Ciccio Sultano
...una semplice insalatadi Stefano Baiocco
Dall'Italia «Ho 4 locali sulla stessa via. Il mio polo del gusto napoletano e la mia idea di sostenibilità d'impresa»
I fratelli Marzotto: Nicolò, Stefano, Gaetano e Luca. Santa Margherita Gruppo Vinicolo è la più importante azienda vitivincola di proprietà di una famiglia in Italia per fatturato
«Fare qualità anche con i grandi volumi è possibile. È questo il nostro obiettivo». Stefano Marzotto, in tal senso, ha le idee molto chiare, e soprattutto vuole superare il pregiudizio secondo il quale dietro ai grandi numeri si celi un livello non adeguato dei vini.
Una dimostrazione di quanto affermato da Marzotto, amministratore delegato di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, arriva anche dal riconoscimento ottenuto come più importante azienda vitivinicola familiare d’Italia per fatturato: nella classifica generale, infatti, l’importante realtà dei Marzotto si colloca al sesto posto complessivo, ma è la prima delle imprese familiari.
La cantina di Santa Margherita, nella sede principale
In totale, il gruppo ha una produzione media annua di 28 milioni di bottiglie. Tradotto: ogni giorno, in oltre 90 Paesi del mondo, Italia compresa, venivano stappate oltre 77mila bottiglie prodotte da Santa Margherita Gruppo Vinicolo. Il polo vitivinicolo della famiglia Marzotto ha chiuso il bilancio 2022 attestandosi a 260,4 milioni di Euro di fatturato, con un ulteriore incremento del 18% sui risultati record del 2021.
La mappa della presenza del gruppo in Italia
La volontà era quella di valorizzare l’agricoltura, anche tramite la tecnologia, ma tenendo la natura come valore fondamentale, da preservare.
Stefano Marzotto, amministratore delegato di Santa Margherita
Cannibalismo imprenditoriale? No, una scelta di investimenti. «Stiamo iniziando a raccogliere i frutti – continua Marzotto - dal 2005 al 2022 abbiamo investito 380 milioni di euro. In assoluto investimenti molto importanti, ancora di più nel mondo del vino, con la gestione di 820 ettari tra produzione e conduzione. Solo in Franciacorta sono 240 ettari. Abbiamo investito in tecnologia, per ottenere il meglio dai terroir. È stato sicuramente un percorso impegnativo, lungo: nel 2005 avevamo un fatturato di 67,7 milioni di euro, oggi siamo a 260 milioni».
Una bella immagine dei vigneti di Kettmeir in Alto Adige
Per brindare a questi risultati, un calice di Prosecco Superiore Docg Rive di Refrontolo. «Abbiamo rinunciato a quantitativi a favore della qualità – spiega Marzotto – siamo a circa 106 quintali ettaro di produzione e dall’anno scorso siamo anche biologici». Si tratta di un metodo charmat lungo, che riesce ad esprimersi con buona intensità, fragranza, ma anche buona profondità. Un brindisi anche in vista del futuro.
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Beniamino Garofalo, il secondo da destra, insieme ai fratelli Marzotto
La presentazione dell'annata da parte del Consorzio Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo