07-11-2016

PizzaUp si fa in due

La rivoluzione della pizza gourmet oggi va negli Emirati per tornare a febbraio al Molino Quaglia

Da oggi, lunedì 7 novembre, a mercoledì si terrà negli Emirati Arabi lo Speciality Food Festival di Dubai dove l’Italia sarà il Paese ospite, presente solo nella giornata inaugurale il ministro delle risorse agricole Maurizio Martina. Questo fa sì che ci sarà anche l’ottavo Italian Cuisine World Summit, che durerà dieci giorni e verrà bissato ad Abu Dhabi dal 18 al 24 novembre, sempre organizzato dal Gruppo Virtuale Cuochi Italiani. In questo mare tricolore troverà posto anche la decima edizione di PizzaUp che Molino Quaglia ha per nove anni organizzato dove ha sede, a Vighizzolo d’Este in provincia di Padova, un comune minuscolo per un progetto che ha rivoluzionato il mondo della pizza.

Si farebbe sera a elencare tutti coloro che passeranno per gli Emirati. Riflettori quindi sul palco di PizzaUp, in particolare nel giorno più significativo, il giovedì quando si succederanno, in tre diverse sessioni, Renato Bosco, Corrado Scaglione, Nicola Cavallaro, Giovanni Marchetto e Gennaro Nasti, insieme a Reif Othman del Play di Dubai. Quindi Beniamino Bilali, Massimo Giovannini, Lello Ravagnan, Antonio Pappalardo e Fortunato Ostacolo saranno invece con Russel Impiazzi del Galeries Lafayette Le Gourmet di Dubai e, infine, Franco Pepe, Simone Padoan, Giulia Miatto e Tony Nicolini, con Gary Rhodes del Rhode Twenty10, sempre di Dubai.

Piero Gabrieli e Chiara Quaglia, gli artefici della rivoluzione di PizzaUp dieci anni fa come adesso

Piero Gabrieli e Chiara Quaglia, gli artefici della rivoluzione di PizzaUp dieci anni fa come adesso

A Piero Gabrieli, che con sua moglie Chiara Quaglia è l’artefice di una svolta che ormai dura da oltre un decennio, abbiamo chiesto di spiegare i motivi e la spinta che ha fatto grande la loro creatura: «PizzaUp® dieci anni fa è stato un segnale di incoraggiamento a tutti i professionisti coinvolti nel mondo della cucina, e a noi per primi a intraprendere un percorso di qualità in termini di ingredienti, tecniche e comunicazione per riscattare tanta della pizza italiana dal cibo spazzatura e farla diventare esempio di un piatto nello stesso tempo popolare, gustoso e salutare. Partendo proprio dai due ingredienti di base senza i quali la pizza non esisterebbe: la farina e il lievito.

«A ripensarci a distanza di 10 anni, quel compito non poteva che spettare a un molino, e con un pizzico di orgoglio direi che non poteva che spettare al Molino Quaglia, fin da allora l'unico in Italia in grado di coniugare la scelta meticolosa del grano sul campo, la compresenza al suo interno di una scuola di impasti e lievitazioni già collaudata e la tecnologia più avanzata d'Europa applicata non solo alla macinazione a pietra del grano tenero, ma soprattutto alla decontaminazione assoluta da muffe e tossine naturali di grande pericolosità per la salute dell'uomo.

«Poi, edizione dopo edizione, PizzaUp® ha condensato l'entusiasmo dalle nuove figure di pizzaioli che, avvicinatisi all'evento e frequentando durante l'anno le attività di Università della Pizza®, hanno dato concretezza ai messaggi e alle tecniche loro trasmessi, costruendo assieme a noi un'alternativa alle "pizze senz'anima" e facendo propri i canoni del Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea, scritto e condiviso dai più influenti giornalisti eno-gastronomi d'Italia nell'edizione del 2012.

«Il decimo anniversario di PizzaUp® arriva dunque in un momento storico diverso da quello nel quale è nata: oggi la pizza italiana contemporanea ha una fisionomia ben precisa, prova ne sono le innumerevoli scimmiottature, ancora una volta "prive di un’anima, di quanti si appropriano di etichette e parole per identificarsi e identificare i propri prodotti con l'aggettivo gourmet senza comprenderne l'idea di fondo e condividere la sensibilità per la ricerca della qualità vera.

«Ecco perché PizzaUp® procederà da quest'anno su un doppio binario: una versione aperta a tutti per divulgare i canoni di una pizzeria che vuole guadagnarsi pari dignità rispetto agli esempi migliori della cucina italiana, partendo da Dubai.

«E una seconda versione, fissata per il 15 e 16 febbraio 2017, nell'Università della Pizza® a Vighizzolo d'Este, riservata in esclusiva ai nostri Petra Selected Partners, per coinvolgerli nel processo continuo di sviluppo tecnico e tecnologico della nostra scuola e spingerli a diventare esempio di qualità nel mondo della pizzeria italiana contemporanea». Il futuro è sempre in marcia.


Mondo pizza

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a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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