25-05-2015

La prima volta dell'Ecuador

La nazione sudamericana ha deciso di debuttare con un proprio padiglione a Expo Milano 2015

I colori tipici dei tessuti dell'Ecuador adornano

I colori tipici dei tessuti dell'Ecuador adornano il padiglione del paese Sudamericano

Non è certamente uno dei più imponenti o grandi: però il padiglione dell'Ecuador è una bella e importante novità per questa edizione di Expo Milano 2015, in quanto si tratta della prima volta in cui il paese sudamericano ha deciso di investire sull'Esposizione per partcipare con un proprio spazio indipendente. "Discover OuR-Evolution" è il tema, il concetto, che anima questo coloratissimo parallelepipedo, che cattura per i suoi toni sgargianti lo sguardo dei visitatori che passeggiano sul Decumano. 

Il tema dell'evoluzione ha un significato particolare e speciale per l'Ecuador, che infatti può vantare nel proprio territorio anche le straordinarie Isole Galapagos, cioè il luogo dove Charles Darwin iniziò a sviluppare la sua teoria evolutiva. La grande ricchezza naturale del celebre arcipelago non è però un esempio unico: questo paese è infatti caratterizzato da una grandissima biodiversità, derivante dal suo essere situato in una posizione particolarissima, all'incrocio tra la linea equatoriale e la cordigliera delle Ande. 

Lo spazio espositivo del padiglione è tagliato da una linea rossa che richiama l'Equatore, che attraversa lo stato e gli ha dato il nome

Lo spazio espositivo del padiglione è tagliato da una linea rossa che richiama l'Equatore, che attraversa lo stato e gli ha dato il nome

Ma l'Ecuador è anche un esempio di grande integrazione tra gruppi etnici diversi e attraverso la visita nel padiglione di Expo ci viene ricordato come il paese sia riuscito a promuovere il rispetto per le differenze, la pace sociale, l'uguaglianza, grazie a una politica illuminata, basata sull'istruzione, sull'innovazione e sul Buen Vivir. Questo concetto, elemento sostanziale della nuova Costituzione ecuadoriana (approvata nel 2008) e della politica del presidente Rafaèl Correa, deriva direttamente da un'idea degli indios che abitavano queste terre, e che loro chiamavano Sumak Kawsay. Oggi si traduce in un modello che promuove relazioni più sostenibili con la natura e tra gli esseri umani, alternative al consumismo.

L'Ecuador, per presentarsi al mondo attraverso Expo, ha scelto di proporre un percorso attraverso le quattro grandi regioni in cui si divide il suo territorio: l'Amazzonia, le Ande, la costa pacifica e le isole Galapagos. Il padiglione racconta al visitatore queste quattro aree attraverso uno spazio interattivo che si compone di molti video e di alcuni espositori che contengono i prodotti alimentari più tipici del paese, come i gamberi e il tonno che arrivano dalla costa, il cacao e il caffè dalle regioni amazzoniche, o la famosa rosa ecuadoriana che viene coltivata nella regione andina e che ha tra le sue particolarità quella di poter crescere fino all'altezza di due metri. 

Invece davanti al padiglione per i sei mesi di Expo si potrà scorgere la mascotte dell'Ecuador ispirata all'uccello "Sula piediazzurri", specie unica proveniente proprio dalle Galapagos.

Le banane sono uno dei prodotti tipici della costa equadoriana e vengono proposti al pubblico in questi speciali espositori che permettono anche di cogliere l'aroma delle varie materie prime 

Le banane sono uno dei prodotti tipici della costa equadoriana e vengono proposti al pubblico in questi speciali espositori che permettono anche di cogliere l'aroma delle varie materie prime 

La parte gastronomica del padiglione non è molto sviluppata, lo spazio dedicato al ristorante è piuttosto piccola, ma dalla cucina escono comunque diversi piatti molto rappresentativi della tradizione ecuadoriana, come i Tamales (un composto a base di formaggio, uova e mais cotto in una foglia di mais) o il Ceviche. Una volta al mese l'organizzazione del padiglione dell'Ecuador proporrà invece in città degli appuntamenti chiamati "Ecuador Exquisito", che avranno come ospiti chef locali di fama internazionale.


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a cura di

Niccolò Vecchia

Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare 
Instagram: @NiccoloVecchia

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