16-12-2016
La Langosteria di Milano ha cambiato volto, oggi propone un marchio e un'immagine più dinamici e moderni. Locale di successo, si è rifatto il make up: una scelta importante che patron Enrico Buonocore ci spiega con l'aiuto di Gianfranco Siano, ad della CBA Italy, agenzia specializzata nel brand design: fa parte di un network internazionale capace di offrire una prospettiva globale a tutti i progetti, dal più grande al più piccolo. CBA affianca le aziende che hanno bisogno di ripensare al proprio brand, esprimendone i valori e la promessa attraverso l'identità aziendale, i prodotti, gli spazi commerciali. Anche nella ristorazione
La carta dei vini è una rivista da sfogliare, esce ogni tre mesi: c’è un fumetto in copertina, poi la classica lista ma, tra una sezione e l’altra, anche testi che spiegano le scelte, le bottiglie più adatte alla stagione e all’offerta gastronomica, insomma un vero e proprio compendio da sfogliare e compulsare, con toni e grafica leggeri e didascalici. Il menu, ricco di disegni, propone schede tecniche che raccontano prodotti e tecniche. Sono modi immediati, intuitivi, friendly e dinamici di comunicare l’eccellenza di un locale: insomma un’ottica intelligente applicata al mondo della ristorazione. L’altro giorno, alla Langosteria di Milano, ci siamo imbattuti in una novità: che non era ai fornelli, di qualità come e più di sempre, già ne conosciamo l’assoluta eccellenza della proposta di mare (leggi qui la recensione sulla Guida Identità Golose 2017). Ma vi si riscontrava come una marcia in più, proprio nel modo con il quale Langosteria (ma pure gli altri locali del gruppo firmato Enrico Buonocore, lo avremmo scoperto più tardi) comunica la propria squisitezza.
Al che ci sorge una domanda: come si ottiene il successo in un ristorante? Con una proposta di cucina contemporanea, golosa, intelligente, ben strutturata, senza lustri e paillettes ma che punti sulla qualità: lo abbiamo detto mille volte. Ma ci sono elementi diversi, dei quali noi d’Identità Golose parliamo forse poco, ma che non risultano affatto meno importanti. Attengono al modo di proporsi di un locale: il suo brand, la comunicazione, le scelte stilistiche. La vicenda della Langosteria, in questo senso, può diventare una vera e propria case history, come si suol dire.
Serviva a questo scopo la consulenza di professionisti del settore, «ci sono stati indicati proprio da nostri clienti affezionati, come accade spesso in questi casi», chiosa il patron. Si trattava di CBA, un'agenzia di brand design fondata a Parigi nel 1982 che oggi fa parte del gruppo WPP, leader mondiale nei servizi di comunicazione. Nei suoi 11 uffici nel mondo impiega circa 300 professionisti, ovvero un network multiculturale capace di offrire una prospettiva globale a tutti i progetti, dal più grande al più piccolo. CBA affianca le aziende che hanno bisogno di ripensare al proprio brand, esprimendone i valori e la promessa attraverso l'identità aziendale, i prodotti, gli spazi commerciali. «Ogni progetto – ci spiegano - è la sintesi di un approccio strategico che mira a far crescere il valore del brand».
Secondo aspetto, un progetto di re-branding attraverso le immagini «deve sempre valorizzare i punti di forza di un prodotto, in questo caso il gruppo Langosteria. L’obiettivo è rendere la comunicazione più chiara ed efficace». Terzo aspetto, più focalizzato sul caso specifico, «la ristorazione è un servizio che comporta una parte particolarmente intangibile, emozionale – spiega Siano – Voglio dire: da una compagnia assicurativa desideriamo semplicemente che le sue polizze siano vantaggiose. Invece da un ristorante non cerchiamo solo che il cibo sia buono, ma che il servizio sia efficiente, la location giusta, l’ambiente amichevole, l’esperienza nel complesso affascinante». Insomma, serve (anche) un’immagine specifica.
Così ha operato CBA, «pensiamo che il progetto elaborato per Langosteria sia un nostro fiore all’occhiello». Conferma Buonocore: «Avevamo bisogno di qualcuno che studiasse il modo di comunicare in modo efficace la nostra realtà all’esterno, in modo da far capire, in modo moderno, come dietro al marchio Langosteria ci fosse un’unica realtà, dedita alla qualità assoluta del pescato. Oggi, grazie a CBA, disponiamo finalmente di un linguaggio che ci consente non solo di comunicare al meglio i tre indirizzi attuali, ma anche di poter sviluppare la nostra rete in modo da avere un hardware definito che ci consentirà di comunicare con un linguaggio condiviso e efficace i nostri sviluppi futuri». Anche così si creano locali di successo.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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A cura della redazione di Identità Golose