22-07-2023
Federica Boffa ha preso in mano le redini della Pio Cesare
Federica Boffa sorride sempre e ha le idee chiare: lavorare in Pio Cesare e seguire la traccia lasciata dal padre Pio Boffa, cercando continuamente di aggiornarsi e di stare al passo con i tempi, con vini che abbiamo la capacità di trasmettere la tradizione delle Langhe e, nel contempo, siano sempre moderni.
Difficile? Forse, ma lei di certo non si fa intimorire dalle sfide. «Abbiamo circa 80 ettari vitati, in particolare nelle zone del Barolo e del Barbaresco, ma anche in Alta Langa e poi nei colli Tortonesi per il Timorasso. Il tutto per una produzione che si aggira attorno alle 450mila bottiglie, dove il Barolo Pio Cesare arriva a 40mila».
Un'immagine della cantina storica
Il Sauvignon Blanc, che si chiama semplicemente Blanc, annata 2022, è da giugno sul mercato nazionale e internazionale in tiratura limitatissima: «Abbiamo piantato questo vitigno nel 2004, successivamente abbiamo aumentato gli ettari. Fino al 2021 il vino è stato lavorato solo in acciaio, mentre dal 2022 abbiamo iniziato a utilizzare un po’ di legno». La fermentazione e il successivo affinamento sono avvenuti in parte in acciaio inox ed in parte in barriques di rovere francese, di legno nuovo solo per un 50%, per aumentare la struttura, il carattere e la longevità del Blanc.
Una foto di qualche anno fa: Cesare, Pio Boffa, Federica e Augusto
Si passa poi ai rossi, con la Barbera Superiore Fides 2021. «Prima utilizzavamo un terreno a Serralunga – spiega Federica Boffa – poi però la vigna si è ammalata, allora abbiamo puntato su Vigna Mosconi. L’affinamento è di 18 mesi in legno, principalmente in botte grande». In questo caso l’acidità tipica della Barbera riesce a trovare un ottimo equilibrio, conferendo una perfetta bevibilità al vino ma anche una piacevole prospettiva».
Il vigneto a Serralunga d'Alba, nel Barolo
Il Barolo Pio Cesare arriva da 5 Comuni differenti, ma principalmente dal Comune di Serralunga: un vino che rispecchia la classicità della cantina, ma senza cedere a pesantezza e a eccessiva struttura.
Ma Federica Boffa, come detto, non si ferma. «Abbiamo appena iniziato i lavori per la cantina nuova, e una zona sarà dedicata esclusivamente ai vini bianchi». Rispettando la tradizione, ma anche guardando al futuro. Sempre con un sorriso.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
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