06-07-2022
Friedrich Schmuck è nato a Roma, ma – come è facilmente intuibile dal nome – il papà e il nonno erano di Bressanone e tutte le vacanze della sua fanciullezza le ha trascorse all'ombra delle Dolomiti. Poi, a 11 anni, il trasferimento sull'isola in cui è nata la mamma, a Siracusa. Dove a fine 2010 ha aperto il suo Piano B
La storia di successo e di bontà di Friedrich Schmuck, pizzaiolo e panificatore di Piano B a Siracusa, per gli amici Friedi, è iniziata quasi per caso. Caso e coraggio, è giusto aggiungere. Oggi è un nome importante nel panorama della pizza contemporanea, ma quando vi si affacciò, aprendo il locale che tuttora conduce, non aveva per nulla in mente che le pizze sarebbero uscite dalle sue mani e dalla sua sensibilità. E' lui stesso a raccontarci i suoi primi passi nel lavoro che lo ha portato al successo.
«Venivo dall'accoglienza - spiega Schmuck - io e mia mamma avevamo aperto nel 2003 una piccola struttura ricettiva, con otto camere, a Siracusa. Per circa sette anni mi sono occupato del front desk di questa struttura, poi avevo seguito i tre corsi AIS per diventare sommelier, coltivando una grande passione per il vino. La mia idea, aprendo Piano B, era di occuparmi quindi della sala, del far sentire a casa gli ospiti, di coccolarli con le mie proposte nei calici. Poi però, come succede sempre nella vita, è arrivato un imprevisto. Un paio d'anni dopo l'apertura, che risale a fine 2010, il nostro pizzaiolo ci piantò in asso, per seguire altre strade».
Due scorci del locale
«Per i primi tempi - ricorda sorridendo - mi sono messo al pass e cercavo di non fare danni, mettevo la rucola o il prosciutto sulle pizze che dovevano andare in sala! Però sapevo che volevo impegnarmi in prima persona: una prima svolta la feci nel 2013, quando partecipai ai corsi dell'Università della Pizza, un'esperienza che cambiò la mia visione su questo lavoro. Da quel momento in poi mi misi a testa bassa a lavorare, non avrei mai pensato di trovarmi a passare intere giornate in pizzeria a seguire lieviti e impasti, ma non riuscivo più a staccarmene. Ho cercato di fare del mio meglio, senza mai sentirmi arrivato, nemmeno quando iniziarono i primi riconoscimenti».
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di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia