13-05-2023

L’ospitalità senza tempo del Santa Caterina, dove da quattro generazioni l’accoglienza è di famiglia

In Costiera Amalftana, la ‘casa’ delle sorelle Gambardella è una dimora d’epoca a picco sul mare, che da oltre un secolo fa innamorare artisti e attori

Era il 1904 quando la famiglia Gambardella apriva

Era il 1904 quando la famiglia Gambardella apriva l’Hotel Santa Caterina di Amalfi, da allora è stato più volte ampliato e rinnovato, conservando il fascino di un tempo

Ascoltando la Signora Ninni raccontare i tanti aneddoti che hanno segnato la storia di questa ‘casa’ sembra di tornare indietro nel tempo. Anna Magnani, Rossellini, Zeffirelli sono solo alcuni nomi dei tanti ospiti famosi che hanno soggiornato qui, nel guest book ci sono anche le firme di D’Annunzio e Caruso. L’ultimo in ordine di tempo è stato Denzel Washington che vi ha alloggiato 40 giorni impegnato nelle riprese di The Equalizer 3, il sequel dell’action movie prodotto da Sony Pictures, con la regia di Antoine Fuqua, girato tra Atrani, Minori e Ravello. “Hillary Clinton era entusiasta dei Tagliolini al Limone del nostro chef”, racconta, “molto prima di lei, abbiamo ospitato Richard Burton ed Elisabeth Taylor, che si innamorarono proprio qui durante le riprese di Cleopatra. È sempre qui che Brad Pitt e Angelina Jolie, in Costiera per le riprese di Mr. e Mrs. Smith (2005), resero pubblica la loro relazione, ma l’elenco è lungo, si diceva. Dopo star come Ingrid Bergman e Catherine Deneuve, in tempi più recenti hanno scelto l’hotel anche Jessica Alba, Eva Mendes, Susan Sarandon, Samuel L. Jackson, Bono Vox, Sting e Tim Roth. A colpire e commuovere la signora Ninni è stato però il ‘complimento’ di Meryl Streep che, intervistata da Vogue America sull’importanza del poco tempo da dedicare a sé stessa, menzionò anche l’hotel: “Per cosa vorrei avere più tempo? Per farmi uno shampoo con tranquillità, fare shopping con le mie figlie e tornare al Santa Caterina di Amalfi”.

Dalle iniziali 6 camere, oggi il Santa Caterina di Amalfi conta 66 camere e suite, che sono un omaggio alle classiche dimore mediterranee, dotate di moderni comfort

Dalle iniziali 6 camere, oggi il Santa Caterina di Amalfi conta 66 camere e suite, che sono un omaggio alle classiche dimore mediterranee, dotate di moderni comfort

È da quattro generazioni che la famiglia Gambardella gestisce l’Hotel Santa Caterina di Amalfi, cinque stelle Lusso, da sempre è il primo albergo ad aprire per la stagione e l’ultimo a chiudere. Ricavato negli spazi di una villa liberty dei primi del Novecento, nasce come un albergo-casa con sole sei camere. Venendo da Salerno e percorrendo la statale Amalfitana, attraverso Vietri sul Mare, Cetara e Maiori, Minori ed Atrani, l’hotel appare con la sua luce, in tutta la sua eleganza, un piccolo gioiello incastonato nelle rocce della Divina, come sospeso, di fronte al golfo di Salerno. A renderlo speciale è il suo lusso discreto, l’invidiabile posizione a picco sul mare, con una discesa privata per accedere direttamente al beach club, e poi i giardini secolari, orti, limonaie e aranceti affacciati sul mare. L’edificio originario venne costruito nel 1880 da Giuseppe Gambardella, ma fu Crescenzo, suo figlio, a ristrutturare la proprietà nel 1904, realizzando le prime sei stanze per gli ospiti. Due generazioni di Gambardella hanno proseguito nell’opera di ampliamento e rinnovamento della struttura alberghiera, fino a arrivare alle attuali 66 camere e suite.

Oggi, a distanza di oltre cent’anni dall’apertura, le figlie di Crescenzo, Giusi e Ninni Gambardella, assistite dai rispettivi figli, dirigono le attività quotidiane dell’albergo affiancate da 200 collaboratori e si occupano di persona di tutto ciò che può rendere piacevole e confortevole il soggiorno dei loro ospiti. “Non lo consideriamo il nostro hotel ma la nostra casa”, continua Ninni “È il nostro posto del cuore”, a cui hanno dedicato le loro vite. È una grande famiglia, quella del Santa Caterina, che detiene il record anche per numeri di anni di servizio dei dipendenti: Giuseppe, il doorman, è con loro da 50 anni, Angelo è andato in pensione dopo 47 anni di onorato servizio, per citare solo alcuni esempi. Ieri, oggi e domani. L’hotel è un sogno in divenire: nel 2018 la famiglia Gambardella ha acquistato a soli 150 metri dall’hotel un insieme di tre ville, “La Villa della Marchesa”, formate da due piccole del 1600 ed una grande costruita negli anni ’50, tutte immerse in un agrumeto a coltivazione biologica e circondate da lecci, ginepri, ginestre e rare piante di bergamotto, grazie ai lavori di ristrutturazione verranno ricavate nuove suite affacciate sul golfo.

Giuseppe Stanzione, originario di Salerno, classe 1978, già 1 stella Michelin al ristorante Le Trabe di Paestum, a capo della cucina del Santa Caterina dal 2019

Giuseppe Stanzione, originario di Salerno, classe 1978, già 1 stella Michelin al ristorante Le Trabe di Paestum, a capo della cucina del Santa Caterina dal 2019

Giuseppe Stanzione, guida con la sua brigata la cucina sia dei due ristoranti, Al mare e Glicine, il gourmet, de La Terrazza, il bar-bistrot e il room service

Giuseppe Stanzione, guida con la sua brigata la cucina sia dei due ristoranti, Al mare e Glicine, il gourmet, de La Terrazza, il bar-bistrot e il room service

Il profumo di mare, di agrumi e di spezie arriva in tavola nei piatti di Giuseppe Stanzione, originario di Salerno, classe 1978, 1 stella Michelin al ristorante Le Trabe di Paestum, a capo della cucina dal 2019, di recente guest chef a Identità Golose Milano. Belli e voluttuosi, i piatti interpretano al meglio la tradizione locale fondata sugli ingredienti eccellenti del territorio, pescando il meglio del giorno dal mare (pescato locale, i gamberetti di nassa e la pezzogna), attingendo agli orti assolati e addentrandosi nell’entroterra per raccogliere le infinite varietà regionali, tra carni e vegetali, serviti poi nei due outlet ristorativi, aperti anche al pubblico. La cucina mediterranea con grande equilibrio tra estetica e gusto è protagonista Al Mare: grigliate di pesce preparate con il pescato del giorno, pizze cotte nel forno a legna, paste fatte in casa dallo chef e piatti freschi di stagione. Piatti prelibati come Gamberi Rossi di Santa Maria di Castellabate profumati al limone, rucola selvatica e burrata; le Bavette agli scampi e le Seppie arrosto ripiene di broccoli e provola.


Propone la cucina tipica della costa e i sapori mediterranei, tra ricerca e innovazione Glicine, il ristorante fine dining: oltre al percorso degustazione, molte le proposte per vegani, vegetariani e celiaci. In accompagnamento, un’attenta selezione di eccellenze vinicole italiane e internazionali, con grande attenzione al territorio campano, per raccontare le mille peculiarità di questa variegata area vitivinicola, senza trascurare le bollicine italiane e francesi. È un must la Tagliatella di Seppia con cetriolo, avocado e limone salato; racconta il sapore della terra l’Uovo e bietolina di campo; indimenticabili i Raviolini del plin al ragù napoletano, salsa di aglio dolce e clorofilla di prezzemolo.

Si gode una vista unica sul golfo e Amalfi seduti ai tavolini del suggestivo Bar- Bistrot, La Terrazza, affacciato sul mare: intimo e discreto gode di una vista unica, oltre i giardini di limoneti e aranceti della proprietà e il mare blu a far da cornice. È l’ideale per un light lunch o dinner, da abbinare a un calice di vino delle migliori etichette o ai signature cocktail. 

A pochi passi dall'hotel ci sono le suite di Villa della Marchesa

A pochi passi dall'hotel ci sono le suite di Villa della Marchesa

Le suite di Villa della Marchesa, immerse tra immerse tra aranceti, glicini e buganvillee, offrono agli ospiti la possibilità di usufruire di tutti i servizi dell'hotel

Le suite di Villa della Marchesa, immerse tra immerse tra aranceti, glicini e buganvillee, offrono agli ospiti la possibilità di usufruire di tutti i servizi dell'hotel

Tutte diverse, le eleganti suite di Villa della Marchesa, si trovano ad appena 150 metri dal Santa Caterina

Tutte diverse, le eleganti suite di Villa della Marchesa, si trovano ad appena 150 metri dal Santa Caterina

Tutte diverse, romantiche e immerse tra aranceti e buganvillee, le 66 camere, sono un omaggio alle classiche dimore mediterranee: gli interni impreziositi da pezzi d’antiquariato dell’Ottocento, Maioliche di Vietri, piastrelle in ceramica dipinte a mano, e da stanze da bagno con rivestimento in marmo e maiolica. Tra le più belle, è immersa in un boschetto di aranci e limoni, la Suite Follia Amalfitana che regala una suggestiva panoramica sulla Costiera: il salotto è illuminato da ampie vetrate, il pavimento è in ceramica color smeraldo; la piscina privata a sfioro riscaldata chiude il cerchio. Molto romantica la Suite Chalet Giulietta e Romeo, che si apre su una terrazza circolare, con vista sul mare e giardino privato con piscina a sfioro riscaldata. Sono tutte uniche anche le suite di Villa della Marchesa, che offrono agli ospiti la possibilità di usufruire di tutti i servizi ristorazione, room service e SPA, un piccolo gioiello per la remise en forme (la Gym è scavata nella roccia) dove provare il massaggio al limone “Oro di Amalfi”, panacea per il corpo e lo spirito.


Hôtellerie

Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.

a cura di

Elisabetta Canoro

Giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di AD Architectural Digest italia e Panorama. Autrice di guide e di libri editi da WhiteStar e Marco Polo

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