09-03-2020
I vigneti di Zuccardi - Valle de Uco, sullo sfondo la maestosa Cordigliera delle Ande
Dopo il racconto di CARNE, il format (argentino) dello chef (argentino in Francia) primo al mondo per la The World's 50 Best Restaurants, ossia Mauro Colagreco (leggi CARNE: l’hamburger utopico di Mauro Colagreco a Buenos Aires), Giovanna Abrami ci porta ancora nel Paese sudamericano, alla scoperta di un'altra eccellenza: Zuccardi - Valle de Uco, eletta miglior cantina vinicola al mondo dalla The World’s 50 Best Vineyards 2019. In un caso e nell'altro, c'è anche un po' d'Italia: Colagreco ha origini abruzzesi, gli Zuccardi invece irpine.
La storia della cantina Zuccardi - Valle de Uco parla principalmente di due cose: di un luogo e delle persone che vi vivono e lavorano. Ce lo racconta già il nome stesso: Zuccardi è il cognome di una famiglia (tre generazioni di produttori di vino, di origini campane) e Valle de Uco è la zona vinicola in cui questa famiglia produce vino. E ce lo confermerà Sebastián Zuccardi durante la nostra visita: “El vino es lugar y gente” ci ripeterà più di una volta.
Sebastián Zuccardi e le vasche di cemento tronco coniche disegnate da lui stesso. Ci sono voluti sei anni di lavoro e ricerca con la sua squadra di agronomi per progettare queste vasche, brevettate Zuccardi
Circoscritta dai fiumi Tunuyàn e Las Tunas, la Valle di Uco si è formata a seguito di un progressivo accumulo di sedimenti clastici portati dalle acque dei fiumi in piena che, nel corso dei millenni, hanno depositato a valle enormi quantità di sassi, pietre, detriti, massi, creando un suolo estremamente eterogeneo e ricco di calcare. Un clima secco e semidesertico - il cui calore è mitigato dalla brezza che scende dalle Ande -, appena 200 mm di pioggia all’anno e 360 giorni di sole, escursioni termiche tra il giorno e la notte che variano, a seconda delle zone, dai 10° ai 30°C.
Zuccardi - Valle de Uco in inverno
Il Malbec coltivato nella tenuta Piedra Infinita
Zuccardi - Valle de Uco. Fu necessario rimuovere più di mille camion colmi di pietre per poter piantare il primo vigneto nella tenuta Piedra Infinita
Su questo appezzamento, la tenuta (finca in spagnolo) Piedra Infinita, nel 2013, la famiglia Zuccardi inizia a costruire la nuova cantina che verrà inaugurata - dopo tre anni di studi, progettazioni, disegni e lavori- nel 2016. Dopo appena tre stagioni, Zuccardi - Valle de Uco è stata eletta migliore cantina al mondo, secondo la classifica The World’s 50 Best Vineyards 2019.
"Pietra è pietra:/ lega di solitudine, spazio e tempo, / ormai grandezza, oblio immemorabile./ L'uomo vuole amare la pietra, / il suo fragore di scorza /dura: il suo sangue lo respinge./ E tuttavia qualcosa in lui adora quella perfezione inerte". I versi del poema Piedra Infinita di Jorge Enrique Ramponi, incisi su una parete della cantina.
Zuccardi - Valle de Uco. Come il nome del luogo fa parte di quello dell’azienda, l’architettura di quest’ultima è parte del paesaggio circostante, in una comunione che è totale e non può lasciare indifferenti
Definita di una bellezza “sovrannaturale” dalla rivista Great Wine Capitals (che nel 2017 le ha conferito la medaglia d’oro per il suo disegno, nella categoria “Best of… Architecture and Landscapes”) la struttura è un monumento costruito dalla famiglia Zuccardi in omaggio alla Cordigliera: «Fin dall’inizio volevamo fare una struttura che non fosse in competizione col luogo, ma che ne diventasse parte e che costituisse un tributo alle Ande che gli fanno da sfondo», spiega Sebastiàn.
Welcome to Zuccardi - Valle de Uco. L'architettura della cantina, un omaggio alla Cordigliera delle Ande, è stata premiata dall'associazione Great Wine Capitals nel 2017 con la medaglia d'oro
L'enorme masso, lasciato nel posto in cui fu trovato, attorno al quale è stata costruita la sala di affinamento delle bottiglie
Guillermo Rigattieri, artista mendozino, ha disegnato questa installazione che orna una delle due sale di degustazione, posta sopra la sala di affinamento delle bottiglie. Un seme, posto sotto la cupola, rappresenta il vitigno, attraverso cui passa un fascio di luce artificiale che, attraverso un buco nel pavimento, arriva a illuminare l'enorme pietra nella sala sottostante. Il territorio che viene illuminato - letto, interpretato ed espresso - attraverso il vitigno
Il portone di ingresso di Zuccardi, realizzato dall'artista mendozino Roberto Rosas
All’interno della cantina filtrano anche la Cordigliera e il territorio, attraverso il materiale che Sebastiàn ha scelto per la vinificazione delle sue uve: il cemento. Cemento nudo - non vetrificato e quindi con una migliore porosità - costruito a partire dal materiale del luogo: pietre, sabbia, acqua della tenuta. Scelta tecnica che parla anche della cultura e della storia della regione e degli uomini che per primi vi iniziarono a produrre vini: «Non c’è nulla di nuovo in quello che stiamo facendo - ci spiega Sebastián - Negli anni ’30 gli immigrati italiani, nelle cantine, usavano grandi vasche di cemento per la vinificazione; pure mio nonno all’inizio usava cemento, questa scelta è un ritorno alle origini, un back to the future, ma con una maggiore consapevolezza data anche dalla scelta di costruire le vasche di cemento utilizzando solo il materiale del luogo, per creare una connessione ancora più profonda tra il territorio e gli spazi in cui avviene la vinificazione».
Alberto "Tito" Zuccardi, il nonno di Sebastián, originario di Avellino. Nel 1963 piantò i primi vigneti a Maipù (Mendoza). A destra, uova di cemento a Zuccardi - Valle de Uco. La Cordigliera entra in cantina anche grazie all'uso del cemento costruito col materiale del luogo
Il veicolo per esprimere il territorio tuttavia è il vitigno, in questo caso il Malbec: «Il Malbec ha sviluppato un tale adattamento al territorio che credo si possa dire che qui a Mendoza accade con questa varietà quello che accade con il Pinot Nero in Borgogna, con il Nebbiolo nel Barolo, il Sangiovese in Toscana: la varietà diventa trasparente nel proprio territorio elettivo, permettendo di esprimerne ogni sfumatura».
Dopo essersi laureato in agronomia presso la Facultad de Ciencias Agrarias UNCuyo di Mendoza (scelta che oggi giudica fondamentale rispetto all'alternativa di studiare enologia perchè «il vino si fa nel vigneto»), Sebastián Zuccardi inizia un periodo di formazione di 7 anni durante i quali lavora in diverse cantine in tutto il mondo: Spagna, Italia, Portogallo, Francia, Stati Uniti, Cile per aprire la propria testa, imparare, condividere e capire quello che voleva fare nel suo Paese. Durante questo tempo capisce che il futuro è nel luogo: «Borgogna, Barolo, Toscana: non si parlava mai della varietà in sé, il vitigno era sempre solo un mezzo per esprimere il territorio»
A sinistra: nessun uomo aveva mai coltivato su questi suoli. Nel passato, la frontiera imposta agli agricoltori della zona era stata la pietra presente. Nella tenuta Pietra Infinita nasce il Malbec Piedra Infinita. A destra, la vendemmia 2016 ha ricevuto i 100 punti di Robert Parker - The Wine Advocate. Fermentazione in vasche tronco-coniche di cemento su lieviti indigeni. Affinamento in cemento e in barrique francesi
A sinistra, Aluvional 2015. Uve (Malbec) provenienti dal vigneto posto nel cono alluvionale più vicino alla Cordigliera, caratterizzato da massi molto grandi coperti di calcare. Meravigliosa espressione del territorio. la supremazia del terroir sul vitigno, espresso anche dalla scelta, per alcuni vini, di non riportare il vitigno in etichetta, ma il nome della tenuta - qui Paraje Altamira - o il tipo di suolo - "Aluvional"
Chardonnay Q 2018 ("Q" sta per quality). Altitudine del vigneto 1200-1400 mt. Fermentazione in cemento con lieviti indigeni. Affinamento sulle fecce in barrique e anfore di cemento. Elegantissimo
Luis Gutiérrez, degustatore di The Wine Advocate per l’Argentina, ha motivato il punteggio a tre cifre sostenendo che il lavoro di Zuccardi nel 2016 ha raggiunto “un livello di perfezione stratosferico. La simmetria e l’eleganza di questa vendemmia - ha scritto Gutiérrez - è realmente affascinante, tutto sembra essere al posto giusto, c’è un’armonia grandiosa, i suoi profumi sono puliti e puri». Il Malbec Piedra Infinita 2016, secondo Gutiérrez, «combina potenza ed eleganza, energia e raffinatezza. Credo sia il miglior vino che Zuccardi ha prodotto fino ad ora - ha commentato - Per questo si è meritato un punteggi a tre cifre».
La nostra Giovanna Abrami e Sebastián Zuccardi
El vino es lugar y gente.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
nata a Milano da madre altoatesina e padre croato cresciuto a Trieste. Ha scritto (tra gli altri per Diario e Agrisole) e tradotto (tra le altre cose: La scienza in cucina di Pellegrino Artusi) per tre anni dall’Argentina dove è tornata da poco, dopo aver vissuto tra Cile, Guatemala e Sicilia. Da Buenos Aires collabora con Identità Golose e 7Canibales
Uno scatto dalla 13ª edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI. Foto Michele Purin
Edoardo Ligabue, alias Gunter
Alessandro Di Tizio in una foto scattata da Yamil Sfeir
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.