04-06-2013
Come si dice che il successo per un pittore arriva quando gli rubano il primo quadro ormai troppo caro per essere alla portata dei più, così per pesare un evento basta calcolare invidie (in questo caso per Gennaro Esposito, il padrone di casa) e momenti collaterali che da soli non starebbero in piedi. In tal senso la Festa a Vico ha vinto. In corso da domenica l’edizione numero dieci, tra il centro di Vico Equense in alto sulla roccia sorrentina e le sponde e le spiagge, giù in basso, di Marina Equa, oggi celebrerà la terza giornata, quella dei superbig, domani la quarta e conclusiva nel segno della pizza.
Paolo Teverini, lunedì 3 giugno alla Festa a Vico
Alcuni dati sono da brividi e già noti ma a risentirli fanno sempre male. Trent’anni fa eravamo la seconda meta turistica al mondo. Oggi che i turisti per la prima volta hanno superato il miliardo di unità annue (dato 2012), un miliardo e 35 milioni, il Bel Paese è scivolato al quinto dietro dietro Stati Uniti, Spagna, Francia e Cina, che ci ha sorpassati due anni fa. E non è siamo stati fermi. Con 76,7 milioni di stranieri che sono venuti a far vacanza da noi portandoci 32 miliardi di dollari, abbiamo stabilito un nuovo primato azzerando il pessimo dato del 2008 quando scoppiò quella crisi economica che stiamo ancora vivendo.
Il problema è che gli altri corrono mentre noi camminiamo e sovente capita, in qual si voglia settore, fissare un record nazionale e poi scoprire che si è comunque ultimi perché altri si sono migliorati ancora di più. Metafora sportiva ma chiara. Titolo dell’appuntamento: Cucina, enogastronomia e turismo, come attivare un circuito virtuoso? Organizzatore l’Alma Graduate School di Bologna, relazione introduttiva di Max Bergami, professore all’ateneo bolognese. Bei pensieri e belle parole, però io ho trovato imbarazzante che nel 2013 si debba ancora spiegare a un esponente del governo, peraltro (e per fortuna) pieno di buona volontà, cosa sia l’alta ristorazione italiana. In una nazione che, con la Francia, è guida storica in Europa e nel mondo, come India, Cina e Giappone lo sono partendo dall’Asia, tanti ancora pensano siano solo piatti astrusi, fatti strani per giustificare prezzi alti.
Valeria Piccini (da Caino a Montemerano in Toscana) e Gennaro Esposito
1. continua
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a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi