Dopo una giornata di sci, arrivare all'Hotel Principe delle Nevi di Cervinia funziona meglio di un massaggio o di una sauna. L'atmosfera di rilassata eleganza dell'albergo permette di sentirsi immediatamente a proprio agio, una volta tolti gli scarponi e indossati abiti più adatti a una cena. Perché uno dei motivi di interesse rappresentati da questo hotel, aperto non molti anni fa dall'italo-scozzese James McNeil insieme alla sua compagna norvegese Kristin Gynnild e all'imprenditore israeliano Sefi Vigiser, è il ristorante.
Per qualche stagione lo ha guidato Federico Zanasi, ex secondo di Moreno Cedroni, oggi executive chef di una delle più interessanti novità della stagione, Condividere a Torino. Quando Zanasi ha lasciato, è arrivato il turno di Giacomo Lovato, fino ad allora sous chef. Classe 1990, diplomato ad ALMA e cresciuto con esperienze da Carlo Cracco e Claudio Sadler, Lovato si è dimostrato da subito pronto per questa sfida. Che prevede sia la gestione di tutta la ristorazione dedicata ai soli clienti dell'hotel, sia la proposta del ristorante gastronomico. Con il quale interpretare una cucina che parta dalle tradizioni della montagna per contaminarsi con le tendenze gourmet internazionali.
Oltre alla carta sono presenti anche due menu degustazione: uno più legato al classicismo montanaro, uno che permette allo chef di esprimere tutta la sua creatività. Che ad esempio convince quando gioca con i toni balsamici di Quasi un riso in cagnone (Risotto, sedano rapa, pino mugo, rosmarino e estrazione di funghi). In cantina quasi 350 referenze, principalmente italiane.
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Ristorante con camere
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Giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose - twitter @niccolovecchia