20-06-2017
La seconda Florence Cocktail Week ha dimostrato una nuova vitalità della scena dei cocktail bar fiorentina
La storia narra che tra il 1919 e il 1920 al Caffè Casoni di Firenze il barman Fosco Scarselli ricevette una richiesta insolita. E non da un cliente qualunque, ma da uno dei suoi più prestigiosi, il conte Camillo Negroni: un Americano corretto col gin. Nacque così uno dei cocktail più conosciuti e leggendarial mondo che si prepara a festeggiare i 100 anni (e che fino all’11 giugno è protagonista della iniziativa benefica Negroni Week, promossa da Campari in collaborazione con la rivista americana Imbibe. Qui l’elenco dei locali che aderiscono). Una storia lunga quella di Firenze con la miscelazione che però non guarda solo al passato. Anzi. La seconda Florence Cocktail Week dello scorso maggio ha dimostrato che è in corso un vero Rinascimento della mixology, la scena dei bar è cresciuta e si sta scrollando di dosso un po’ di polvere.
Paola Mencarelli e Lorenzo Nigro: gli ideatori della Florence Cocktail Week
Roberto Prato
Rachele Giglioni con Roberto Prato
ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.
di
Giornalista e scrittrice di viaggio. Ha visitato quasi cento Paesi e ne parla sulle maggiori testate nazionali. Collabora con le riviste Marco Polo e Bell’Europa e per le pagine viaggi de Il Giornale. Online la si trova anche sul portale The Travel News e sul suo blog Viaggiale