05-01-2020
Quasi un riso in cagnone, sedano rapa, pino mugo e cardoncello: il piatto dell'inverno di Giacomo Lovato
Pietanza tipicamente invernale dall'importante apporto calorico, particolarmente indicata per i climi freddi e rigidi, il Riso in cagnone è un antichissimo primo piatto di origine contadina, tipico del Piemonte, ma ampiamente diffuso anche in Valle d'Aosta e, in generale, in tutte le vicine zone di montagna. La ricetta originale, a base di pochi e semplici ingredienti, quali riso, aglio, formaggio e burro, prende il nome dal lemma dialettale "cagnun" che significa larva d'insetto, riferendosi all'aspetto che assumono i chicchi di riso dopo la lessatura. Nella mia interpretazione gourmet e contemporanea, il piatto è stato alleggerito, sostituendo in parte il riso con il sedano rapa, e arricchito, come in un sottobosco alpino, con il sapore dei funghi e le note balsamiche e inconfondibili del pino mugo.
Quasi un riso in cagnone, sedano rapa, pino mugo e cardoncello
Ricetta per 4 persone
Lo chef Giacomo Lovato
Per il riso
200 g di riso Carnaroli Riserva San Massimo 100 g di sedano rapa 600 g d'acqua 150 g di Parmigiano Reggiano 45 g di burro 3 g di rosmarino 4 gocce essenza di pino mugo Sale fino q.b.
Per la polvere di fungo cardoncello
100 g di funghi cardoncelli secchi
Per il croccante di fungo
300 g di funghi cardoncelli freschi Olio EVO q.b. Sale q.b.
Per il brodo ristretto di fungo
70 g di funghi cardoncelli secchi 1 l di acqua Sale q.b.
Per la finitura
12 foglie di nasturzio 12 rametti di millefoglie
La sala del ristorante Snowlfake
In un pentolino tostare a secco e senza grassi il riso con il sale. Una volta tostato, bagnare con l’acqua e, mescolando, aggiungere il sedano rapa tagliato a brunoise. Cuocere per 14 minuti. Quando il riso è cotto toglierlo dal fuoco e mantecare con burro, Parmigiano Reggiano, rosmarino e l’essenza di pino mugo.
Frullare i funghi cardoncelli secchi fino a ridurli in polvere, passare poi la polvere al colino fine.
Per il croccante di fungo cardoncello
Tritare i funghi cardoncelli freschi con il tritacarne, saltarli in padella con poco olio, fino a rosolarli e renderli croccanti. Aggiustare di sapore aggiungendo sale.
Per il brodo ristretto di fungo cardoncello
Mettere i funghi cardoncelli e l’acqua in un sacchetto sottovuoto da cottura, cuocere in forno a vapore per 40 minuti a 100°C. Togliere dal forno, filtrare attraverso un colino fine e mettere a ridurre fino a ottenere un liquido denso. Aggiustare di sapore aggiungendo sale.
Impiattamento
In una fondina porre due cucchiai di riso, spolverarlo con la polvere di fungo, coprire col croccante di fungo cardoncello, decorare con le foglie di nasturzio e di millefoglie e, infine, versare ai lati del riso il brodo ristretto di funghi.
di
Classe 1990, diplomato ad ALMA e cresciuto con esperienze da Carlo Cracco e Claudio Sadler, è diventato l'executive chef dello Snowflake del Principe delle Nevi di Cervinia (Aosta), dopo esserne stato sous chef con Federico Zanasi. Da giugno 2021 è l'executive chef del ristorante gastronomico Borgia -Milano
Tagliolini fatti a mano cotti in brodo di trota affumicata, cipolla, uova di trota e cerfoglio: uno dei piatti signature di Giacomo Lovato, giovane chef varesino del ristorante Borgia a Milano
Riso alle erbe di mare e limone bruciato - Foto AC
Cavolfiore, liquirizia, pinoli e aneto è il Piatto del 2023 di Giacomo Lovato, chef del ristorante Borgia, a Milano
Antipasti, primi piatti, zuppe, portate vegetali, pesce e carni, ma anche la pizza, i lievitati, i dolci da credenza e irresistibili dessert per impressionare i vostri ospiti, o semplicemente per sperimentare in cucina: si può fare con le migliori Ricette d’autore