14-05-2019

Il nostro impegno per gli sfollati di Genova: cronaca di una cena solidale

Ieri a Identità Golose Milano due grandi chef e ospiti illustri per una nobile causa, 9 mesi dopo il crollo del ponte Morandi

Le foto sono di Brambilla-Serrani

Le foto sono di Brambilla-Serrani

Di certo Giorgio Servetto (Nove a Villa Della Pergola) e Marco Visciola (Il Marin di Eataly Genova) hanno fatto un lavoro splendido; che siano molto bravi già lo sapevamo, ma l'eleganza di piatti come Bottoni di ricciola, grano saraceno e radice di liquirizia (Visciola) o Capra e fagioli: carrè di capra, erbe aromatiche, fagioli di Pigna e scalogno di Calizzano (Servetto) è stata superiore a ogni aspettativa, due veri capolavori, come anche i dessert, uno ciascuno: Tra gli scoglio una nespola e Biancomangiare: latte di mandorla, frutti rossi, foglie di frutta.

La brigata ligure che ha preparato la cena benefica: da sinistra Marco Isola (Il Marin), Marco Visciola (Il Marin), Giorgio Servetto (Nove), Cesare De Santis (Nove), Matteo Di Moro (Il Marin), Samuele Culasso (Il Marin). Foto Carlo Passera

La brigata ligure che ha preparato la cena benefica: da sinistra Marco Isola (Il Marin), Marco Visciola (Il Marin), Giorgio Servetto (Nove), Cesare De Santis (Nove), Matteo Di Moro (Il Marin), Samuele Culasso (Il Marin). Foto Carlo Passera

Ma, evidenziato ciò e tributati i nostri complimenti sinceri ai due chef, i meritati applausi che attribuiamo loro vanno condivisi con altri. Perché noi di IG parliamo di cucina, ma ieri sera a Identità Golose Milano le portate - pur come detto eccezionali - non sono state per una volta al centro dell'attenzione. Parterre de rois (c'erano anche tutti quelli di Striscia la Notizia, a partire da Antonio Ricci. E Gerry Scotti, Michelle Hunziker, Valerio Staffelli, Davide Rampello, Oscar Farinetti e tanti altri) per l'appuntamento solidale Orgoglio Ligure, cena di raccolta fondi a favore degli sfollati del ponte di Genova, il ricavato interamente offerto al comitato Quelli del ponte Morandi, associazione delle 260 famiglie che hanno perso la loro abitazione dopo il crollo avvenuto lo scorso 14 agosto.

Francesca Ricci, Francesco Cerea, Oscar Farinetti

Francesca Ricci, Francesco Cerea, Oscar Farinetti

Michelle Hunziker con Claudio Ceroni

Michelle Hunziker con Claudio Ceroni

Paolo Marchi, Claudio Ceroni, Antonio Ricci, Davide Rampello

Paolo Marchi, Claudio Ceroni, Antonio Ricci, Davide Rampello

Francesca Ricci, Michelle Hunziker, Claudio Scavizzi

Francesca Ricci, Michelle Hunziker, Claudio Scavizzi

Gerry Scotti

Gerry Scotti

Nove mesi esatti, oggi, sono passati da quel giorno tremendo. Che non ha fatto "solo" (e scrivendolo ci s'agghiaccia il sangue) 43 vittime, ma ha sconvolto un'intera città e in particolare la vita di queste 600 persone, costrette da un momento all'altro a lasciare la propria abitazione nella gran parte dei casi per sempre - le nuove leggi in materia impediranno loro infatti di tornare. Noi eravamo al tavolo con Franco Ravera, che del Quelli del ponte Morandi è presidente. E ci raccontava questo episodio: «Dopo un mese dalla tragedia mi hanno consentito di tornare brevemente a casa, per raccogliere alcune cose. Mi guardavo attorno, prima in strada, poi una volta entrato: sembrava di essere a Pompei, la zona come cristallizzata, una fotografia di quello che c'era. Tutto pareva normale, quasi fossimo andati via poche ore prima. Non c'era nemmeno tanta polvere in giro e i pesci del mio acquario nuotavano ancora vivi, forse giusto un po' dimagriti». Ha dato loro una razione extra di mangime, e li ha portati via con sé.

La parola a Franco Ravera

La parola a Franco Ravera

Ecco: ieri sera in via Romagnosi 3 il piacere di una serata conviviale (con la Hunziker che si guardava attorno meravigliata: «Ma che bel posto! Mi chiedo perché non sia mai venuta prima d'ora!») andava a braccetto con il senso del dramma che è stato e con la tensione della necessaria ripartenza. L'elemento tragico è stato rievocato da Paolo Colombo, giornalista di La7, genovese proprio della Certosa, il quartiere di Zêna attorno al Morandi che - come è stato detto - «sta scomparendo. E dobbiamo fare in modo che questo non accada».

Paolo Colombo al microfono

Paolo Colombo al microfono

Ha spiegato Colombo, che per il suo telegiornale sta seguendo da nove mesi la vicenda, giorno dopo giorno: «Io sono un certosino, son nato il 3 settembre 1967. Mi raccontava mio papà che aveva difficoltà a raggiungere mia madre che partoriva nell'ospedale di Sestri Ponente, perché era tutto bloccato: il giorno dopo, 4 settembre, sarebbe arrivato il presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, per l'inaugurazione ufficiale del Morandi. Insomma, la mia storia è intrecciata con quella dell'opera; ed era forse destino che dovessi occuparmene anche professionalmente».

Il giorno del crollo «stavo per partire per le ferie. Mi ha chiamato Enrico Mentana, "devi andare subito a Genova, è successo un disastro". Non ci volevo credere. Qualche minuto prima avevo sentito mia madre al telefono, mi raccontava che c'era l'allarme meteo, tuoni pazzeschi, un temporale furioso, non riusciva nemmeno a scorgere il ponte, come sempre dalla sua finestra. Poi ho visto le prime foto sul sito del Secolo XIX e per almeno mezz'ora sono rimasto paralizzato. Credo di aver pianto: conosco i volti delle persone coinvolte, mio padre aveva una macelleria nel quartiere. Io continuerò a cercare la verità, a spiegare le ragioni profonde di quello che è successo. E sono pieno di orgoglio per essere qui, a una serata come questa».

L'iniziativa è nata spontaneamente, voluta da Paolo Marchi e Claudio Ceroni con Francesca Ricci. «È stato Davide Rampello a metterci in contatto - hanno spiegato i primi due - Antonio Ricci ci ha così invitati nel suo ristorante ad Alassio; siamo andati e abbiamo conosciuto appunto Francesca, sua figlia. Lei ci ha raccontato che lì al Nove avevano ospitato una cena a favore degli sfollati. "Venite a farla anche a Milano", è stata la nostra reazione immediata». Stessi chef, stessi partner, la famiglia Boeri dell’olio Roi e del Taggiasco ExtravirGin di Badalucco e la famiglia Vio dell’azienda vitivinicola e agricola BioVio di Bastia d’Albenga.

L'intervento di Federico Romeo

L'intervento di Federico Romeo

Ieri sera c'era anche Federico Romeo, presidente del municipio Valpolcevera - uno dei due quartieri coinvolti - che ha aiutato molto gli sfollati e si sta impegnando a fondo per far ripartire l'area: «La nota positiva di tutto questo è che si è creata una rete solidale; la comunità si è stretta assieme, abbiamo supportato in tutti i modi possibili chi aveva e ha bisogno. Ringrazio voi, ringrazio Oscar Farinetti che per i primi tre giorni - quando ancora non era arrivata la Protezione Civile - ha fatto in modo di portarci i pasti. Ora dobbiamo pensare a quello che dovrà essere il nostro futuro, con tutte le difficoltà immaginabili e senza annunciare date a caso, come pure è avvenuto. Il ponte era un simbolo dello sviluppo: dobbiamo fare in modo che quest'ultimo non si arresti, e lavoreremo con l'associazione per dare risposte concrete».

Chiude Ravera: «Noi siamo dei sopravvissuti. Ma siamo anche una bella comunità, coesa, e vogliamo rimanere tali. Restituendo quanto abbiamo avuto in questi mesi: tanta solidarietà. Come stasera».

Giorgio Servetto e Marco Visciola

Giorgio Servetto e Marco Visciola

S'inizia con un assaggio di focaccia ligure...

S'inizia con un assaggio di focaccia ligure...

...per poi andare con i piatti veri e propri. Inizia Servetto con due appetizer: Cima alla Ligure e Piscialandrea (tutti i piatti li abbiamo descritti qui)

...per poi andare con i piatti veri e propri. Inizia Servetto con due appetizer: Cima alla Ligure e Piscialandrea (tutti i piatti li abbiamo descritti qui)

Poi Marco Visciola: Tacos Martini, Sotto Ripa, aggiughe ripiene...

Poi Marco VisciolaTacos Martini, Sotto Ripa, aggiughe ripiene...

Acciughe in carpione: acciughe locali, aceto di Sirk, salvia del nostro orto, olive taggiasche, pinoli, maionese di acciuga (Giorgio Servetto)

Acciughe in carpione: acciughe locali, aceto di Sirk, salvia del nostro orto, olive taggiasche, pinoli, maionese di acciuga (Giorgio Servetto)

Erbe di campo e lumachine di mare (Marco Visciola)

Erbe di campo e lumachine di mare (Marco Visciola)

Bottoni di ricciola, grano saraceno e radice di liquirizia (Marco Visciola)

Bottoni di ricciola, grano saraceno e radice di liquirizia (Marco Visciola)

Capra e fagioli: carré di capra, erbe aromatiche del nostro giardino, fagioli di Pigna, scalogno di Calizzano (Giorgio Servetto)

Capra e fagioli: carré di capra, erbe aromatiche del nostro giardino, fagioli di Pigna, scalogno di Calizzano (Giorgio Servetto)

Tra gli scogli una nespola (Marco Visciola)

Tra gli scogli una nespola (Marco Visciola)

Biancomangiare: latte di mandorla, frutti rossi, foglie di frutta (Giorgio Servetto)

Biancomangiare: latte di mandorla, frutti rossi, foglie di frutta (Giorgio Servetto)


Identità Golose Milano

Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

Consulta tutti gli articoli dell'autore