28-03-2021
Gabriele Gorelli, toscano di Montalcino, 418° "Master of Wine"
The Institute of Masters of Wine di Londra è la più prestigiosa organizzazione dedicata alla conoscenza e al commercio del vino. Un percorso che dura teoricamente 3 anni ma le difficoltà di rispettare tutte le scadenze d’esame, di solito, fanno allungare il traguardo, anche di qualche anno. Il Master of Wine è considerato il massimo esperto in materia perché ha una conoscenza impeccabile di viticoltura, enologia ma anche competenze commerciali e di marketing. Da qualche settimana, con grande orgoglio, l’Italia ha il suo primo Master of Wine: Gabriele Gorelli, il 418° di sempre. Classe 1984, nato e cresciuto a Montalcino, una laurea in Lingue, un nonno produttore di Brunello che gli ha trasmesso la passione. Nel 2004, grazie alla passione per il marketing del vino, fonda la sua agenzia di design, specializzandosi in comunicazione visiva di vini pregiati. Nel 2015 costituisce la KH Wine, una società di consulenza per vendita e marketing del vino e, contemporaneamente, decide di iniziare il complicatissimo cammino di Master Of Wine. Gli elevati costi di iscrizione, i viaggi e le bottiglie da acquistare e conoscere non lo fanno desistere. Certo, il pendolarismo a Londra nel tempo cambia le sue prospettive: «Se studiare, degustare e viaggiare sono da sempre le mie passioni, pensare di diventare Master of Wine era una sfida totalizzante. Nel 2018, a un mese dall’esame, sono diventato papà. Con la mia compagna, Azzurra, abbiamo assolto al ruolo di genitori in mezzo a tanti impegni professionali: non è stato semplice ma utile a farmi comprendere che le priorità della vita possono essere capovolte all’improvviso». Programmazione e metodicità assoluta sono elementi essenziali per affrontare questo percorso di esami teorici e pratici (più tesi finale). Occorre anche avere un mentore a sua volta Master of Wine: nel caso di Gabriele è un ragazzo del Kent, di origini cipriote. Racconta Gorelli: «Quand’ho iniziato il corso di studi ero motivato dalla sfida, in primis con me stesso. Già ai primi corsi da sommellier mi galvanizzavano i test alla cieca: studiavo e degustavo incessantemente. Ho vissuto a Londra con due ragazzi italiani, un veneto e un siciliano, entrambi preparatissimi sul vino, tutti iscritti al MW. Grandi amici dai quali ho imparato tantissimo: il confronto e lo studiare insieme è stato fondamentale per il Master».
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.