08-08-2017

I ristoranti dell'estate: Valle d'Aosta e Laghi piemontesi

Tra montagne e specchi d'acqua, ecco gli indirizzi da non perdere: dalle insegne più note alle nostre scoperte

La bellissima veranda del ristorante Battipalo, a

La bellissima veranda del ristorante Battipalo, a Lesa (Novara), è un ottimo luogo dove approfittare di una cucina raffinata e della pace della sponda piemontese del Lago Maggiore

In queste settimane troverete su Identità Golose tutti i migliori ristoranti d'Italia nei luoghi di villeggiatura. Oggi esploriamo la Valle d'Aosta e i Laghi piemontesi

LA CLUSAZ (strada statale 27 del Gran San Bernardo, km 12.5, Gignod (Aosta) - La Clusaz, +39.0165.56075, laclusaz.it)
Il ristorante La Clusaz è intriso di un'atmosfera d'altri tempi: fin dal primo sguardo, dalla strada, si capisce come emani ancora quell'aura da locanda di montagna, perfetta per accogliere, rilassare e rifocillare il viandante stanco e infreddolito. La si raggiunge dopo qualche curva di una via bella e panoramica, e anche se tutti o quasi i clienti di questa insegna - che offre anche raffinati e comodi alloggi - arrivano qui con la propria automobile e non consumandosi le suole come i vecchi pellegrini, potranno ugualmente sentirsi fortunati e coccolati nel fermarsi in questo luogo. Le belle volte della grande sala faranno il resto per comunicare uno spirito montanaro conservato con genuina passione dai gestori de La Clusaz. La proposta gastronomica è quasi tutta incentrata sui sapori della Valle, interpretati secondo ispirazioni differenti. Leggi l'intera recensione di Niccolò Vecchia.

IL PORTALE (via del Sassello, 3, Verbania - Pallanza, +39.0323.505486, ristoranteilportale.it)
Il lago, recuperato dopo anni di pellegrinaggio estero (Germania e Oriente), per Massimiliano (MaxCeleste ha significato il ritorno a casa, più di 15 anni fa, nella sua Verbania. Prima occupandosi delle cucine di un albergo e, in seguito, mettendosi in proprio al Portale, un locale grazioso, piccolo e intimo, nella piazza principale della cittadina lacustre. Il campo d'azione prediletto è sempre stato, anno dopo anno, il pesce in tutte le sue declinazioni, anche quelle che prevedono incursioni tra i prodotti locali, pur restando il mare il vero protagonista del menu. Leggi l'intera recensione di Gualtiero Spotti.

La Clusaz

La Clusaz

BATTIPALO (viale Vittorio Veneto, 2, Lesa (Novara), +39 0322 76069, battipalolesa.it)
Quella che pareva una promessa ora è diventata una piacevole certezza. Il Battipalocontinua gioioso il suo percorso di coerenza. E cresce, si raffina. La qualità dei piatti di Simona, la chef, non si discostano dall'intuizione iniziale: rendere omaggio ai grandi prodotti del Lago Maggiore e dei suoi generosi dintorni. Eppure la cuoca non sta ferma. Si muove con un rispetto raro della materia senza delegare alla retorica della territorialità con un'intelligenza cuciniera particolarmente spiccata. E fa ricerca. La personalità dell'interprete non manca mai, ma riesce sempre a fermarsi ben prima della creatività fine a se stessa. Leggi l'intera recensione di Gianluca Biscalchin

PASCIA (via Monte Rosa, 9, Invorio (Novara), +39.0322.254008, ristorantepascia.it)
Ci sono posti dove non si arriva per caso. Il Pascia di Invorio, piccolo ristorante sulle colline novaresi tra il lago Maggiore e il lago d’Orta, è uno di questi. Aperto nel 2005, il Pascia in questi anni è riuscito ad affermarsi come un punto di riferimento certamente per la zona ma più in generale per la regione. Un lavoro in cucina condotto con determinazione dal cuoco, classe 1981, che oggi ha scelto di dare al proprio ristorante un’impronta ancor più decisa verso un menu latto-ovo-vegetariano, così come è il cuoco stesso. Che lo chef volesse intraprendere una strada verso la macrobiotica o comunque verso una dieta veg, era già chiaro nel 2015 quando la carta già prevedeva proposte su questa linea. Leggi l'intera recensione di Marianna Corte.

Antonino Cannavacciuolo

Antonino Cannavacciuolo

LOCANDA DI ORTA (via Olina, 18, Orta San Giulio (Novara), +39.0322.905188, locandaorta.com)
Orta San Giulio è già di per sé un posto magico: viette che salgono scoscese verso il centro del paese, case con fiori profumati ai balconi e un lago che rende ogni cosa più romantica. Lo scorcio sarebbe il soggetto perfetto per un pittore impressionista che, appoggiato il pennello alla tavolozza dopo una giornata a cogliere l'attimo, si riposerebbe senza dubbio in un posto come la Locanda di Orta. In un vicolo nascosto si apre a sorpresa un cortiletto interno incorniciato da rigoglioso glicine. In cucina c'è Fabrizio Tesse, un giovane talento ai fornelli, passato per la cucina di Antonino Cannavacciulo, di cui era sous chef. Leggi l'intera recensione di Barbara Giglioli.

VILLA CRESPI (via Fava, 18, Orta San Giulio (Novara), +39.0322.911902, villacrespi.it)
Dopo averlo visto in tv, nei vari reality in cui figura senza peraltro atteggiarsi a star, lo chiamano tutti «Il gigante buono». In effetti, Antonino (Tonino per gli amici) Cannavacciuolo è proprio così: un omone un po' burbero ma dal cuore tenero, col capello rigorosamente ingellato e una sonora risata barbuta. Da una persona così, di chiare origini partenopee, ti attendi una cucina solare, passionale, mediterranea, estroversa e saporita. Infatti. Solo che il baldo cuoco quarantenne risiede da tempo al Nord, sul lago d'Orta, e qui ha messo su famiglia nonchè ristorante, hotel, consulenze e via dicendo. Leggi l'intera recensione di Paolo Scarpellini.

Marco Sacco

Marco Sacco

PICCOLO LAGO (via Filippo Turati, 87, Verbania - Mergozzo, +39.0323.586792, piccololago.it)
Concedetevi una cena, una gita, una piccola vacanza. Lasciatevi alle spalle il lago Maggiore per scoprire un luogo fuori dagli itinerari turistici, il lago di Mergozzo con le sue acque calme e le montagne intorno. Fatelo per scoprire il mondo di Marco Sacco e la sua cucina premiata con due stelle Michelin, su una palafitta di legno, vetro e acciaio dall’architettura contemporanea, sospesa sull’acqua per darvi una visione unica e suggestiva del paesaggio. Scegliete il vostro panorama: se quello del lago o quello della cucina: grandi finestre, luce naturale e attrezzature all’avanguardia, dove osservare da vicino lo chef e patron, vulcanico, schietto e controcorrente. Leggi l'intera recensione di Lisa Casali.


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