08-06-2015
Di fronte all'ingresso del padiglione slovacco si possono ammirare degli ingrandimenti delle famose Teste dello scultore barocco Franz Xaver Messerschmidt, create alla fine del diciottesimo secolo a Pressburg, oggi Bratislava
Un Paese dinamico e variopinto che con il proprio padiglione offre, in uno spazio concentrato, un percorso articolato e completo: la partecipazione della Slovacchia a Expo Milano 2015 si fonda sui pilastri della varietà storica, culturale, naturale, e della sinergia simbiotica dei diversi ambienti. Come provvedere all’energia per la vita? La Slovacchia risponde con la biodiversità: anche all’interno dell’ecosistema agricolo, in un paese conosciuto per gli sterminati campi di grano, coesistono tutti i molteplici aspetti della filiera alimentare, dalle piccole fattorie ai grandi impianti energetici. Il titolo scelto dalla Slovacchia per il suo padiglione è “Recharge yourself” (ricaricati): questa idea di energia si articola in due parti: la prima, chiamata direttamente Recharging Zone, è la zona relax esterna in cui campeggia un pilone di energia, dove i visitatori possono fare una pausa e ricaricare gli smartphone, scarichi tanto quanto gli esseri umani dopo una giornata su e giù per il Decumano.
La cosiddetta Venere di Moravany: è una statuetta in avorio di mammut datata attorno al 22.800 a.C.
Il ristorante Andy Warhol del padiglione slovacco
Linea diretta con l'Esposizione Universale 2015
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia