabato a pranzo









Al servizio in cucina e in sala hanno preso parte diverse decine di ragazzi provenienti dall’Alfredo Sonzogni di Nembro, Istituto alberghiero di San Pellegrino Terme, Fondazione Ikaros di Grumello del Monte e, per quanto riguarda le scuole cittadine, iSchool e istituto Galli









"Astino nel Gusto" è uno dei grandi eventi che caratterizzano l’anno di East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia. Il prestigioso riconoscimento internazionale ha dato vita a una collaborazione inedita fra territori accomunati da un’offerta di eccellenza in campo culturale, turistico e soprattutto enogastronomico, che contempla 25 prodotti DOP e IGP, altrettanti vini DOC e DOCG, 22 ristoranti stellati e decine di ottime insegne golose.

Al progetto East Lombardy partecipano i main sponsor Acqua Panna e San Pellegrino, Consorzio Tutela Franciacorta, Consorzio Tutela Grana Padano e i partner Brembana&Rolle, Villa&Bonaldi e Conad.  

All'entrata di Astino, il pannello con tutti i partner di East Lombardy


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Mariella Caruso

Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile

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