Alessandro Perricone
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Dall'Italia Sempre più viaggi di gusto! Cosa ci ha spiegato il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023
La Cantina Scacciadiavoli si trova sulla strada statale SR316 a Motefalco (Perugia)
Il vitigno simbolo del terroir umbro è senza dubbio il Sagrantino. Siamo a Montefalco, uno dei borghi più belli del Paese, il comune in cui l’azienda Scacciadiavoli presidia le colline fin dal 1881. Il nome non è frutto della fantasia umana. Si dice infatti che Scacciadiavoli fosse un abitante del borgo e di professione facesse l’esorcista. Un giorno, casualmente, gli venne affidata una donna posseduta dal demonio. L’uomo tentò di curarla con i suoi unguenti magici, ma senza alcun successo. Allora decise di farle bere dell’abbondante vino rosso prodotto su quelle colline, e la ubriacò. Lo stratagemma funzionò: la donna fu liberata e, in onore di quest’uomo, l’intero territorio agreste venne battezzato Scacciadiavoli. A fine Ottocento, il principe Ugo Boncompagni Ludovisi dette vita a un’azienda vitivinicola dal forte imprinting francese. Fece impiantare 100 ettari di vigneti allevati a guyot con Sangiovese, Malvasia e Trebbiano Dorato. Nel 1954 cedette l’attività alla famiglia Pambuffetti di Foligno, importanti imprenditori agricoli, tuttora proprietari della tenuta e operativi con la quarta generazione. È una delle cantine storiche dell’Umbria, 130 ettari di cui 40 vitati declinati per lo più a Sagrantino e Montefalco rosso (ossia vigneti di Sangiovese e Merlot), oltre a una piccola superficie dedicata al Trebbiano Spoletino. Un’azienda distribuita sul territorio italiano e presente nei principali mercati di riferimento esteri. Il prodotto bandiera è senza dubbio il Montefalco Sagrantino docg, riconoscimento di denominazione recente, anno 1992. È un vino che esprime la mediterraneità di quel terroir, a tratti potente, teso senza mai perdere di vista l’eleganza che permane in ogni sorso.
La famiglia Pambuffetti
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
L'executive chef di Radici, Daniele Auricchio
Il dolce della terra: gelato al tartufo nero, mousse di patate dolci, rape rosse
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo