14-11-2016

Che buono il Radici Food Festival

Grande successo e tanta energia: chef impegnati col fuoco al Dal Dosso Miralago, sul lago di Garda

Ieri il Radici Food Festival al Dal Dosso Miralago

Ieri il Radici Food Festival al Dal Dosso Miralago di Paderne del Garda: occasione per vedere grandi chef impegnati con cotture raw e i migliori prodotti bresciani (ma non solo). Foto di Ezio Zigliani

Galleria fotografica

Marco Sacco

Galleria fotografica






Marco Sacco

Franco Pepe

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe

Alfonso Pepe

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe

Emiliano Lopez

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez

Fabio Abbattista

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista

Matteo Felter

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista









Matteo Felter

Gianni Tarabini

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista









Matteo Felter









Gianni Tarabini

Vittorio Fusari e Maida Mercuri

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista









Matteo Felter









Gianni Tarabini









Vittorio Fusari e Maida Mercuri

Jean Marc Vezzoli

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista









Matteo Felter









Gianni Tarabini









Vittorio Fusari e Maida Mercuri









Jean Marc Vezzoli

Giuseppe Zen al lavoro

«Questo evento è una figata», scrive schietto Franco Pepe in un sms a Paolo Marchi. E ha ragione. Nello stesso momento, Annalisa Leopolda Cavaleri è sul palco, elettrizzata: «Noi di Brescia siamo abituati a esaltare le eccellenze enogastronomiche che vengono da fuori, non le nostre. Stiamo dimostrando invece che abbiamo tanto da dare!», eccome. Non che al Radici Food Festival, del quale la Cavaleri è stata ideatrice e che si è svolto qualche ora fa al Dal Dosso Miralago di Padenghe sul Garda, ci fossero solo prodotti o chef della Leonessa e dintorni: e la presenza di Pepe è significativa in questo senso. Certo, è stata l’esaltazione prima di tutto del buono locale, poi della gastronomia tutta, ancor più della scelta raw di prendere grandi cuochi e metterli di fronte a bracieri ardenti con grandi materie prime. Null’altro che il fuoco: sarà per la forza evocatrice e delle fiamme, sulla spiaggia della ricca occidentale del Garda si respirava un’energia elettrizzante.

Non si respirava solo quello, per la verità. Bracieri ardenti significa fumo, abbiamo visto Fabio Abbattista affumicarsi per sei ore o quasi, mentre cuoceva le sue costolette controvento; Emiliano Lopez lacrimare mentre controllava l’asado. Stoici, hanno resistito: perché quale occasione poteva essere migliore di questa per riscoprire una cottura che è tutta l’opposto di quella ipertecnologica dei roner e dei forni areati, quelli la contemporaneità divenuta quasi banale nell’alta cucina, i falò invece ancestrali, ma così tanto fascinosi e che tanto gusto donano agli alimenti? E’ un’eccellenza diversa, quasi arcaica ma che ha tanto da dire alle nostre radici. Radici Food Festival, appunto.

Erano in tanti. E parliamo solo degli chef, non dei 500 fortunati che si sono accreditati in tempo, l’evento era gratuito ma a numero chiuso. E quindi: Marco Sacco e il suo storione da 12 chili targato Calvisius, i già citati Pepe, Abbattista e Lopez, Alfonso Pepe e le frittelle dolci, Gianni Tarabini con un super-uovo affogato nella fonduta, Giuseppe Zen con degli insaccati fuori dall’ordinario (e dalla bontà fuori di testa), Matteo Felter che, umile ma concreto come sempre, proponeva dei mini-hamburger di Giorgio Damini, con pomodorini marinati e buccia di limone, semplicità squisita, e poi il grande Vittorio Fusari, perfezionista come sempre, che creava coda mentre con le pinze arricchiva i suoi tranci di pesce lacustre di mille contrappunti aromatici vegetali – ma che buoni!

Mino Dal Dosso

Mino Dal Dosso

Il pane era firmato Jean Marc Vezzoli, una bomba: lo avevamo assaggiato già la sera prima, insieme alle deliziose pizze del Dal Dosso Salamensa, altro indirizzo di Mino Dal Dosso, la seconda mente dell’evento oltre alla Cavaleri, un po’ come Paolo Marchi e Claudio Ceroni per intenderci. E poi Claudio Gatti, Patrizia Dal Dosso, Massimo Guzzone, Giacomo Nogara, Annalisa Borella, Simone Masuzzo, Augusto Pasini… Una festa del gusto.

Ma soprattutto – ci scusino gli chef – c’erano prodotti straordinari del territorio: gli agnelli del pastore Daniele Savoldelli, la carni di Damini ma anche di Sergio Motta, i salumi di Giovanni Giacobbe, le farine di mais di Stefano Ambrogio, quelle per gli impasti targati Franco Pepe di Molino Piantoni di Chiari, la trota lacustre dell’associazione La Fario, da sardina dell’Iseo di Fernando Soardi. E le fantastiche verdure antiche del romeno (adottato a Brescia) Gheorghe Urda, come la rapa gialla, candita, utilizzata per preparare il panettone alla brace. E i mieli di Thun, ossia di Andrea Paternoster. Lasciamo stare il beverage perché allungheremmo troppo l’elenco.

Annalisa Cavaleri

Annalisa Cavaleri

Ci piace citare alfine due cose. Prima: il Radici Food Festival si è impegnato a promuovere quattro battaglie, per salvare altrettante eccellenze bresciane, ossia i limoni e la trota lacustre del Garda, la sardina dell’Iseo e le verdure antiche coltivate da Urda: ramolaccio nero, cavolfiore giasllo dei Ronchi, cavolo navone, barbabietola gialla. Bravi!

Seconda cosa, il Radici è amico di East Lombardy, ossia la Lombardia Orientale che saranno Regione Europea della Gastronomia 2017. Come dice la Cavaleri, «visto che l’amicizia e la collaborazione per il bene del territorio saranno le linee guida dell’evento, non poteva esserci occasione migliore per parlare del progetto europeo East Lombardy. Per la prima volta, infatti, 4 province lombarde – Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona – faranno squadra e si uniranno per lanciare e rilanciare le eccellenze del territorio, i suoi prodotti, i suoi cuochi e i suoi ristoranti. Ciascuno con la propria identità, ciascuno con la propria specificità, ma insieme. Tutto il 2017 sarà costellato di eventi, cene, momenti di informazione e conviviali, menu a tema con prodotti del territorio e si creerà uno scambio gastronomico-culturale che non potrà che arricchire tutti i partecipanti». Ri-bravi!

Galleria fotografica

Marco Sacco

Galleria fotografica






Marco Sacco

Franco Pepe

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe

Alfonso Pepe

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe

Emiliano Lopez

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez

Fabio Abbattista

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista

Matteo Felter

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista









Matteo Felter

Gianni Tarabini

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista









Matteo Felter









Gianni Tarabini

Vittorio Fusari e Maida Mercuri

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista









Matteo Felter









Gianni Tarabini









Vittorio Fusari e Maida Mercuri

Jean Marc Vezzoli

Galleria fotografica






Marco Sacco









Franco Pepe









Alfonso Pepe









Emiliano Lopez









Fabio Abbattista









Matteo Felter









Gianni Tarabini









Vittorio Fusari e Maida Mercuri









Jean Marc Vezzoli

Giuseppe Zen al lavoro


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

Consulta tutti gli articoli dell'autore