27-05-2007
Goloso Marconi
Sasso Marconi (Bologna) Il Marconi a Sasso Marconi, un ottimo motivo per spezzare il viaggio tra Milano e Roma o l’Adriatico, un ristorante con un passato scritto, a partire dal 1983, dai genitori di Aurora e Massimo Mazzucchelli, lei in cucina con il suo amore e lui in sala, amore appresso pure il fratello perché qui la base è famigliare anche se Aurora, fedele al nome che porta, ha impresso tutt’altra marcia e direzione al locale. Questo è stato a lungo un indirizzo di pesce alle spalle di Bologna, casello autostradale di riferimento quello di Sasso Marconi. Da lì si segue il Reno in direzione del capoluogo, l’insegna è sulla destra dopo pochi chilometri, con un parcheggio e un prato con giochi per i bimbi, splendida opportunità per poter finire un pasto in pace. La singolarità legata al Marconi è tutta nella vocazione della cuoca. In un’epoca che vede tanti suoi colleghi aprire le loro carte al mare, lei, senza rinnegare quando cucinato dai suoi, crede molto nella terra. All’inizio non è stato facile perché tanti si aspettavano trionfi pesciolosi, stile Romagna, e si ritrovavano sì il pesce ma pensato. Alcuni hanno mollato il colpo, altri hanno apprezzato il nuovo. Oggi c’è una menù vegetariano, uno di carne e un terzo di pesce, ci sono buone birre e ottime bollicine vinose, Lambrusco compreso, c’è la possibilità di farsi ritappare la bottiglia non finita per portarsela via e ci sono le proposte alla carta, elencate secondo l’ingrediente principale, seppia, gamberi, il prato (alias lumache), manzo, coniglio, fusilli, tortelli (ottimi come il Vialone Nano allo sherry), maialino (che buono il filetto coi pistacchi), capra (il suo latte, è un dessert), miele... .
MARCONI via Porrettana, 291 SASSO MARCONI
Telefono: 051.846216 Chiusura: domenica sera e tutto lunedì
Prezzi medi: antipasti 13 euro; primi 14; secondi 22 e dessert 9 euro Menu degustazione: 45, 50 e 60 euro
Coefficiente di difficoltà: sufficiente, cucina d'autore
Cibi Divini
I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it